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mercoledì 30 maggio 2018

Sondaggi post Mattarella. Crollo FI che cede 8 punti alla Lega. LeU cede a Potere al Popolo

Con la crisi in atto e un voto probabile tra il 29 luglio o a settebre è bene dare uno sguardo ai sondaggi. Rispetto al 4 marzo cambia poco ma quel poco fà una grande differenza: Tiene ik M5S in flessione del 1,6% ma sopratutto cresce di 10 punti la Lega che ne assorbe ben 7 dal Forza Italia in netto calo. Il totale cdx unito al 40,5% mentre senza Salvini si attesta al 12,5% . Il carroccio da solo quindi potrebbe giocarsela sia contro Di Maio che contro Renzi e non a caso Salvini medita sul futuro della coalizione. La coalizione PD infatti è al 23% ma potrebbe salire al 25,7% se parte come sembrerebba l' alleamza con il Pd. Tuttavia a Sinistra cie è un travaso di voti sa LeU a Potere al Popolo che sale all' 1,9% viciono alla soglia frazie al bel lavoro sul territorio ma anche ad una posizione critica verso Mattarella pur nel rispetto delle sue prerogative. In ogni caso nessuno avrebbe la maggioranza. Gli indecisi sono il 32% ovvero 16 milionin di italiani. Se Salvinin vò da solo fa suoi tutti i seggi del maggioritario ora spartiti con Fi ed alleati. E' il momento migliore per mettere definitivamente ko il Cav e vanificare una sua ricandidatura dopo la sciagurata recente riabilitazione.

LO SPREAD NON CREAD PROBLEMI
per ora secondo l' Ad di Unionbanche che precisa che i mutui a tasso variabile sono ancorati all' Euribor me un aumento di spread nel breve periodo non incide su banche ed economia. Di questo parleremo approfonditamente in un prossimo post.


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venerdì 29 dicembre 2017

Camere sciolte si vota il 4 marzo. Ecco la probabile scheda elettorale. Nei sondaggi voglia di protesta!

Ieri il presidente Matterella ha sciolto le camere e un consiglio dei ministri lampo, appena 31 minuti dalle 18.43 alle 19.14 ha deciso in serata la data del voto: 4 marzo tra appena 66 giorni. Ci attendono quindi poco più di due mesi di campagna elettorale. In foto la probabile scheda elettorale per la Camera. Al Senato sarà uguale ma di colore giallo. 17 liste, per ora, alcune veri e propri listoni che raggruppano 22 partiti sotto il nome del candidato al collegio maggioritario. Il Pd si presenta alleato con Più Europa dei Radicali di Bonino, Alternativa Popolare di Alfano, Italia dei Valori e Insieme: listone composto da Psi, Verdi e Area Civica che riunisce Prodiani e Montiani. Il centrodestra di presenta con Forza Italia, Lega, Fratelli d’ Italia, Udeur 2 del rinato Mastella e Noi con l’ Italia di Fitto e altri Alfaniani. Sette le liste solitarie a partire dai 5 Stelle, Liberi Uguali di Grasso formata da Mdp, Articolo 1, Sinistra Italiana e Possibile; poi abbiamo lista civica Potere al Popolo appoggiata da Prc, il Pci ex Pdci, Sinistra Rivoluzionaria formata dai comunisti di Rizzo e il Pcl di Ferrando. Infine troviamo i Casapound e Forza Nuova quest’ ultima aggregata alla Fiamma Tricolore. Nei sondaggi calano Pd, Lega ed Fdi, tengono 5 stelle e Fi e crescono gli alti in particolare a sinistra del Pd. Tutte sopra l’ 1% gli alleati di Renzi e Berlusconi. Scende di 2 punti l’ astensione che resta quasi al 40%. Il trend sembra quello di un voto di protesta ma serebbe utile incanalarlo su liste fuori dagli schieramenti ed eccezione di Grillo se si vuole veramente sconvolgere gli equilibri. Campagna elettorale di proposte copia incolla con Berlusconi che propone il reddito di dignità ma snobba quello di cittadinanza di Di Maio e Sinistra. Due cose con lo stesso nome. Vorrebbe aumentare le pensioni minime ma mantenere quelle d’ oro e aveva votato le riforme Sacconi e Fornero. Incoerenza di Salvini e Meloni alleati con chi ha votato suddette riforme e parte di ex alfaniani. br /> Articoli Correlati