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domenica 19 giugno 2016

Exit Poll Amministrative 2016 Grandi Città: vincono Raggi a Roma e De Magistris a Napoli. Testa a testa a Milano

Primi exit poll di questi ballottaggi per i sindaci delle grandi città: plebiscito di De Magistris (civiche + sinistra radicale) a Napoli, la Raggi ( 5 Stelle) stravince a Roma. Al PD vanno Bologna e Torino (dove la pentastella Appendino recupera su Fassino) , testa a Milano con Sala (PD) in testa e mentre Dipiazza (cdx) vince a Trieste.
Ecco le grafiche: ckicca sulle immagini per ingrandire!











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martedì 7 giugno 2016

Elezioni amministrative, tutti perdenti tranne De Magistris e Snistra



Tutti perdenti eccetto De Magistris e Sinistra ovvero i partiti a Sinistra del Pd. Risultati contrastanti fra le varie città che non possono indurre nessuno dei partiti storici a dirsi vincitore e tutti a riflettere. Affluenza in lieve calo dal 67 al 62% ma sarebbe andato peggio se non fosse stato per le numerose liste civiche che hanno catalizzato un terzo dei voti. Sfiducia nei partiti ma voglia di partecipare. Le uniche vere affermazioni sono di De Magistris (civiche+IdV e Sinistra) primo a Napoli e le sinistre: Airaudo a Torino, Fassina a Roma e Rizzo a Milano sul 4% senza visibilità e voce mediatica. Anche se questi risultati sono insoddisfacenti si raggiunge l’ obbietti di dimostrare a Renzi che senza sinistra non si vince. Infatti i candidati Pd vanno bene solo a Cagliari dove Zedda vince al primo turno. Il PD  non evita il ballottaggio a Torino e Bologna, Giachetti a Roma batte la Meloni di un soffio e Valente cede il passo a Lettieri.  Se il Pd piange a destra non si ride. Benchè Parisi vada bene a Milano e si parta in testa a Trieste, si crolla a Roma dove la Meloni doppia Marchini ma non batte Giachetti e a Torino dove Napoli e Morano fanno il 4% a testa. I 5 stelle pur ottenendo ottimi risultati con Raggi a Roma e Appendino a Torino, deludono fortemente a Napoli e Milano dove pagano lo scotto del caso Bedori. A livello liste floppano i primi quattro partiti Pd,Lega, Forza Italia e 5 Stelle che messi insieme non vanno oltre il 60%  contro l’ 83% di Europee e il 78% delle Politiche. Drammatico il deludente 13% della Lega Milano (erano al 40%) e il 4% di Fi a Torino e Roma. Ai ballottaggi non si dovrebbero avere apparentamenti e prevedo una vittoria plebiscitaria di De Magistris a Napoli, una netta della Raggi a Roma, vittoria Pd anche a Bologna, incerte Torino (dove gli indecisi del primo turno potrebbero appoggiare la pentastellata Appendino) Milano (dove gli elettori pentastellati potrebbero favorire Parisi) ma con buone chanche per Fassino e Sala. Dato non trascurabile gli elettori dei 5 Stelle tendono più a destra ricambiati da Lega e Fratelli d’ Italia che pendo per i 5 stelle nei ballottaggi contro il PD. 



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venerdì 20 novembre 2015

Dubbi sugli attentati di Parigi: complicità Europee?

L’ Isis lo ha ribattezzato l’ 11 settembre francese fin dalla prima ora quando ha rivendicato gli attentati. Oggi a Parigi come allora in Usa viene il dubbio che gli attentati si potessero fermare ma così non è stato. Da subito è scattata una serie di arresti e i terroristi anche quelli morti sono stati immediatamente identificati, segno che erano certamente già noti alle intelligence di molti paesi europei ed alla Cia che oggi collaborano fra loro, ma fino a ieri che facevano? Possibile che non li stessero monitorando e non sapessero degli attentati? Possibile che abbiano consentito al presidente francese Hollande di recarsi allo Stade de France? Era chiaro che non fosse in pericolo e il dubbio nasce anche dal comportamento anomalo dei terroristi: pare fossero in tre allo stadio e il primo una volta scoperto dagli steward ha tentato la fuga si è fatto saltare. Perché non farsi esplodere direttamente all’ ingresso dello stadio dove era più facile fare vittime e magari fare breccia per gli altri due che sarebbero quindi riusciti ad entrare? Sa tanto di programmato. Di certo tutto ciò ha evidenziato un lato debole delle nostra città: è facile colpirle quando sono in corso eventi che acculano non solo persone ma forze dell’ ordine in unico punto della città e non possono intervenire altrove per eventuali emergenze. Logica quindi la psicosi da stadio e da concerto. Ma i motivi di dubbio sono anche altri: l’ austerity và subito nel cassetto insieme ad una certa riluttanza ad attaccare la Siria che fino a ieri invece c’ era. La stabilità economica non è più una priorità ed è curioso che la questione parta proprio dalla Francia dove si erano maggiormente opposti alla austerity e per questo si è rischiato di far vincere le elezioni alla fascista Marine Le Pen. Insomma dagli attentati la politica ci guadagna, specialmente i governi anche perché nei media non si dà più spazio allo sbarco di profughi ed alle quote di stranieri da spartire fra i diversi paese. Cavallo di battaglia della destra estrema, In Italia ora è Renzi e non più Salvini ad agitare la bandiera della sicurezza chiedendo che le spese per la difesa stiano fuori dal patto di stabilità. Potrei essere d’ accordo finchè si parla di cyborg security (telecamere, droni, ecc.) a patto di garantire la privacy e di spese per le forze dell’ ordine, croce rossa e protezione civile, non sono d’ accordo invece invece se si tratta di spese per nuovi armamenti e missioni all’ estero inclusa la Siria che devono essere fortemente limitate ed incluse nel patto.





