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mercoledì 7 gennaio 2015

Jobs Act, Renzi toppa sugli statali




Il premier Renzi tutto annunci e carisma e pochi fatti, sul Jobs Act omette di applicare la legge anche ai lavoratori del pubblico impiego, almeno per ciò riguarda il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Tutto viene rimandato al Parlamento o meglio a quel lo stesso parlamento da anni esutorato a colpi di voti di fiducia sulle questioni importanti, quasi fosse pletorico e non un organo di rappresentanza del popolo eletto direttamente da esso. Anche se detta omissione può essere positivo per i neoassunti della P.A., ciò rappresenta un comportamento inaccettabile perché dimostra che questo premier non ha il coraggio di approvare una norma ancora più impopolare del resto della riforma al punto di delegarla ovvero di fare scaricabarile sul parlamento. Vergogna.


La riforma tra l’ altro prevede un misero indennizzo da 6 a 24 mensilità per i licenziati al posto del reintegro. Una schifezza. Sarebbe più logico darne uno più in linea con le difficoltà a ricollocarsi ovvero da 24 a 120 mensilità e perché no la perdita per il datore di lavoro del patto di non concorrenza (che negli altri casi sarebbe meglio limitare a un anno dalla fine del rapporto e ad un raggio di 50km in linea d’ aria dalla ditta ndr) e una bella serie di penalità fiscali.

Sarebbe stato logico abolire il limite di età per il contratto di apprendistato, considerato che oggi anche un disoccupa 50-60enne potrebbe aver bisogno di imparare un nuovo mestiere per essere ricollocato. Visto che il Jobs Act riforma l’ Anspi forse era anche il caso di abolire la norma che prevede la perdita degli ammortizzatori sociali per chi accetta contatti a tempo determinato molto brevi. Forse era meglio sostituire la perdita con una sospensione ed evitare cosi di incentivare il lavoro nero e disincentivare la ricerca di lavoro per i neo-licenziati che ora debbono attendere l’ esaurimento dell’ Anspi o Mobilità che dir si voglia.

Più che di un contratto a tutele crescenti ci sarebbe stato bisogno di un contratto a fiscalità agevolata crescente per incentivare la stabilizzazione del lavoratori. Ora cosa impedirà un’ impresa di licenziare un lavoratore il girorno prima che termino le tutele crescenti? E’ in particolare come crescono queste tutele? I dettagli Renzi non dice quali sono. Un’ occasione persa per eliminare forme precarie come co.co.co, co.co.pro e finte partite iva e instituire il salario maggiorato con maggiorazione decrescente in base alla durata del contratto per contratti a tempo determinato come accade nel resto d’ Europa. Questa sarebbe stata una vera riforma.



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venerdì 8 giugno 2012

Salviamo e Rilanciamo le ferrovie Piemontesi




A seguito della decisone della Regione Piemonte di chiudere 12 linee ferroviarie regionali o inviato all' assessore ai trasporti una lettera-petizione con dei suggerimenti per rilanciare il trasporto ferroviario in Piemonte. Aderite numerosi anche da altre regioni. Ecco il testo.

All' attenzione
dell' Assessore ai Trasporti Reg. Piemonte
Barbara Bonino
 Gentilissima assessore,
                                           mi permetto di scriverle perchè recentemente ho letto articoli di stampa in base al quale si percepisce uno sfascio totale delle ferrovie piemontesi dovuta all' ostinazione della sua giunta di volere a tutti i costi Trenitalia come vettore e a non avere altri interessi oltre l' inutile Tav. Inutile perchè tutti gli studi economici indicano un costo eccessivo ed abbondantemente superiore ai ricavi quindi un opera con un elevato rischio di margine negativo o in ogni caso con pedaggi esosi e non competitivi. Si consideri inoltre che la maggior parte del corrdoio 5 non sarà AV ma solo AC come il caso delle tratta ungherese, di quella croata e come deciso recentemente dal governo portoghese la Lisbona-Madrid. Perchè noi dovremmo essere gli unici o quasi a fare una tratta ad Alta Velocità.
Sarebbe più utile a mio avviso rilanciare un vecchio progetto degli anni '90 alternativo alla Tav che prevedeva alcune rettifiche alla linea storica con velocità di percorrenza elevata a 220Km/h quindi adatta agli attuali ETR600/463 Frecciargento.  
In ogni caso a prescindere dal progetto messo in cantiere non un Tir verrebbe smosso se contemporaneamente si raddoppia il tunnel autostradale del Frejus e non si attuano politiche atte contingentare il traffico su ferro invece che su gomma come accaduto nella vicina Svizzere dalla avremmo solo da imparare.
Ma come dicevo le ferrovie piemontesi non sono solo tav: ho appreso che avete bloccato i fondi per il raddoppio della Torino-Pinerolo, un atto disdicevole e che mi auguro venga ripensato. Oggi più che mai e volendo essere in linea con la UE occorre sostenere il progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano di Torino ed accellerarlo per uscire dalla crisi. Molti studi economici indicano un buon trasporto pubblico come fattore principare della crescita del Pil.
Infine il colpo di grazia lo avete dato con la delibera che sancisce la chiusura di ben 12 linee ferroviare locali. Trovo che sia un atto vergognoso. Bisognerebbe fare come in altre regioni è creare una impresa che gestisse queste linee in concessione. Potrebbe essere ad esempio la GTT o una nuova impresa con a capo la GTT.
Suggerisco eliminare ovunque la concorrenza su gomma, estendendo quindi a tutte le linee l' esperimento della Vercelli-Casale e della Varallo Sesia-Novara. Per non danneggiare i vettori su gomma questi potrebbero entrare nella nuova società che opererebbe su ferro al posto di Trenitalia.
I treni di queste linee andrebbero gestiti con orari cadenzati in coincidenza con i treni della Torino-Milano, Novara-Domodossola, Torino-Genova, Torino-Savona, Torino-Piacenza e Genova-Milano.
Ci vorrebbero infine una serie di accorgimenti come prolungare fino a Torino Stura i treni della Asti-Chivasso, a Cavallermaggiore quelli della Alessandria-Castagnole e a Carmagnola quelli della Asti-Alba facedo un tutt' uno con la Bra-Carmagnola.
Si potrebbero deviare sulla Savigliano-Saluzzo-Cuneo (magari elettrificandola) i regionali Torino-Cuneo estendendoli a Limone Piemonte. Per non scoprire Fossano i regionali Cuneo-Fossano vv, verrebbero estesi a Savigliano. Sempre su Savigliano andrebbero estesi i treni della Ceva-Ormea con fermate in tutte le stazioni alleggerendo i regionali veloci Torino-Savona. Si potrebbe altresì inserire il tutto in anello di collegamento con la Liguria del tipo Torino-Savigliano-Saluzzo-Cuneo-Ventimiglia-Savona-Fossano-Torino. I treni della Cuneo-Mondovì potrebbero essere estesi a Savona con fermate in tutte le stazioni.
I treni della Alessandria-Ovada potrebbero essere estesi verso Genova Borzoli-Voltri. Sarebbe utile sia ai pendolari che ai turisti balneari. La Novi-Tortona andrebbe gestita come Arquata S.- Voghera
 (linea lenta) consentendo agli abitanti del tratto Arquata-Tortona di raggiungere Torino, Milano, Genova e Piacenza con un solo cambio anzichè due. La linea Casale- Vercelli la accorperei in una Asti-Casale-Mortara e la Asti-Mortara la sostituirei con una relazione Casale-Mortara-Pavia.
La Varallo Sesia-Novara la estenderei almeno a Rho Fiera o Milano Certosa o in alternativa e in accordo con la Lombardia la farei diventare estensione della linea S Novara-Milano. Infine la Santhià-Arona la gestirei in estensione a Torino migliorando il collegamento del capoluogo con Domodossola e Svizzera non obbligando più i torinesi ad allungare fino a Novara o Milano. 
Tutto ciò appare costoso ma in realtà sarebbe tutto coperto dal taglio delle linee su gomma nelle tratte interessate (estensioni incluse) e altri fondi arriverebbero dalla revisione del progetto Tav e dal non raddoppio del Frejus.
Certo di aver fatto cosa gradita la ringrazio per l' attenzione e porgo i miei più Cordiali Saluti.


