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martedì 6 dicembre 2011

Controproposte per salvare l' Italia: è se abolissimo le regioni invece delle province?


Come ho scritto nel post di ieri non mi piace questa manovra economica del Governo Monti che pesa tutta sulle spalle dei più deboli e come avevo annunciato ecco le mie controproposte.
Stop alla possibitlità di sommare la pensione al reddito per i liberi professionisti, quadri, dirigenti  e imprenditori e per altre categorie con reddito da lavoro superiore ai 50000€ annui.
Abolizione delle dei consigli regionali con soli compiti di coordinamento fra province.
Riduzione di mezzo punto dell' Irap che diventa tassa provinciale.
Aumento delle imposte indirette per le società di capitale
Aliquota del 4% sulle transazioni verso i paradisi fiscali e per tutte le transazioni che prevedono un cambi Euro/dollaro americano verso paesi extra UE diversi dagli USA
Imposta €20/kw per auto oltre i 200kw, imbarcazioni, aerei, elicotteri ed altri velivoli privati con controllo fiscale obbligatorio per chi possiede suddetti beni, siano essi persone fisiche o imprese. 
Farmaci, scuole e prestazioni sanitarie a proprio carico per chi supera i 150000€ di reddito annui.
Obbligo per gli enti locali di ridurre la spesa per istruzione e sanità privata a non oltre 1/3 di quella pubblica. 
Reintroduzione dell' ICI sulle prime casa con esimo catastale oltre i 1500€ con aliquota dello 0,5% fino a 2000€ e 1% oltre i 2000€ di estimo.
Aumento della tassazione sulle rendite finanziare e partecipazioni (esclusi titoli di stato e partecipazioni in enti pubblici) dal 12,5% al 30% 
Blocco/rinvio di alcune grandi opere fino al 2015: Mose, Tav, Ponte sullo Stretto, Raddoppio autostradale del Frejus
Aumento dell' aliquota Irpef più alta dal 43 al 46% con intruduzione di una ulteriore aliquota del 50% per i redditi sopra 150000€
Blocco degli aumenti degli stipendi dei politici fino al 2015: presidenti, assessore e consiglieri provinciali e regionali, deputati, senatori, eurodeputati, commissari europei, ministri, Presidente della Repubblica e abolizione delle gratuità ed altre loro agevolazioni. 
Obbligo di accorpare i servizi per i Comuni sotto i 5000 abitanti, accorpamento dei comuni sotto i 1000 abitanti. 
Introduzione de coefficiente d' impresa (rapporto reddito/num. dipendenti) al posto dell' Ires con coefficiente basso per chi stabilizza i precari, assorbe il sommerso, agevole le donne, i giovani e i disabili. 
Una manovra, che non tocca i deboli, colpisce i forti e rilancia la crescita.
Il mio punto di vista sulla manovra.  

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