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lunedì 16 novembre 2015

Attentati a Parigi, sbagliato attaccare la Siria!

Premetto da subito che sono sconvolti dagli attentati ed esprimo tutta la mia solidarietà al popolo francese ed alle famiglie delle vittime. Sono però altrettanto disgustato dalle parole del presidente Hollande e da tutti quei politici che per associazione vorrebbero intensificare i bombardamenti in Siria. Quanto accaduto a Gaza in questi anni, con la destra Israeliana sionista al Governo che bombardando i civili ha indotto la popolazione ad avvicinarsi ad Hamas, liberamente eletto dal popolo a governare la Palestina e ora è rappresentato persino nel Tribunale Internazionale per i Crimini di Guerra, dovrebbe farci riflettere. La guerra armata al terroristo lo aiuta a crescere e fare proselitismo. Essi ci vedono come invasori e credono di fare una resistenza per la libertà del proprio paese. Difficile convincere la popolazione locale del contrario. Per evitare il proselitismo serve dialogo e diplomazia e occorre esaltare il vero Islam moderato che condanna gli attentati e intona la Marsigliese davanti al Bataclan. Si dice che i prossimi attentati mirerebbero Roma, mi auguro di no ma se proprio devono consumarsi che si evitino vittime civili e si attacchino solo i palazzi del potere politi e il leader di centro-destra guerrafondai.
Bombings in Paris, wrong attack Syria! I state now that are upset by the attacks and express my solidarity with the French people and to the families of the victims. But I am equally disgusted by the words of President Hollande and all those politicians who by association would intensify the bombings in Syria. What happened in Gaza in recent years, with the right to Israeli Zionist government that bombing civilians has led the population to come closer to Hamas, freely elected by the people to govern Palestine and now is represented even in the International Tribunal for War Crimes, It should give us pause. The war armed versus terrorism helps him grow and to proselytize. They see us as invaders and believe they are doing a resistance for the freedom of their country. Difficult to convince the local population to the contrary. To avoid proselytizing serves dialogue and diplomacy must emphasize the true moderate Islam that condemns the attacks and sings the Marseillaise before the Bataclan. It is said that the next attacks would aim Rome, I hope not, but if they must be consumed to be avoided civilian casualties and sticking only politic corridors of power and the leader of the center-right warmongers.
Attentats à Paris, mal attaquer la Syrie! Je déclare maintenant que sont bouleversés par les attaques et d'exprimer ma solidarité avec le peuple français et aux familles des victimes. Mais je suis tout aussi dégoûté par les mots du président Hollande et tous ces politiciens qui, par association allait intensifier les attentats en Syrie. Qu'est-il arrivé à Gaza au cours des dernières années, avec le droit à un gouvernement sioniste israélien que le bombardement des civils a conduit la population à se rapprocher de Hamas, élu librement par le peuple pour gouverner la Palestine et maintenant est représenté même dans le Tribunal international pour les crimes de guerre, Cela devrait nous donner à réfléchir. Le terrorism armés guerre lui permet de grandir et de faire du prosélytisme. Ils nous voient comme des envahisseurs et croient qu'ils font une résistance pour la liberté de leur pays. Difficile de convaincre la population locale à l'effet contraire. Pour éviter le prosélytisme sert dialogue et la diplomatie doit souligner le véritable islam modéré qui condamne les attaques et chante la Marseillaise devant le Bataclan. Il est dit que les prochaines attaques viseraient Rome, je l'espère pas, mais si ils doivent être consommés à éviter les victimes civiles et en tenir uniquement couloirs Politi du pouvoir et le chef des fauteurs de guerre de centre-droit.
تفجيرات في باريس، خطأ مهاجمة سوريا! أذكر< الآن أن يتم مستاء من الهجمات والتعبير عن تضامني مع الشعب الفرنسي ولأسر الضحايا. لكنني أشعر بالاشمئزاز بالتساوي على حد قول الرئيس هولاند وجميع هؤلاء الساسة الذين بالتبعية ستكثف التفجيرات في سوريا. ما حدث في غزة في السنوات الأخيرة، مع الحق في الحكومة الصهيونية الإسرائيلية التي تقصف المدنيين أدى السكان للاقتراب من حماس، بحرية منتخبة من قبل الشعب ليحكم فلسطين والآن تتمثل حتى في المحكمة الدولية لجرائم الحرب، يجب أن تعطينا وقفة. وterroristo مسلحة الحرب يساعده تنمو والتبشير. يروننا كما الغزاة ويعتقدون أنهم يقومون المقاومة من أجل حرية بلدهم. من الصعب إقناع السكان المحليين على عكس ذلك. لتجنب التبشير يخدم الحوار والدبلوماسية يجب التأكيد على الإسلام المعتدل صحيح أن تدين الهجمات ويغني البؤساء قبل باتاكلان. يشار الى ان الهجمات المقبلة سيهدف روما، وآمل أن لا، ولكن إذا كانت يجب أن تستهلك تستهلك التي ينبغي تجنبها الخسائر في صفوف المدنيين والتمسك فقط ممرات بوليتي السلطة وزعيم دعاة الحرب يمين الوسط.
tafjirat fi bariis, khata muhajamat surya! 'adhkur alan 'an yatimm musta' min alhajamat walttaebir ean tadamuni mae alshshaeb alfaransi wali'usr alddahaya. lakannani 'asheur bialaishmizaz bialttasawi ela hadd qawl alrrayiys huland wajamie hula' alssasat alladhin bialttabeiat satukaththif alttafjirat fi suria. ma hadath fi ghazzat fi alssanawat al'akhirati, mae alhaqq fi alhukumat alssahyuniat al'iisrayiyliat alty tuqsif almadaniiyn 'adda alsskkan lilaiqtirab min hamas, bahriat muntakhabat min qibal alshshaeb liahkum filastin walan tatamaththal hatta fi almahkamat alddualiat lijarayim alhurbi, yjb 'an taetiana waqifati. alharb ealaa al'iirhab aljaysh tusaeiduh alnnumuww walttabshiru. yarawnana kama alghazat wayaetaqidun 'annahum yaqumun almuqawamat min ajl hurriat baladahim. min alssaeb 'iiqnae alsskkan almahalliiyn ealaa eaks dhalik. litajannub alttabshir yakhdim alhiwar walddiblumasiat yjb alttakid ealaa al'islam almuetadil sahih 'ann tudin alhajamat wayughni albusa' qabl biataklan. yushar 'iilaa 'ann alhajamat almuqbilat sayuhdif ruma, wamal 'ann la, walakun 'iidha kanat yjb 'an tastahlik alty yanbaghi tajannubuha alkhasayir fi sufuf almadaniiyn walttamassuk faqat mamarrat bulyti alssultat wazaeim dueat alharb yamin alwust.
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Canone Rai in bolletta, stangata da 500 milioni