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martedì 6 dicembre 2011

Controproposte per salvare l' Italia: è se abolissimo le regioni invece delle province?


Come ho scritto nel post di ieri non mi piace questa manovra economica del Governo Monti che pesa tutta sulle spalle dei più deboli e come avevo annunciato ecco le mie controproposte.
Stop alla possibitlità di sommare la pensione al reddito per i liberi professionisti, quadri, dirigenti  e imprenditori e per altre categorie con reddito da lavoro superiore ai 50000€ annui.
Abolizione delle dei consigli regionali con soli compiti di coordinamento fra province.
Riduzione di mezzo punto dell' Irap che diventa tassa provinciale.
Aumento delle imposte indirette per le società di capitale
Aliquota del 4% sulle transazioni verso i paradisi fiscali e per tutte le transazioni che prevedono un cambi Euro/dollaro americano verso paesi extra UE diversi dagli USA
Imposta €20/kw per auto oltre i 200kw, imbarcazioni, aerei, elicotteri ed altri velivoli privati con controllo fiscale obbligatorio per chi possiede suddetti beni, siano essi persone fisiche o imprese. 
Farmaci, scuole e prestazioni sanitarie a proprio carico per chi supera i 150000€ di reddito annui.
Obbligo per gli enti locali di ridurre la spesa per istruzione e sanità privata a non oltre 1/3 di quella pubblica. 
Reintroduzione dell' ICI sulle prime casa con esimo catastale oltre i 1500€ con aliquota dello 0,5% fino a 2000€ e 1% oltre i 2000€ di estimo.
Aumento della tassazione sulle rendite finanziare e partecipazioni (esclusi titoli di stato e partecipazioni in enti pubblici) dal 12,5% al 30% 
Blocco/rinvio di alcune grandi opere fino al 2015: Mose, Tav, Ponte sullo Stretto, Raddoppio autostradale del Frejus
Aumento dell' aliquota Irpef più alta dal 43 al 46% con intruduzione di una ulteriore aliquota del 50% per i redditi sopra 150000€
Blocco degli aumenti degli stipendi dei politici fino al 2015: presidenti, assessore e consiglieri provinciali e regionali, deputati, senatori, eurodeputati, commissari europei, ministri, Presidente della Repubblica e abolizione delle gratuità ed altre loro agevolazioni. 
Obbligo di accorpare i servizi per i Comuni sotto i 5000 abitanti, accorpamento dei comuni sotto i 1000 abitanti. 
Introduzione de coefficiente d' impresa (rapporto reddito/num. dipendenti) al posto dell' Ires con coefficiente basso per chi stabilizza i precari, assorbe il sommerso, agevole le donne, i giovani e i disabili. 
Una manovra, che non tocca i deboli, colpisce i forti e rilancia la crescita.
Il mio punto di vista sulla manovra.  

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venerdì 9 settembre 2011

La Crisi la paghino i ricchi! 15 settebre Patrimoniale Day in tutta Italia e petizione on-line











La Fderazione della Sinistra lancia la campagna "Inidognati a Favore della Patrimoniale" con una petizione per proporre una legge popolare che introduca la tassa patrimoniale per patrimonin oltre i 500 000 €. E' la nostra risposta una Finaziaria barbara che fà pagare tutto ai poveri. Aderite numerose cliccate sul link sottostante: 
http://web.rifondazione.it/home/index.php/prima-pagina/606-indignati-a-favore-della-patrimoniale
Siamo vicini al traguardo!


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lunedì 22 agosto 2011

Dalla finanziaria 15 miliardi di tasse in più, altro che luci, io vedo solo ombre minacciose. Non piace nemmeno alla stessa Maggiornza.!



Il Governo pochi giorni fà ha approvato una manovra finanziaria biennane di 45 miliardi, o forse sarebbe meglio dire triennale visto andrebbe vista anche come manovra correttiva per il 2011.
I più l' hanno definita una manovra contente "luci ed ombre" è l' anno criticata pesantemente a causa della solita mancanza di provvedimenti per la crescita.
Cosa prevede in realtà questa finanziaria? Ve lo dioco io:
1. Torna il ticket sulla sanità da 10 euro su visite e analisi
2. Rivalutazione al 70% per gli assegni tra i 1.400 e 2.300 euro mentre viene azzerata oltre la soglia dei 2300€ : in pratica tali assegni non saranno aggiornati agli indici Istat e quindi all' inflazione ovvero al costo della vita.
3. Le nuove pensionei verranno corrisposte un mese più tardi rispetto a qunto previsto ora ciò arriverà dopo 11 mesi, erano 6 nel 2000 portati a 10 da Brunetta nel 2011
4. contributo di solidarietà del 5 per cento imposto ai redditi da 90mila euro e del 10 per cento per quelli oltre i 150mila euro, attenzione però: non tutto il reddito ma solo sulla parte eccedente suddette soglie, quindi per il primo scaglione si pagherà da pochi centsimi a 3500 euro, per il secondo da 7000 euro in su. Per Berlusconi circa 700000€...si poteva fare di più!
5. anticipo al 2013 delll'aggancio dell'età pensionabile all'aumento della speranza di vita certificato dall'Istat. La manovra prevede poi il posticipo dell'uscita dal lavoro di un mese per chi matura i requisiti nel 2012, di due mesi per chi li matura nel 2013 e di tre mesi per chi li matura nel 2014. In pratica la crisi la pagano i pensionati!
6. Tagli alle agevolazioni fiscali (detrazioni, deduzionin irpef, assegni per figli a carico, ecc) , in questo caso l'intervento comporterà un aumento della pressione fiscale di circa 1% ovvero 15 miliardi du euro in pù di tasse per la famiglie; tra le voci da tagliare ci sono assegni i figli a carico, le spese sanitarie e di istruzione, i redditi da lavoro dipendente, gli asili nido, gli studenti universitari, le ristrutturazioni edilizie, il terzo settore, le Onlus, l'Iva, le accise e i crediti d'imposta. Le riduzioni previste sono del 5 per cento per l'anno 2013 e del 20 per cento a partire dal 2014.
7. Rimodulazione dell'imposta di bollo sui depositi titoli: (in pratica costeranno di più  i conti in banca vincolati) con periodicità annuale sarà di 34,20 euro per gli importi inferiori ai 50mila euro, di 70 euro per quelli pari o superiori ai 50mila euro e inferiori ai 150mila euro; di 240 euro per importi pari o superiori ai 150mila euro e inferiori ai 500mila euro; di 680 euro per importi pari o superiori a 500mila euro. Dal 2013 l'imposta con periodicità annuale sarà di 230 euro per gli importi pari o superiori ai 50mila euro e inferiori a 150mila; di 780 euro per importi pari o superiori a 150mila euro e inferiori a 500mila euro e di 1.100 euro per importi pari o superiori a 500mila euro
8. Introduzione del coefficiente di correzione connesso alla dinamica nel miglioramento conseguito dalle singole amministrazioni rispetto alle precedenti con riguardo ai parametri di virtuosità dei Comuni; tra i criteri di merito c'è la convergenza verso i fabbisogni standard previsti dal federalismo ovvero verranno premiati i Comuni che taglieranno il welfare inece di aumentarlo.
9. Liberalizzazione delle professioni,  solo per gli ordini che non prevedono l'esame di stato per l'abilitazione (quello che voleva fare Bersani ma stavolta i tassisti stranamente non si incazzano).
10. incompatibilità dei giudici tributari; ecco dunque che viene esclusa l'operatività delle limitazioni territoriali nel caso in cui il coniuge, i conviventi, i parenti o gli affini del giudice siano iscritti ad albi professionali nell'ambito regionale ovvero nelle regioni o province confinanti con la regione con cui ha sede la Commissione tributaria provinciale o regionale ( se sei parente di un giudice tributario sarà più facile evadere il fisco poichè potrenno essere giudicati da un giudice parente o familiare stretto!)
11. Privatizzazione di enti pubblici a raffica dal 2013 ovvero regali ai soliti furbetti del quartierinoè aumento dell' Irap ai Concessionari Pubblici con possibili effetti negativi su pedaggi austoradali ed altri servizi pubblici.
12. Più tasse sui bonus stock options
13. Tasse ridotte al 5% per le nuove imprese sopratutto per chi ha meno di 35 anni ( non avrà il vincolo di durata di 4anni ovverò pagherannno sempre il 5% abche quando saranno vecchi...va bene stimolare la nascina di imprese ma non detassarle a vita).
14. Aumento delle accise sul carburante ovvero riscaldamenti e benzina costeranno di più!