Dopo il danno anche la beffa. Come noto si era ipotizzato il canone Rai in bolletta elettrica pari a 100€ nel 2016 e 95€ nel 2017 nel primo anno con 6 rate di 16,66€. Il Governo si vantava così di averlo ridotto rispetto ai 113,50€ del 2015 ma già il passo in dietro sulle rate, sostituite da un unico versamento nella prima bolletta del 2016 era un danno: in questo modo in fatti la stessa raggiungeva un importo complessivo fra i 150 e 250 euro a famiglia che indurrebbe molti a non pagare o quanto meno a stornare il canone attraverso un bollettino in bianco precisando lo storno nella casuale di versamento. Ma ora che il Governo precisa che la platea dei contribuenti si allargherebbe da 16 a 23 milioni ecco che due semplici calcoli si scopre che nel 2015 il prelievo del canone era di 1816 mln€ al lordo dell’ evasione mentre nel 2016 sarà di di 2300 milioni e nel 2017 di 2185 con un prelievo maggiorato di 500 milioni. Né consegue sempre per matematica che se si applicasse correttamente il ragionamento del Governo, ovvero più paganti meno canone, lo stesso dovrebbe scendere a 77€ invece di 100. Una bella fregatura per gli italiani che si vedono toccare il portafogli ma soprattutto restano dei nodi da chiarire: se non paghi o ti storni il canone ti tagliano la corrente elettrica? E’ chi possiede un impianto fotovoltaico? Gli verrà stornato dagli incentivi? E le imprese soggette a canone come gli alberghi? Continueranno a pagarlo come ora? In attesa prepariamoci alle mazzate di inizio anno. Ovviamente in tutto questo anche l’ opposione inclusa Lega e Moviento 5 Stelle tacciono. OkNotizieVotalo su OK Notizie

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venerdì 17 luglio 2015

Caso Crocetta: L’ Espresso ha oltrepassato il limite?