Onestamente vedo solo ombre, e le contro proposte avanzate dai vari partiti sono meglio anzi nel caso del Terzo Polo e della Marcegaglia (Confindustria) pure peggio. Essi infatti propongono sconti solo alle imprese (IVA e Irap) e contributo di solidarietà solo sui patrimoni oltre i 10 milioni e di appena  0,5% cioè 50000 euro (elemisinissima), i soliti tagli al welfare e liberazione dei licenziamanti (poi se senza lavoro non facciamo la spesa hanno anche il coraggio di lamentarsi per il calo dei consumi) mentre da sindacati e Sinistra arrivano le giuste proposte Keynesiane per colpire i gradi patrimoni, lotta all' evasione e sopratutto tassare le attivita commerciali del Vaticano: già facciamo fatica a mantenre l' Italia cu accolliamo pure un pese straniero.   
Personalmente aggiungerei il coefficente di impresa e più investimenti sulle energie rinnovabili. Fermerei gli sgravi fiscali sullle ristrutturazioni degli immobili che non siano finalizzate a riprintinarne l' agibilità e la messa norma antisismica. Riformerei il contratto di locazione (introducendo contratti ad hoc per studenti e lavoratori fuori sede nonchè sgravi per chi in luighi turistici affitta con il 4+4 piuttosto che ai vacanzieri) per favorire una riduzione degli affitti che introdurrei fra gli sgravi fiscali.



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sabato 16 aprile 2011

Ecco il programma della Federazione della Sinistra

DIGNITA' e futuro per i giovani
DIGNITA' e lavoro per gli adulti
DUGNITA' e sicurezza per gli anziani
LA SOLUZIONE C'E'!!
Sostenendo il reddito dei più deboli e delle loro famiglie:

1. Tagliando le tasse ai lavoratori e ai pensionati, introducendo un reddito sociale e per i disoccupati, garantendo le cure agli anziani non autosufficienti. COME??
Tassando i patrimonin al di sopra degli 800.000 € e con la lotta all' evasione fiscale.

2. Creando nuovi posti di lavoro, con un piano di riconversione ecologica: messa in sicurezza, rispermio energetico ed alimentazione a energia solare di tutti gli edifici pubblici, riassetto idrogeologico del territorio, potenziamento del trasposrto locale per una mobilità sostenibile. COME??
Tagliando i finanziamenti per le centrali nucleari e le grandi opere inutili: Ponte sullo Stretto di Messina, TAV Torinio-Lione ecc.

3. Bloccando le delocalizzazioni delle imprese. COME??
Facendo restitutire alle imprese che delocalizzano tutte le agevolazionin e i finanziamenti

4. Finanziando adeguatamente la scuola, l' Università, la cultura e la ricerca pubblica. COME??
Tagliando le spese militari e ritirando le truppe dall' Afghanistan

5. Bloccando i licenziamenti e stabilizzando i precari del publico impiego. COME??
Tagliando gli stipendi dei Parlamentari, le consulenze dorate, gli Enti e le Società Inutili.

Le proposte della Federazione della Sinistra contro la crisi:
LA SEMPLICITA' CHE I POTENTI NON VOGLIONO      

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giovedì 28 ottobre 2010

Non fatevi ingannare da Berlusconi sul Lodo Alfano, pericolo dossier su Napolitano!

Già chiamarlo lodo è una bestemmia, lodo infatti significa "decisione emessa da arbitri imparziali che mettono fine a un conflitto di interessi tramite un compromesso tra le parti interessate". Nulla a che vedere quindi con il fare una legge.
Ma il punto non è questo, ma bensì il comportamento di Berlusconi che prima dice di non volere il Lodo Alfano poi và in Germani a e sostiene come al solito che è necessario.
In realtà Berlusconi con quella uscita che fatto pensare di voler ritirare il Lodo ha fatto solo una prova elettorale per vedere l' eventuale reazione della gente. La sua posizione sulla giustizia infatti gli stà facendo perdere consenso ed è ipotizzabile che se necessario Berlusconi possa rinunciarci a scopi elettorali per ripresentarlo una eventualmente rieletto e rinominato Presidente del Consiglio sempre che paradossalmente la legislatura non arrivi al termine naturale e Berlusconi non tenti salire al Quirinale.
Ciò potrebbe spiegare l' estensione del Lodo al Presidente della Repubblica, ma potrebbe anche essere un modo per ricattare Napolitano con eventuali dossier allo scopo di evitare che egli si avvalga dell' art.74 della Costituzione e la rimandi alle camere. Essendo infatti una nuova legge e non la stessa già bocciata dalla Consulta il Presidente della Repubblica può non firmarla.
Ma voi vi chiederete perchè Berlusconi dovrebbe rinunciare ad una legge per vincere le elezioni: semplice, non potrebbe comunque usufruirne in tempi brevi e forse mai, ma vediamo il perchè: è una legge propone di cambiare la Costituzione e quinidn Costituzionale per la cui approvazione necessita una doppia approvazione da parte di entrambe le camere (due votazioni al Senato e due alla Camera) e nella seconda di esse la maggioranza dei 2/3.
Assodato che anche con i voti dei finiani tale maggioranza non si raggiungerà, come previsto dall' articolo 138 della Costituzione si devrà ricorrere al referendum approvativo come già accaduto nel 2006 per la Riforma Costituzionale poi bocciata dagli elettori.
Tale referendum non richiede il quorum ma in ogni caso la maggioranza dei votanti deve approvare la legge votando Si e l' accoppiata PdL-Lega non và oltre il 40% dei voti e molti berlusconinani non condividono la legge, quindi potrebbe ripetersi quanto accaduto 4 anni fà.
Ma anche se la destra vincesse ciò non potrebbe accadere prima del 15 marzo prossimo: la legge 352/1970 prevede infatti che i referendum si votino fra il 15 marzo e il 15 giugno, inoltre se si andasse alle elezioni anticipate il Referendum per suddetta legge slitterebbe al 2012 e Berlusconi ne fruirebbe solo in caso di vittoria alle prossime elezioni con nuovo mandato da Presidente del Consiglio.
Non facciamoci quindi ingannare da manovre elettorale e al Referendum votiamo tutti NO!

A mio avviso un vero Lodo dovrebbe avere le seguenti caretteristiche:
1. Non retroattività o retroattività limitata nel tempo
2. Non reiterabilità
3. Ineleggibilità a fine mandato e fine a sentenza definitiva del processo
4. Applicazione non automatica ma decisa dalla Corte Costituzionale
5. Esclusione dei reati più gravi dalla copertura del Lodo

martedì 20 luglio 2010

Mettiamo una tassa sui licenziamenti!