L’ Espresso due giorni fa ha pubblicato un articolo in cui riportava una intercettazione telefonica fra il presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta e il suo medico personale Matteo Tutino.  Quest’ ultimo con riferimento a Lucia Borsellino, figlia del Pm Paolo Borsellino ucciso dalla mafia nella strage di vi d’ Amelio a Palermo, avrebbe detto: “ è pericolosa bisogna fermarla come suo padre”. Una frase alla quale Crocetta non avrebbe risposto e che è subito rimbalzata in tutti i media e strumentalizzata dai vari avversari politici che né chiedono le dimissioni. Per inciso il presidente siciliano non è indagato ma il suo medico lo è nell’ inchiesta sullo scandalo della sanità sicula che portato alle dimissioni volontarie proprio di  Lucia Borsellino in qualità di assessore alla Sanità nella giunta Crocetta.  La cosa che però colpisce di più oltre all’ indignazione della stessa donna e alla giustificazione del presidente che sostiene di non aver sentito la frase (diversamente avrebbe denunciato o quantomeno rimproverato il suo medico) stà nel fatto che tanto l’ avvocato del medico quanto i Pm smentiscono che tale intercettazione esista davvero o quantomeno sia agli atti. L’ Espresso invece ribadisce che esite. Il sottoscritto per esperienza è ormai abituato da anni alla divulgazione di notizie almeno in parte mendaci. Dunque viene spontaneo associarsi a chi chiede un’ inchiesta per chiarire se il quotidiano in questione abbia oltrepassato il limite e pubblicato una notizia falsa o meno e aggiungo che qualora i giornalisti avessero sbagliato sarebbe dignitosa una condanna al massimo della pena per diffamazione per non dire altro più grave reato e le dimissioni in blocco dell' intera redazione incluso il direttore Luigi Vicinanza. Il giornale è comunque reo di non aver dato molte spiegazioni e ciò induce a pensar male. Peggio ancora fanno il giornalisti e i loro rappresentanti con il loro silenzio assordante che ha l’ effetto di una velata ammissione di colpevolezza. Quel che è certo è occorre rivedere il giornalismo e le regole della cronaca con una legge ad hoc che ponga degli argini e garantisca al contempo la libertà di stampa. Intanto nel dubbio che tale intercettazione provenga da un atto secretato montano le solite polemiche politiche sulle intercettazioni.   

Articolo integrale de L' Espresso: http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2015/07/15/news/va-fatta-fuori-come-il-padre-il-medico-di-crocetta-parla-di-lucia-borsellino-a-rosario-crocetta-che-non-replica-1.221337?preview=true


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venerdì 5 giugno 2015

Elezioni regionali: il PD flette e punta sul Jobs act che funziona poco e la desta e nel caos totale


 
L’esito delle recenti regionali non è molto chiaro ma qualcosa si capisce. Un elevato astensionismo (quasi il 50% degli aventi diritto non ha votato) e circa un terzo dei voi del mare magnum delle liste civiche (determinanti per le vittorie di De Luca in Campania e Zaia in Veneto) ci dicono che gli Italiani non si sentono rappresentati dai partiti. Tutti perdono in termini assoluti anche se Movimento 5 Stelle; FDI e Lega crescono in termini percentuali avendo perso molto meno degli altri anzi quasi nulla rispetto alle europee dove invece il PD perde (32%) 8 punti e Forza Italia (11%) 5.  Stabile il Nuovo Centrodestra, emblematica la sinistra. Non male Pastorino in Liguria dove Toti (cdx) vince grazie al macigno delle dissesto idrogeologico sulla teste del presidente uscente Burlando (csx) su cui pesano le alluvioni dei mesi scorsi. L’ altra Liguria vicino a Tsipras si ferma all’1% come in altre regioni eccetto le rosse dove le liste vicine al leader greco arrivano al 7% in Umbria, al 3,8% nelle Marche. In Toscana e Campania nell’ aggregato con Sel che và per conto proprio si arriva al 3% e se aggiungiamo alcuni risultati rilevanti nei comuni capoluogo come il 5% di Lecco e il 4% di Sel a Nuoro ma anche valutando i risultati di altre liste civiche di sinistra In Puglia e Campania, possiamo che c’è spazio per un nuovo soggetto politico unitario a Sinistra del PD. La Sinistra deve però identificarsi in un nome unico nazionale e non in vari nomi che si sono confusi con le liste civiche.

A destra sempre confusione, se al Nord Lega vince con Zaia la cui lista supera il partito (18% contro 15%) al centro e al sud Ncd non và affatto male e Schittulli supera La Poli Bortone in Puglia (15% contro 12%) e cosi come nelle Marche gli Alfaniani superano la Lega e in entrambe il candidato PD fa dieci punti in più dei due di destra messi insieme. In Veneto Tosi arriva all’ 11%. Al Sud Salvini si ferma a meno dell’ 1% cinque volte meno di Alfano. Da notare ancora una volta che gli elettori fanno voto utile e scelgono i presidenti a prescindere dalle liste che li appoggiano.
Il Pd ora spinge sul Jobs Act che ha favorito la conversione a tempo indeterminato dei contratti a tempo ma non nuove assunzione e a fronte di 150000 conversioni nel primo trimestre, 700 mila cessioni di rapporti. Per sapere se funziona dovremo attendere il 2010 e vedere se una volta scattato l’ art. 18 i convertiti resteranno in azienda o verranno licenziati a fine incentivi. Probabile la seconda. 


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venerdì 22 maggio 2015

La buona scuola che tanto buona non è.


Dopo tante polemiche sulla riforme della scuola del governo  Renzi, finalmente ne conosco i contenuti e comprendo le critiche di studenti e insegnanti. Vediamo di cosa si tratta:

1.       Tre miliardi in più di fondi alla scuola oltre quelli attuali. Non è chiaro se sono sufficienti, forse no considerato che molte sono da ristrutturare
2.      Potenziamento dell’ offerta formativa con più ore per musica, informatica, ed. fisica, ed. artistica, diritto, economia,  latino, ecc. ma nell’ elenco non compare la tecnologia in generale mente c’è più inglese per tutti e più italiano per gli stranieri. Una Salvinata come sé grammatica a scuola non fosse mai esistita
3.      Superpreside che promuove l’ offerta formativa generata a livello collegiale e gestisce da solo le risorse finanziarie e tecnologiche. I presidi sceglieranno gli insegnanti da assumere per sostituire i pensionandi mediante cv (e magari raccomndanzione). Baronati come l’ università?
4.      Scuola e lavoro ovvero tirocini. 400 ore per gli Istuti tecnici e 200 nei licei nel triennio di specializzazione. Solo 200 milioni di euro l’ anno i fondi tagliati e nessun obbligo per le aziende che partecipano al progetto
5.      Bonus di 500 euro annui mediante carta elettronica per la formazione dei docenti. Sarebbe meglio una cifra maggiore
6.      Saranno assunti i precari ma non coloro che sono in attesa da anni dopo aver vinto un concorso
7.      Niente 2x1000 alla scuola ma sono donazioni libere e chi le farà potrà detrarle per il 65% dall’ Irpef. Si faceva prima a destinare subito l’ Irpef invece di rischiare così di svendere le scuole pubbliche ai ricchi o di trasformare le donazioni in tangenti al super-preside
8.      100 milioni per l’ introduzione dei benefit ovvero premi agli insegnanti più bravi. Una elemosina e non sono nemmeno sicuro che la concorrenza fra insegnanti faccia bene alla scuola. Si mina la coesione fra docenti e la collegialità dell’ offerta didattico-formativa per non parlare di possibili regalo dei superpresidi a eventuali raccomandati. Il sistema dovrebbe essere più trasparente e legato a impegno e risultati particolari

Tanti, troppi difetti per non sperare almeno in una correzione al Senato del testo già approvato alla camera. 

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venerdì 13 febbraio 2015

Yara Gambirasio, i media non gradiscono l’ avvocato di Bossetti? Lui intanto trova un altro possibile assassino.