Con questa crisi si son persi molti posti di lavoro e i disoccupati oltre ad avere l' acqua alla gola sono spesso depressi e iper nervosi. Tutto ciò ha un costo sociale per lo Stato e gli Enti Locali: facciamolo ripagare a chi lo ha causato.
Propongo l' introduzione di una tassa sui licenziamenti a carico delle imprese che riducono il personale per delocalizzare all' estero o "semplicemente per adeguarsi al mercato".
La tassa, per ogni dipendente licenziato, sarebbe pari al 10% della somma di contributi Inps e Inail (sia la quota lavoratore che impresa) e dell' Irpef versata per il dipendente in un anno di lavoro.
La regola varrebbe anche i contratti a termine e/o di collaborazione non rinnovati.
In pratica per esempio per licenziare un operaio inquadrato al 3° livello CCNL si dovranno pagare circa €900, licenziarne 500 come alla Fiat di Pomigliano €450000.
Saranno esentate solo le imprese sottoposte a procedura fallimentare e i licenziamenti per giusta causa o giustificato motivo non contestati dal lavoratore e quindi che non siano oggetto di una causa di lavoro, in tal caso la tassa è sospesa fino al pronunciamento del tribunale e all' atto sentenza avversa al datore, integrata con gli interessi di mora previsti dalla legge.
Sono altresi esentati i prepensionamenti mentre la tassa è dimezzata sui lavoratori collocati in mobilità se vengono riassorbiti dall' impresa stessa entro 1 anno.
Tali somme saranno devolute alla Sanità per il 40%, agli ammortizzatori sociali per il 40% e per il restante 20% ad altre voci di welfare stabilite di anno in anno mediante Legge Finanziaria in base alle esigenze del momento.
Questa proposta ha come finalità anche l' intento di disincentivare la riduzione del personale in caso di crisi e imporre un maggior rispetto dell' articolo 18 legge 300/1970 Statuto dei Lavoratori.

martedì 11 maggio 2010

E' ora di una legge anti-sbirro violento!

Dopo il caso di Stefano Cucchi arrestato per droga e poi ucciso a manganellate dai poliziotti, era saltato fuori quello di Giuseppe Uva un 43 enne arrestato e ucciso da 4 Carabinieri di Varese perchè pare facesse sesso con la moglie di uno di loro ed oggi scoppia il caso di Stefano Gugliotta arrestato mentre transitava nei pressi dell' Olimpico dopo Roma -Inter e pestato sia in strada che in caserma da 4-5 poliziotti: è nato anche un gruppo su Fecebook a suo sostegno: "Stegano Gugliotta subito libero".
Le FdO vanno sempre peggio e si danno sempre più alla violenza, anch' io personalmente sono
stato preso a spintoni lo scorso 8 marzo da un Poliziotto dopo ever litigato con un controllore in borghese della GTT su di un autobus che non voleva mostrare il tesserino ma mi ha chiesto i documenti per una multa assurda. E' la GTT-Torino li difende pure! Io intanto vi segnalo la matricola dello sbirro infame: 1982838
E' ora di fare pulizia nelle FdO, fà bene l' IdV a chiedere interrogazioni parlamentari sull' accaduto e a volere i numeri di matricola sul casco. Io propongo anche che i nomi siano scritti sulle loro divise come si fà con le magliette dei calciatori, sarebbe anche il caso di istituire una Polizia Speciale che indaghi solo sui reati delle FdO un pò come capita in certi polizieschi made in Usa dove si vedono i cosiddetti Affari Interni, in ultimo vorrei un inasprimento delle pena per il reato di ingiusta detenzione (art. 606 c.p.) e il congedo illimitato dall' arma come pena accessoria per gli appartenenti alle FdO condannati per qualsiasi reato.
Non è possibile che viene pagato con soldi pubblici ben € 1600 al mese con soldi pubblici per proteggerci alla fine facciano uso ed abuso personale dell' arma e della divisa.
Sarebbe ora che le visite di idoneità psico fisica ( che integrerei con test psico- attitudinali scritti come in Usa) a tali impiego si facessero seriamente: mi appello ai medici legali: lavorate invece di limitarvi a guardare in faccia i candidati e scrivere un foglio.
Irresposabile l' atteggiamento menefreghista del Ministro degli Interni Maroni e di quello della Difesa La Russa che non intervengono e perdano tempo a cianciare: il primo sui soliti immigrati e il secondo a litigare con Bocchino.
Mi auguro che l' IdV questa volta ripensi anche all' opportunità di un inchiesta Parlamentare sui fatti del G8 2001 a Genova che bocciò quando erano al Governo con Prodi.

venerdì 7 maggio 2010

P.A: statali ed imprese connesse, ecco chi la danneggia realmente!

I professionisti del furto di soldi pubblici sono sempre i Politici e gli Imprenditori

Da sempre in Italia ci si lamenta delle inefficienze e costi della Pubblica Amministrazione e puntualmente come nelle imprese private la colpa è sempre della base della piramide ovvero del dipendente pubblico. Ma è davvero così?
Personalmente anche se ci sono molti assenteisti non credo che danneggino la P.A. per due motivi: c'è sempre chi svolge il loro lavoro, e in secundis la nostre P.A. sono comunque sotto-organico e quindi si pagano meno stipendi del necessario. Non parliamo poi degli straordinari spesso pagati mesi o anni dopo averli svolti o non pagati affatto almeno in parte: e quì si capisce perchè nessuno li fà: praticamente è come lavorare gratis!
Il vero danno sono le imprese private che lavorano con la PA: prendono appalti spesso truccati e quasi sempre gonfiano le cifre strada facendo è un opera finisce (quando si riesce a finirla) per costare il doppio se non il triplo e magari c'è qualcuno che si mette a intermediare fra General Contractor e le imprese subappaltatrici come ha fatto Fiat per la TAV Torino-Milano e ha incassato €14 mln per senza aver fatto nulla o meglio per non essersi fatta gli affari suoi e intermeidiare fra il gruppo Gavio e un' impresa del Gruppo Gavio!
Oppure come han fatto certi furbetti al G8 della Maddalena che con il benestare di Berltolaso hanno incassato €100 milioni in più.
Ma c'è anche chi come la Marcegaglia compra a €200 milioni una struttura costata allo stato €320 milioni (quella del suddetto G8) e ci fà un impresa con cui guadagnerà a spese del solito "Pantalone".
Pensate che finisca quì? No! Ci sono le imprese che per svolgono per conto della PA dei lavori come recuperare il credito, e inviano cartelle pazze e fanno partire una marea di cause pur di ciucciarsi i soldi dello Stato ovvero le nostre tasse! LO stesso dicasi per le imprese sanitarie convenzionate con lo SSN che poi operano chi non dovrebbe esserlo e lo rovinano ( vedi certe cliniche Lombarde ndr) e peggio ancora spesso sono accreditate presso lo stesso SSN senza averne i requisiti perchè il solito amico politico chiude un occhio o tutti e due!
Ma ci sono anche imprese come nei trasporto pubblico, fornitura mense scolastiche, ecc. che vanno servizi pessimi e se li fanno pagare Oro! E magari al rinnovo del contratto pretendono pure l' aumento come Trenitalia che al Piemonte per continuare a far circolare i treni regionali pretendeva €265 mln l' anno a fronte degli attuali €177 mln, risposta della Bresso: si và a gara con i privati.
Ma la colpa è anche dei soliti politici che chiudono un occhio per arricchire gli amici che magari poi gli comprano la casa o la campagna elettorale o qualcos' altro e talvolta sono essi stessi soci di tali imprese favorite.
Senza tutti questi sprechi e i privilegi dei politici si potrebbero assumere il doppio degli attuali statali, mettere benzina alle auto di Polizia e Carabinieri e comprarne di nuove, stabilizzare i precari della scuola, ecc. A proposito di scuola: i 2/3 del budget viene investito in scuole private per ricchi invece di investirlo per mettere in sicurezza quelle pubbliche per tutti. Una vergogna!
Infine mi permetto di chiudere affermando che tutte queste imprese sono pure ipocrite: si affidano alla PA per avere quello "stipendio fisso" che invece vogliono negare ai loro dipendenti con la solita ipocrita idea: "ti vorrei pagare per quello che produci".
Ipocrita perchè queste imprese producono nulla se non debiti e ineffcienze ma in compenso quadagnano tantissimo! Che schifo!
Propongo un limite ai subappalti e di condizionare il pagamento alle imprese che lavorano per la PA o realizzano opere pubbliche alla qualità del lavoro svolto.
La PA deve anticipare solo i costi materiali del servizio e per il saldo a fine lavori o scadenze prefissate con obbiettivi da raggiungere per qualità e quantità.