I media, almeno quelli televisivi sembrano non gradire la persona del legale difensore di Massimo Giuseppe in carcere con l’ accusa di aver ucciso Yara Gambirasio. Venerdì scorso la trasmissione Quarto Grado a tentato di screditarlo criticandolo per aver posto l’ attenzione su un detenuto compagno di cella del Bossetti interrogato in carcere dai Pm il 29 gennaio scorso. La trasmissione non ha gradito il fatto che l’ avvocato non abbia voluto precisare il motivo di tale attenzione. Non è piaciuta nemmeno la questione del dna mitocondriale di un secondo uomo sugli slip della ragazza che per la difesa scagionerebbe il proprio assistito. Anche Chi l’ ha Visto non è rimasta a guardare e mercoledì 4 febbraio aveva sostenuto che il detenuto avrebbe riferito ai Pm confidenze ricevute dal Bossetti sul delitto che lo inchioderebbero. Più probabile invece che gli abbia anticipato le sue mosse difensive e che i Pm abbiano tentato di carpire le prossime mosse in vista di un processo molto indiziario. Il legale di Bossetti è però andato su tutte le furie per questa falsità della Sciarelli che ieri nel mandare in onda una telefonate tra questi e un autrice si è mostrata seccata per la giusta reazione e non si è fatta sfuggire l’ occasione per criticarlo duramente. Cosa non nuova per la conduttrice che del 2006 diede del massone al difensore di Danillo Restivo assassino di Elisa Claps e qualche mese fa criticò aspramente la linea difensiva di Andrea Pizzocolo che uccise una giovane prostituta nel varesotto. Ma la difesa di Bossetti sembra aver trovato un asso nella manica ovvero un possibile assassno. Una donna infatti li ha contattati e avrebbe raccontato loro che quattro anni e mezzo fa aveva affittato ad un giovane romeno una casa di sua proprietà e questi gli confidò che in quel periodo frequentava in provincia di Bergamo una ragazzina di nome Yara. La donna subito dopo la scomparsa della ginnasta dI Brembate Sopra lo raccontò ai Carabinieri del suo comune ma non venne mai sentita dagli inquirenti, per questo si è rivolta ai difensori di Bossetti dopo il suo arresto temendo che potesse andarci di mezzo un innocente. Il nome della donna per ora è segreto come è in diritto della difesa ma da alcuni controlli sarebbero emersi riscontri ovvero che l’ uomo, ora sembra essere rimpatriato nel paese di origine, esiste davvero e ha 35 anni. Che gli inquirenti lo abbiano rintracciato in carcere? Fonte della notizia sulla superteste della difesa è la rivista Di Più versione cartacea del 2 febbraio 2015 OkNotizieVotalo su OK Notizie

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venerdì 30 gennaio 2015

Vergogna: Salvini (Lega) e Meloni(FdI) candidano Vittorio Feltri al Quirinale

Vergogna è il caso di dirlo per la candidatura espressa dalla Lega Nord e da Fratelli d’ Italia per il presidente della Repubblica. Per questo ruolo servirebbe una persona integra, garante e di altro profilo ma soprattutto equidistante dalle forze politiche. Vittorio Feltri direttore di Libero e in passato e attualmente de Il Giornale entrambi di proprietà di Berlusconi non può esserlo. Inoltre è stato più volte querelato per diffamazione e in un caso oltre alla condanna gli è errivata anche la sospensione dall’ Ordine dei Giornalisti. Bene invece l’ idea PD di Mattarella ovvero l’ inventore del Mattarellum, legge elettorale per le politiche in uso fino al 2001 e abrogato dal Porcellum nel 2006 a tre mesi dalle elezioni. Non male anche la proposta sempre PD di Cantone capo dell’ anticorruzione ottima quella delle Qurinarie 5 Stella Ferdinando Imposimato. Anzi quest’ ultimo non avendo trascorsi politici mi pare il migliore in assoluto. Stando alle votazioni di ieri Pd, Sel e Scelta Civica hanno i numeri per eleggere un candidato fra i tre sopracitati al 4° scrutinio domani mattina quando servirà la maggioranza assoluta di 505 grandi elettori (loro insieme ne hanno 522) anziché la qualificata dei 2/3 pari a 672. Sarebbe uno schiaffo definitivo al fallito e criminale Patto del Nazareno e a Forza Italia che insiste per un candidato loro espressione. Assurdo presntare Marito ex FI anche se poi si vota scheda bianca. La storia di Feltri: OkNotizieVotalo su OK Notizie

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lunedì 26 gennaio 2015

Grecia: stravince Syriza.Schiaffo all’ austerità e alla Merkel. Imitiamoli!



Alle elezioni politiche in Grecia la sinistra moderata anti-austerity di Nicolas Tsipra ovvero Syriza si è imposta con il 36% contro il 27% di Nueva Dimokratia del premier centro-destrista uscente Samaras.  Tsipras prevede di rinegoziare il Fiscal Compat, aumentare i salari minimi, nuovi investimenti per rilanciare l’ economia e soprattutto rimanere nell’ Euro. Nessun pericolo per i mercati e l’ economia. I veri terroristi non stanno in Grecia ma altrove. Sono i broker finanziari  che stamane in risposta agli ellenici hanno affossato le borse, sono personaggi della Bundesbank come Wiedmann che addirittura si scaglia contro il Quentitave Easying di Dragi .  La novità del giorno odierno è che si può fermare la trojika dell’ austerità formata da Bce-Ue-Fmi .  La loro unica cosa buona è il QE ovvero l’ acquisto di un terzo dei titoli di stato emessi dai paesi UE a carico delle nbanche centrali nazionali . Ciò consente di limitare il debito di un paese con l’ estero che di fatto se lo ricompra in parte con la sua banca nazionale. Una forma di elasticità al posto della flessibilità sul famoso 3% di Maastricht. Ma come dice Draghi si deve continuare ad investire per la crescita.  In Italia può farlo solo la sinistra nascente e già sperimentata con la lista Tsipras alle Europee dello scorso hanno. Bene i richiami all’ unità di Vendola, Ferrero e Civati e rispettivamente leader Sel, PrC e Sinistra Dem.  Messi insieme hanno una platea di 4 milioni di voti che possono diventare 7 con i delusi dei % Stelle, il che singifica un 20% che non solo consente di entrare alla Camera con l’ Italicum alle prossime elezioni ma sfidare Renzi e il PD al ballottaggio. Basta quindi alle diatribe interne e si pensi che i nemici sono tuti fuori dalla Sinistra, sono gli avversari politici, la Trojika dell’ austerità, e la Germania Merkeliania.