martedì 16 giugno 2009

Referendum: A che gioco gioca la Lega? Non vuole più il Senato Federale?


Domenica prossima insieme ai ballottaggi per alcune province, si terranno anche le consultazioni nazionali per i 3 quesiti referendari sulla legge elettorale che tanto ci hanno fatto discutere in questi ultimi 2 mesi.
I quesiti lo ricordiamo sono i seguenti:
1. Abolizione coalizioni alla Camera dei Deputati
2. Abolizione coalizioni al Senato della Repubblica
3. Abolizione candidature multiple.
A parte PDL e PD che sono sostanzialmente per il Si, tutti gli altri sono per il NO in quanto temono uno strapotere del Berlusca in caso Governasse da solo, ma i quasi 3 milioni di voti persi alle Europee in realtà dovrebbero farci capire che Berlusconi non è così imbattibile.
Inoltre una vittoria del Si non cambierebbe la modalità di attribuzione dei seggi al Senato dove quindi la maggioranza non è affatto scontata. Ciò che è invece scontato è il Senato che uscirebbe dal Senato sarebbe il più federale possibile. Allora come mai la Lega si oppone?
Inoltre la Lega ha un forte consenso, è il 3° partito nazionale, cosa ha da temere? Non sarà che a forza di stare al Governo si è romanizzata è come tutti gli altri pensa più alle cadreghe ed al potere (nonché ai rimborsi elettorali ed agli stipendi parlamentari ndr) piuttosto che al territorio ed agli elettori?
Probabilmente Si! Ha deciso di sputare nel piatto dove mangia, altrimenti non si spiega il voto favorevole alla soglia di sbarramento del 4% alle Europee, considerato che per anni la Lega ha annaspato rischiando di non passarlo!
Una soglia che insieme alle firme da raccogliere per presentare le liste elettorali con la vittoria del Sì non avrebbe più senso e andrebbe abrogata.
Ho infatti proposto a Di Pietro di fare insieme alle Lega, al PD ed all' UdC un legge popolare che preveda:
1. Abroghi la raccolta firme per presentare le liste (la norma viola il diritto costituzionalmente garantito ad ogni cittadino di candidarsi)
2. Re introduca il voto di preferenza
3. Abroghi le soglie di sbarramento
4. Sostituisca i rimborsi elettorali con degli anticipi che costituiscono l'unico budget per i partiti di 10000 euro/candidato (pena l'esclusione della lista dal voto per chi spende di più) con un tetto complessivo di 200 milioni invece degli attuali 425 e che scenderebbe ulteriormente una volta ridotti i parlamentari.
5. Modifichi la par condicio dando spazi uguali a tutte le liste presenti sulle schede elettorali
6. Spot elettorali gratis per tutti con uguali spazi ma solo nell' ultima settimana di campagna elettorale
7. Oscuramento per le reti TV (incluse Rai, Pay TV e TV satellitari e banda larga) che violano la par condicio già dalla prima violazione e fino alla chiusura delle urne.
Chissà se lo farà e cosa ne pensano gli altri partiti presenti in parlamento. In ogni caso, ci tengo a dirlo, è una legge che io stesso proporrei se fossi parlamentare o ministro!
Peraltro una vittoria del No e/o dell' astensione mi preoccupa tanto quanto una deriva del PDL in quanto potrebbe divenire scusa per lasciarci il porcellum a vita, così com' è accaduto per la legge 40 sulla procreazione.
Anche il fallimento del Referendum quindi è molto pericoloso e non mi sembra che un alleato come la Lega possa impedire a Berlusconi di fare la dittatura, anzi tutt'altro.

mercoledì 22 aprile 2009

La crisi non è finita: in estate il secondo picco negativo!



Secondo Tremonti e la Marcegaglia (foto) la crisi economica volgerebbe al termine, senza precisare però quando finirà esattamente, ma io sono convinto che durerà ancora un altro anno e che avremo segni positivi solo nel 2011.
La mia convinzione dipende essenzialmente da due fattori: la crisi ha colpito inizialmente l' industria meccanica dove si sono persi decine di migliaia di posti di lavoro e dove 800 mila addetti sono in cassa integrazione, grazie agli incentivi su auto, elettrodomestici, ecc. la fase acuta di questo settore è stata attutita ma molti lavoratori non sono rientrati al lavoro e molto lavoro è stato trasferito nell' est Europa.
Il secondo motivo che trascende dal primo stà nel fatto che pochissimi italiani avranno i soldi per andare in vacanza, idem all' estero dove la crisi pare l' abbiano sentita anche di più: ergo in estate sarà crisi del turismo che di conseguenza si trascinerà l'industria agroalimentare e delle forniture alberghiere e ristorative.
A questo punto si avrà quindi un secondo picco che coinvolgerà quei settori non ancora crisi, si perderanno altri posti di lavoro, e soprattutto salteranno i soliti lavoratori stagionali.
A tutto ciò in autunno potrebbe aggiungersi l'effetto esaurimento degli incentivi di cui sopra: poichè è stato fissato un tetto massimo, quando lo si raggiungerà il mondo dell' auto e degli elettrodomestici ripiomberà nel baratro se non si troveranno nuove risorse.
Potrebbe esistere poi nel 2010 anche una fase tre: i primi segnali di ripresa in Europa potrebbero indurre le banche e la BCE a riportare in alto i tassi con un a vera mazzata sui mutui e le famiglie che non ce la farebbero a pagere le rate per effetto del basso potere d'acquisto di pensioni e salari accentuato cassa-integrazione e mobilità potrebbe mettere realmente in crisi soprattutto le banche italiane.
I primi a rimetterci sarebbero prprio coloro che hanno chiesto la postergazione del mutuo per effetto del decreto tremonti dello scorso anno.
In Italia quindi sarebbe necessario a mio avviso riformare totalmente il fisco introducendo l' armonizzazione delle rendite, riforma irpef, introduzione quoziente d' impresa e disincentivi alle fughe di danaro verso i paradisi fiscali.

La riforma Irpef potrebbe essere così:

1. fino a 18000 euro esenti Irpef (no tax area)
2. da 18000 a 25000 euro 18%
3. da 25000 a 35000 euro 23%
4. da 35000 a 45000 euro 27%
5. da 45000 a 60000 euro 33%
6. da 60000 a 80000 euro 39%
7. da 80000 a 100000 euro 43%
8. oltre 100000 euro 50%

La riforma fiscale con quoziente d' impresa vedrebbe l' Irpeg diventare da flat a progressiva a trasformarsi in forfettone che assorbirebbe tutte le altre imposte:

Questi i punteggi per il calcolo ( si divide l' imponibile per un coefficiente ottenuto sommando i punteggi ottenuti per ciansun lavoratore dipendente)

1. Lavoratore/ice a tempo indeterminato 1 punto

2. Lavoratore/ice a tempo determinato 0.5 punti

3. Lavoratore/ice CoCoCo , CoCoPro od altra forma parasubordinata 0.3 punti

4. Lavoratrice con almeno un figlio minore di 14 anni 1 punto *

5. Lavoratore/ice con disabilità oltre la quota minima di legge 1 punto *

6. Lavoratrice oltre la quota del 50% 1 punto *

7. Lavoratore/ice assunto dal lista di mobilità o riassorbito da Cig 1 punto *

*I punti sono cumulabili per lavoratori-trici che rientrano in più categorie ovvero sommabili fra di loro e ad uno dei primi 3 casi.

Aliquota di Quoziente Forfettone Iprepg+Ires+Irap

Quoziente fino 200000 euro 25%

da 200000 euro a 500000 euro 30%

da 500000 euro a 1500000 euro 35%

da 1.5 milioni a 3 milioni 40%

oltre 3 milioni 45%

Infine per le rendite oltre 30000 mila euro nette andrebbero denunciate come reddito imponibile.

Un ultima idea sarebbe quella di aumentare le imposte relaitive a commissioni su transazioni verso paradisi fiscali e transazioni su conversioni da euro a moneta estera se legate a suddette transazioni.

venerdì 10 ottobre 2008

La Finanza di Carta: I perchè di una crisi e come se ne esce

L'emblema della Finanza di carta: la Carta di Credito

Una grande crisi economica stà investendo il mondo intero e sarà lunga almeno 2-3 anni. Ma perchè accade ciò? Accade perchè si è pensato di poter fare i soldi senza i soldi ovvero di poter fare operazioni finanziarie spesso speculative e decisamente virtuali non rintracciabili con danaro reale.

Cosa significa ciò? Significa che ci si è permesso di fare affari con soldi che non esistevano, semplicemente traslando debiti da destra a manca.

A questo si è aggiunto il fatto che chi ha fatto ciò lo ha fatto consapevolmente pensando al proprio portafoglio, con leggerezza, senza pensare ai danni che stava effettivamente causando alla comunità internazionale.

Ma sono colpevoli anche i Governi e i fautori del libero-marcatismo: quanto accade è la dimostrazione che non può esistere un mercato ed una economia senza regole. Il Liberismo puro è fallito, facciamocene una ragione. E' ora di passare a regolamentazioni forti, al Socialismo e al Comunismo Libertario!

Ad accentuare la crisi c'è la questione della distribuzione della ricchezza: la maggior parte è in mano al 10% della popolazione mondiale che invece di farla girare per produrre altro benessere la spreca in beni di lusso e la lascia ammuffire su conti in banca nei paradisi fiscali o investiti in titoli, obbligazioni od altri prodotti finanziari.

E' ora come se ne esce? Non solo mantenendo le azioni per 18-24 mesi come suggerito da Berlusconi. NOn è così semplice: certo le azioni torneranno fra due o tre anni a valori normali ma non tutte, solo alcune, quindi si deve valutare bene cosa tenere e cosa vendere.

Se ne esce colpendo duramente i dirigenti delle banche disoneste e non facendo la salva-manager come qualcuno stà tentando di fare in Italia! Si deve usare la linea dura.

Ieri mattina il Ministro dell'Economia, Tremonti ha detto: "Ho va via l'emendamento o va via il Ministro dell' Economia" cioè si dimette.Ha sentire le interviste degli altri esponenti del PdL sembra che tocchi alla Camera rimuovere l' emendamento e non al Governo! Come dire se riuscite e a toglierlo bene sennò amen. Spero che Tremonti sia di parola e si dimetta se l'emendamento resta.Apprezzo il suo atteggiamento di contrarietà all'emendamento ma lo trovo ipocrita quando afferma " questo emendamento non è nella logica nel programma di governo".Falso! Quando nella scorsa legislatura Prodi inserì nella finanziaria 2007 un provvedimento che tagliava gli stipendi ai dirigenti e limitava l'uso elle Stock-Options rilegandolo ai risultati, per evitare di strapagare chi sfasciava le aziende, Berlusconi è il PdL furono molto critici nei confronti di Prodi e promise che se fossero tornati al Governo avrebbero abolito quel provvedimento.Questo emendamento, presentato sicuramente da qualcuno del cdx, è coerente con tale atteggiamento.Inoltre ciò è una dimostrazione di come il centro-destra faccia solo gli interessi di pochi contro il popolo, dopo aver salvato se stesso e ora Berlusconi vuole salvare i Ministri attraverso il Lodo Consolo e in più gli amici del quartierino con questo emendamento.Vorrei inoltre stigmatizzare un incongruenza: quando si parla si operai ed impiegati si pretende di legare il compenso al rendimento ma quando si tratta di fare lo stesso per i dirigenti.

Se ne esce altresì incentivando le imprese a immettere liquidità sui mercati, prelevando i soldi lasciati ad ammuffire sui conti correnti nei paradisi fiscali ed investendoli nella valorizzazione delle risorse umane innanzitutto (con aumento di salari, dell'occupazione femminile e maggior rispetto dei diritti dei lavoratori abbattendo il sommerso), con conseguente aumento della produttività, e investendo su scuola, università, tecnologie, ricerca scientifica, innovazione per migliorare la qualità della produttività e che non sia una questione meramente quantitativa come molti economisti alluderebbero.

Se non si quanto sopra pur uscendo dalla crisi non passerà molto tempo che se ne avrà un' altra e poi un' altra e un' altra ancora! pensateci la prossima volta che andrete a votare. Liberisti e Capitalisti a casa!

Un economia sana è fatta di regole e lavoro sodo e non di speculazioni finanziarie, qualche operazione è ammessa ma senza esagerare. Inoltre non serve lanciarsi in acquisto di Titoli di Stato, nel medio termine potrebbero risentirne anch'essi. Se si hanno soldi da investire meglio aprire un' attività o comprare immobili da affittare ma a patto di regolarizzare il contratto, denunciare il reddito e pagare le tasse dovute!


martedì 24 giugno 2008

La Card che non serve.

Premesso che l' idea poteva anche essere buona, nonostante il valore limitato ( 400 euro all'anno pari a 37 euro al mese di media il che significa che gli indigenti restano indigenti) e il numero liitato di persone che ne fruirà (solo anziani e non precari e disoccupati) questa card avrà un effetto nullo.I petrolieri infatti si rifaranno sulla bolletta energetica italiana, che secondo il loro presidente, passerà dai 28.5 miliardi di euro del 2007 al 39-44 miliardi del 2008 fino a raggiongere i 65 miliardi di euro nel 2009!Un autentica mazzata per le bollette di luce, gas e riscaldamento che costeranno agli italiani, come aumento ben più di 400 euro l'anno.
Ma non fnisce quì: essa porterà una nuova bolla speculativo-inflazionistica su tutti i generi di cosnumo di prima necessità già rincarati parecchio.Inoltre visto che la Robin Hood Tax si abbatte anche su Banche ed assicurazioni e considerato che banchieri ed assicuratori non sono certo più scemi dei petrolieri, aspettiamoci rincari sui costi di gestione di conti correnti e carte di credito nonchè rincari di polizze assicurative obbligatorie come la RC auto già ora ultracostosa!
Sommiamo tutto questo ad una inflazione già alta vicina al 4%, le politiche energetiche ineisistenti, un Dpef che si prepara a licenziare insegnati, ed altri statali nonchè a tagliare loro lo stipendio di 1000-1500 euro nel triennio 2008-2010 e il baratro è vicinissimo anzio prima del 2013 quando finirà il Govenro Berlusconi saremo caduti certamante nel burrone!
Sarebbe stato più utile agire sui redditi personali dei ricconi portando ad esempio l'irpef dei redditi sopra i 100 mila euro al 50% e riducendo al 18% l'aliquota più bassa. Altro prelievo si poteva fare dalla tassazione delle rendite, e da una riforma dell'irpeg per passare da un aliquota flat del 35% ad una progressiva come nello schema seguente:

1. Imponibili fino a 500 mila euro 30%
2. Da 500 mila euro ad 2 milioni 35%
3. Da 2 a 5 milioni 40%
4. Oltre 5 milioni 45%


Inolte la nuova irpeg potrebbe essere ad esempio un forfettone che assorba anche Ires, Irap, ecc. Non trovo giusto infatti che il piccolo commerciante o il piccolo imprenditore artigiano siano tassati cme Fiat, Finivest ed altre grandi imprese.