Buon Lavoro a tutti e diamoci dentro. 


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venerdì 9 gennaio 2015

Su Charlie Hebdo hanno ragione Financial Times e Grillo



L’ attentato al giornale satirico Charlie Hebdo è certamente orribile e merita profonda condanna ma con una seria riflessione tanto sui rapporti con l’ Islam che sulla libertà di stampa in generale. Ha ragione Papa Bergoglio a invitare al dialogo con l’ Islam e dato che parte di esso si è dissociato dall’ Isis e ha ondannato il gesto si dovrebbe evitate di fare di un erba un fascio come fa l’ attuale politica internazionale e nazionale.

Ha ragione anche FT a sostenere che non si debba provocare nessuno con la satira ma darsi un limite etico che dovrebbe poi riguardare più in generale tutta la cronaca che ormai è prova di etica e si dà un taglio commerciale e politico. Infine do ragione anche a Beppe Grillo e i suoi seguaci nel sostenere che c’è puzza di bruciato ovvero di favoritismo per giustificare una successiva contromossa violenta del mondo occidentale come avvenne per l’ 11 settembre con l’ attacco in Afghanistan, Ed è da allora che Usa e Nato aspirano ad attaccare Siria e Iran. Scommettiamo che attaccheranno la prima? Non potevano evitare almeno ora che c’è crisi e risparmiare soldi? A chi giova e quali sono i veri interessi in ballo?

Infine lodo l’ UE per riconosciuto lo stato palestinese ed averlo accettato nella Corte Penale Internazionale. Mi auguro che i criminosi attacchi sulla popolazione civile a Gaza da parte di Israele siano puniti e torni la sinistra al governo e ricominci il percorso di pace affondato dalla destra ebraica.

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Vigili Roma: se solite pagliacciate per discriminare la P.A.



La vicenda dei vigili romani assenti la notte di capodanno è certamente una mera pagliacciata per discriminare la Pubblica Amministrazione e suoi lavoratori e come dice qualcuno anche un pretesto per distogliere l’ attenzione dall’ inchiesta mafia capitale e riqualificare il sindaco Marino. Come si è denunciato pare vi fossero 835 assenti per malattia ma in realtà di queste, denunciano i sindacati senza essere contestati, 700 sarebbero straordinari volontari rifiutati e dunque non vere assenze. Ne consegue che solo 135 si 4900 vigili in organico erano assenti. Tutto nella norma quindi. Ma perché, si chiederà qualcuno, questo rifiuto di massa? In primis perché vi è una vertenza aperta sul rinnovo del contratto collettivo fra sindacati e Comune di Roma in secondi perché nella P.A. a differenza del privato non sempre gli straordinari sono pagati e quando capita ciò avviene a distanza di mesi o qualche anno. Parola di ex ausiliario del traffico! Nella P.A. ogni anni si fa un consuntivo del monte ore lavoro inclusi gli straordinari che però spesso viene superato in quanto le amministrazioni sono sotto organico. Di conseguenza finiti i fondi per pagare gli straordinari bisogna effettuare variazioni di bilancio e tagliare da un'altra parte oppure attendere l’ anno successivo quando il costo della vita si è mangiata la maggiorazione. Talvolta però i compensi sono convertiti in parte in giornate di riposo compensative retribuite. Ecco perché in estate gli uffici riducono fortemente gli orati o mancano le pattuglie. Il discorso vale anche per le imprese private di servizi pubblici come la raccolta rifiuti e il trasporto pubblico. E’ non sempre si fruisce di tutti i riposi a cui si ha diritto.

Per ovviare le false malattie, non servono nuove leggi o le vecchia porcata Brunetta ma basta applicare quelle vecchie o meglio sarebbe sufficiente mandare i controlli a casa. Ma ciò ha un costo a carico del datore di lavoro (pubblico o privato che sia) che quindi preferisce tenersi gli assenteisti a dimostrazione che il problema non è così grave per le casse di chi paga gli stipendi.

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venerdì 19 dicembre 2014

E' ufficioso, si voterà nel 2016 con l' Italicum


Ormai è quasi ufficiale quindi diciamo ufficioso che si voterà alle prossi politiche nel 2016 con l' Italicum. Sebbene Renzi abbia voglia di restare fino al 2018 è chiaro che con la ripresa economica attesa per il 2016 nessuno fra Alfano e Minoranza PD avrà scrupolo a far cadere il governo. Scrupolo che esiste ora. Per questo il Premier ha fretta di approvare la nuova legge elettorale (decisamente migliorata con l' abbassamento delle soglie al 3% e il voto di preferenze eccetto i capilista) e vuole che entri in vigore nel 2016 ma probabilmente lo sarà già dai prossimi mesi. La bocciatura del mattarellum come legge-ponte e della proposta di Calderoli che è poi quella di Renzi sull' entrata in vigore dell' Italicum parlano da sole.
Quindi non resta che armarsi di sondaggi per capire cosa accadrà. Di certo in caso di crsi si và dritti al voto, temuto solo da Berlusconi e Forza Italia e forse dai 5 Stelle ed auspicato da tutti gli altri. Non sarebbero infatti possibili altre maggioranza che Berlusconi di certo proporrebbe con il PD per evitare un voto per lui con esiti disastrosi. Cosa faranno gli astenuti? Torneranno a votare? Consiglio di evitare i primi 3 partiti! 
Di certo Renzi non aprirà la crisi ma farà scarica barile su chi si assumerà la responsabilità, una volta usciti dalla crisi fra Minoranza PD e Alfano. La minoranza strapperà e fonderà un nuovo partito magari alleato con lo stesso Pd o resterà dentro? La prima è rischiosa, probabile la seconda. Di sicuro nessuno sarà così folle da far cadere il governo prima della fine del 2015. E sono certo che Renzi si ricandiderà premier!


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venerdì 23 maggio 2014

Europee 2014, Exit Poll e come si vota.




E’ finita la campagna elettorale, molto attiva per il rischio vittoria di Beppe Grillo. Una campagna di toni forti e idee deboli con Renzi che sventola 80 euro, Grilo che dice sono tutti finiti e Berlusconi che non riuscendo a rimontare come le altre volte gli dà dell’ assassino per un vecchi incidente stradale ed una condanna che Grillo stesso aveva reso nota. Ma la cosa più squallida è stata l’ uso dei fatti della finale di Coppa Italia e la diffamazione contro Jenny a’ Carogna che pretendeva legittimamente che una partita non si giocasse visto che ci era quasi scappato il morto. Altrettanto legittimamente esibeva la maglietta Speziale Libero visto che una sentenza per quanto definitiva può essere comunque commentata. E il caso Raciti è molto dubbio visto che l’autopsia smentisce che il lavabo lanciato da Speziale sia compatibile con le ferite mortali e un video ritrae il poliziotto mentre viene investito da un suv dei colleghi.
Dunque 11 liste al voto europeo, quelle nell’ exit poll sopra più Io Cambio – Maie e Sudtirolervolkspartei (SVP). Molti passeranno la soglia di sbarramento del 4%. Novità anche per alcune liste uniche Nuovo Centrodestra che comprende anche l’ Udc, Tsipras appoggiato da Sel, Rifondazione, Comunisti Italiani e Azione Civile di Ingroia e infine Scelte Europea formata Scelta Civiche di Monti, Centro Democratico di Tabacci e Fere per fermare il declino di Giannino.
Novità il voto di genere ovvero se si usano tutte e tre le preferenze non possono essere dello stesso pena l’ annullamento dell’ ultima. Lo stesso vale per le comunali se si usano entrambe le preferenze possibili- Si vota anche per le regionali in Abruzzo e Piemonte con possibilità di voto disgiunto ovvero il voto per un candidato presidente e una lista a lui non collegata. Si può esprimere una sola preferenza. Voto disgiunto anche nei 4095 comuni. Previsto un flop della destra che non dovrebbe vincere nulla o quasi al primo turno e ottenere solo qualche ballottaggio al Nord grazie ai voti della Lega. Per il resto tutti ballottaggi fra renziani e grillini e qualche vittoria al primo turno per il PD nelle regioni rosse. Probabile vittoria di Chiamparino in Piemonte con il centrodestra diviso su tre candidati e Bono (M5S) che promette un reddito minimo garantito di 420€ al mese che non può dare come potenziale presidente del Piemonte in quanto la politica fiscale è prerogativa del Governo Nazionale. Tsipras presente anche in Piemonte dove però non c’è Scelta Civica che con Sel appoggia Chiamparino.
Proiezioni in tempo reale dei risultati a partire dalle 23 di domenica anche su questo blog.