Per recuperare soldi bastava tagliare i fondi ai giornali, ridurre il personale di Quirinale ed altri Palazzi della politica, tagliare le auto blu e rifoprmare gli stipendi dei parlamantari nonchè aumentare le Comunità Montane e di Arcipelago e ridurre semmai i Comuni! Meno Giunte e Consigli= meno politici= meno stipendi quindi meno costi!

giovedì 15 maggio 2008

La mia ricetta per la sicurezza e i diritti sul lavoro

Per molti italiani uno dei problemi più gravi da risolvere e certamante la sicurezza sul lavoro e le morti bianche.
Innanzitutto bisognerebbe almeno quintuplicare il numero degli sipettori del lavoro, in secundis si dovrebbe creare una Task Force tra tutte le forze impegnate a controllare le azinede ovvero Polizia, Carabinieri, GdF, Vigili Urbani, Vigili del Fuoco, ASL, Ispettorarati del Lavoro e Sindacati.
Si devono inasprire le pene e sanzioni per i reati ed irregolarità connessi all'innosservanza delle regole del mondo del lavoro e creare nuovi reati come ad esempio quello di "assunzione di personale non regolare", "attenatato alla sicurezza dei lavoratori" oppure surgere a "truffa ai danni dello stato anche le false buste paga" ,ecc.
E' chiaro che per risolvere il problema sicurezza sul lavoro si deve innanzitutto battere il precariato quale deterrente alle denunce da parte dei lavoratori, quindi si deve premiare chi stabilizza i lavoratori e adotta politiche a favore di lavoratori appartenenti a categorie protette e donne specialmente puerpere o giovani madri.
E' necessaria una legge sul mobbing che modifichi l'articolo 660 c.p. (molestia) e l'istituzione di un numero verde per denunciare irrregolarità di ogni genere nel mondo del lavoro e possibilità di mantenere l'anonimato per chi denuncia "il capo" o chi per esso!
Ma per fare tutto ciò è necessario rimuovere dal parlamanto il protezionismo di una certa destra verso aziende scorrette!

lunedì 7 gennaio 2008

La mia ricetta contro il caro-carburanti

Da alcuni anni il prezzo del petrolio è schizzato alle stella passando da 18 a 100 dollari al barile. Nonstante l'euro forte salito nello stesso periodo da 0.86 a quasi 1.50 dollari che ha limitato gli effetti del caro-greggio nell'area Euro, tali efffetti cominciano a diventare pensanti pure noi.Oggi in italia oltre a delle alte accise sui carburanti abbiamo una serie di una-tantum create per far fronte a tragedie come il Vajont o il belice che non hanno senso di esitere.Tale tassazione vele per il 60% del prezzo dei carburanti e non possono essere rimosssi dalla sera alla mattina perchè rappresentano una bella fetta di gettito fiscale.Proporrei di passare ad un regime di tassazione forfettario (accise più una-tantum) al 50% del prezzo dei carburanti.Inotre per sottrarre i benzinai dal ricatto delle sette sorella propongo sgravi fiscali a coloro che praticano prezzi alla ppoma di almeno 5 centesimi inferiore a quello consigliato dai petrolieri.Sgravi alle compagnie petrolifere che stanno al di sotto di certo rapporto fra prezzo carburante alla pompa e petrolio...dicaimo 2 a 1 per la benzina 1.9 a 1 per il gasolo e 1.4 a 1 per il GPL, ecc. In questo modo le case sarebbero costretta ad abbassare il prezzo alla pompa se il petrolio cala, cosa che ora non fanno.

sabato 5 gennaio 2008

La legge elettorale facciamola così e diamoci un taglio.

La proposta di Frencheschini,numero 2 del PD, di avere un presidenzialismo alla francese ha riaperto il dibattito sulla legge elettorale.
Vorrei far notare che alcuni anno chiesto il sitema tedesco, il PD è per il misto tedesco-spagnolo ma altri chiedono il doppio turno alla francese.Io coniugherei letre cose così: partire dalla famosa proposta vassallum di eleggere il 50% dei parlmantari con il maggioritario e il 50% con il proporzionale.
Per quanto riguarda la parte maggioritaria userei il doppio turno alla francese con divieto di apparentamento fra 1° e 2° turno.Per la parte proporzionale fare colegi da 15 deputati e 8 senatori con sbarramanto al 5%.
Le coalizioni devono essere identiche sia nel proporzionale che nel maggioritario, nel sebso che ad esempio sel il PD và da solo nel proporzionale, lo stesso deve fare nel maggioritario.
In questo modo i due grandi partiti PD e PDL si svincolerebbero dagli alleati e potrebbero governare (chi vince) con ampia maggiornaza approvata dalla maggiornanza assoluta degli Italiani. Gli ex alleati inclusi i piccoli avrebbero ampie possibilità di antrare in parlamanto con cospique flotte di parlamentari, specialmente se si coalizzano fra loro, e senza poter ricattare l'eventuale Governo!
Quanto alla proposta di Francheschi la ritengo dannosa per la maggioranza ma anche per l'Italia: i nostri politici non sono pronti per un sistema con troppo potere nelle mani di un singolo. Prima si abbatta il livello di corruzione fra loro. Il presidenzialismo alla francese non è diverso da premierato alla Berlusconi (quello dittatoriale bocciato al referendum del 25 giugno 2006), quindi troppo pericoloso.
Più praticabile a odierna proposta di Veltroni dell'elezione diretta de premier da attualre in tempi più maturi ovvero fra qualche legislatura.

giovedì 3 gennaio 2008

Giù le manì dalla 194! Mozione aberrante!

Un'abberrante mozione sull'aplicazione della legge 194 (aborto) è stata presenta dal deputato di FI Sandro Bondi e cosa più grave ha trovato sostegno oltre che in alcune frange del centro-destra anche in parti del PD e nei centristi dell'UNione.
Ciò è gravissimo perchè tale mozione punta a cambiare la legge rendendola più restrittiva. Ingiurioso che certi fondamentalisti cattolici dopo ever ucciso i diritti delle donne ( e anche di alcuni uomini) con la legge 40 ci provino anche con la 194.
Dobbiamo fermare questa ondata di bigottismo eclesiale che tra l'altro veien strumentalizzato per dare una spallata al Governo che si sà sui temietici è diviso. Ancora più aberrante e disgustoso se si pensa di far leva sull'appena approvata Moxione Internazione sulla Pena di Morte. Aborto e Pena capitale non hanno nulla a che vedere l'una con l'altra!
Gente come la Binetti andrebbe cacciata dal PD, è traditrice del mandato popolare con il quale siede in Parlamento!
Se proprio la si deve rendere meglio applicabile questa legge, basta un provvedimenti che obblighi i medice obiettori di coscienza a farsi da parte o meglio in ogni turno al pronto soccorso e nei reparti di ginecologia ed ostetricia devono esserci un minimo di medici laici non obiettori.
Bisogna facilitare la prescrizione della pillola del giorno dopo e di quella abortiva e si deve fare più campagna per l'uso dei contraccettivi.*
Non facciamo finta di aver già dimenticato i servizi di Report,Stricia ecc. sulle difficolta che incontra le donne e le coppie che si recano in ospedale o in un consultorio per ottenre la prescrizione della pillola del girono dopo, l'ivg o l'inseminazione artificiale dovuta a infertilità.
Oggi negli ospedali e nei consultori esite una flotta di fondamelisti cattoli che disapplica la legge 194 la qual tra l'altro ha eliminato una piaga sociale come quella degli aborti clandestini che hanno decimato il popolo femminile fino al 1982!
Evitiamo di ripristinare questa vergognosa piaga in nome della cattolica sacralità della vita! Se veramante la Chiesa considerasse sacra la vita eviterebbe di uccudere della donne o di metterne a rempentalgi l'incolumità come fà con l'attuale legge 40!


*Quanto predetto fà parte del mio programme elettorale! Così come lo è la riforma della legge 40 nel senso voluto dal popolo che ha votato si al referendum del 2005!

giovedì 29 novembre 2007

Allarme: non detassiamo lo strardiniario! Rischiamo di "uccidere" il lavoratori e la società!

Ieri a Matrix era ospite Gianfranco Fini leader di An che ha fatto una proposta a suo dire per far guadagnare di più agli Italiani e aumentare la produttività delle aziende:detassere il lavoro straordinario ad aumantare l'età pensionabile.A suo dire servirebbe a incentivare i lavoratori a lavorare di più per guadagnare di più aumentando la produttività.

Nulla di più sbagliato anche perchè la produttività delle aziende si aumenta elevando la qualità del lavoro ( e non la quantità) ed il numero di clienti delle aziende stesse:consumismo.

Per elevare la qualità e necessario il turn overe e sostituire i vecchi con i giovani e organizzare meglio il lavoro in modo da ridurre la percentuale di produzione destinata a diventare scarto e quindi invenduto o ritirato in garanzia.

Un giovane per ovvie ragioni biologiche è in grado di lavorare meglio e di più rispetto ad un anziano vicino alla pensione: dunque svecchiamo le aziende,tutti in pensione e largo ai giovani che smettendo di essere prevari smetterebbero di stare sulle spalle dei loro vecchi ed entrambi avrebbero più risorse economiche da spendere ovvero da destinare al consumismo.

Con la prposta di Fini si otterebbe l'esatto contrario anzi si aggraverebbe ancor di più la situazione già grave a casu della perdita di potere contrattuale (il precariato limita l'effetto sciopero) con il maacato od intempestivo e quindi insufficiente adeguamento salariale già privato di uno strumento fondamentale come la scala mobile: rirpistiniamola e salvaguardiamo il diritto di sciopero.

Incentivare lo straordinario vuol dire aumentare i rischi di infortunio e di contrarre malattie professonali (e gli anziani ne sarebbero più esposti dei giovani per ovvie questioni biologiche) infierendo ancor di più sulla piaga sociale delle cosidette "morti bianche"!

Si toglierebbe tempo alla famiglia per lavorare con gravi ripercussioni sui rapporti con il coniuge ed i figli,il che in un epoca con molti divorzi e saprazion e l'aumento di comportamenti pericolosi fra i giovani come bullismo,abuso di alcool droghe e fumo,pornografia in web ecc. sarebbe un grave colpo per la società.

Si ridurebbe l'occupazione in quanto tutti lavorano di più,la possibilità di lavorare sarà un privilegio per pochi. I precari resterebbero tali in quanto i datori di lavoro non avrebbbero interesse a stabilizzarli ma anzi l'esatto contrario: tenedoli a tepo determinato potrebbero riccattarli meglio per indurli a fare ore ed ore di straordianario anche oltre il limite di legge.

Già oggi molte aziende medio-piccole fanno fare i loro dipendenti 3-5 ore al giorno di straordinario tutti giorni arrivando a fare 60 ore di lavoro complessive alla settimana (limite di legge 48 ndr) e con un monte ore di straordinarie annuali di 400 ore e ed oltre (limite legale 250 ore ndr).
Aumentando il precariato si riduce il consumismo e quindi la produttività delle aziende e nel complesso il Pil nazionale.

Io proporrei di tassare lo strardinario e detasserei il part-time per far capire alle aziende che già fin da ora scegliendo la seconda soluzione si risparmia rispetto alla prima.Un esempio se invece di 12 ore ordinarie di lavoro ne pago 8 ordinarie + 4 ore straordinari meggiorate del 50% ottengo un compenso equivalente a 14 ore ordinarie. Meglio quindi lasciare un operaio a 8 ore ed assumerne un secondo. Al massivo per agevolere le assunzioni si agevolano le aziende fiscalmente e sopratutto burocraticamente.

La teoria della sinistra lavorare meno e lavorare tutti è l'unica veramante fruttifera e possibile per risollevare l'economia: si astenga dunque Fini (ma vale per tutti) dal denigrarla! La sua proposta equivale ad una forma di schiavismo legalizzata.

mercoledì 21 novembre 2007

E' morto il bipolarismo...forse.

Con berlusconi che si ritrova a fondare il PPL (Partito del Popolo delle Libertà) e ha sciogliere FI ma soprattuto a litigare con gli alleati e discutere con Veltroni la nuova legge elettorale,muore di fatto il bibpolarismo.
Non è detto ma è probabile in quanto il nuovo modello di legge elettorale tedesco dovrebbe far sciogliere questi poli e farne nascere di nuovi. Tutti ormai concordano sul fatto che vi sia stato un forte accattonaggio politico e che il premio di maggioranza che spinto a tutto ciò sia pericoloso.
Si parla anche di sistema spagnolo che con cisrcoscizioni molto piccole dove eleggere pochissimi parlmentari pone un "naturale sbarramento al 10% o 20%.
Io suggerirei un sitema misto con circoscrizioni che in linea di massima sono uguali alle province per confini accorpando fra loro quelle adiacenti sotto i 250 mila elettori e dividendo quelle oltre il milione di elettori in circoscrizioni che non superino i 750 mila elettori.
Ovviemente ci sarebbe anche una cirscoscrizione per i residenti all'estero.
In ogni circoscrizionei si eleggerebbe un numero di parlamentar direttamente proporzionale agli elttori e comunque di almeno 2 depuati e 2 senatori e un massimo di 10 deputati e 5 senatori.
Il sistema sarebbe il proporzionale con sbarramento al 3-4%.
Perchè lo sbarramanto? Semplice se rimpiccioliamo troppo le circoscrizioni si rischia che anche grossi partiti come An e Rifondazione e UdC non entrino in parlamento allora le si deve fare non troppo piccole ma con il rischi che vince non arrivi alla maggiornaza per governare o che la abbia riscata e che si debba ricorre alla grande coalizione: il che vanificherebbe l'indicazione del candidato premier.
Quindi sbarramanto al 3-4% in modo da non dover ridurre eccessivamente le circiscrizioni per dimensione e al tempo stesso dare una maggioranza forste a chi vince le elezioni.
Ovviemente stante questa situazione i piccoli partiti sono in subbuglio e temono che Berluscuni e Veltroni si accordino fra loro per fare la legge elettorele,ma credo che non sarà così sebbene i due abbiano i numeri in parlaanto per approvarlo con ampissima maggiornanza.
Ritengo inoltre che si voterà dopo le europee che saranno banco di prova per le nuove aleanze. Ora finalmente vedremo alleanze omogenee! Il multipolarismo che auspicavo.
Tuttavia il rischio del bipolarismo non è del tutto scongiurato visto che sia il sistema tefesco che quello spagno non garantiscono la maggioranza assoluta a nessuno in un paese dove i due maggiori partiti arrivano a fatica la 30% dei consensi.