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giovedì 12 agosto 2010

Fini non deve dimettersi, Berlusconi lo teme perchè è molto più gradito di lui nei sondaggi!



Faccio due premesse:non voglio dare lezioni di morale a nessuno ma il PdL e Silvio Berlusconi sono gli utlimi a poterle dare visto che sono i più implicati in vicende giudiziarie, in secundis Fini non è indagato (l'indagine è per ora contro ignoti) e se lo fosse o se lo sarà sarei il primo a volere che si dimettesse.
Detto ciò riepiloghiamo i fatti: An eredita una casa di circa 70mq a Montecarlo da una contessa simpatizzante del partito, valutata in circa 450 milioni delle vecchie lire (cioè €225 mila) dall' amministratore dello stabile (quindi indipendente da An) in cui si trova l' appartamento che tra l 'altro viene giudicato dalla stessa società fatiscente e decisamente costoso da ristrutturare.
Tale immobile viene poi rivenduto per €350 mila ovvero 1,5 volte il suo valore commerciale ad una società off-shore che a sua volta lo rivende ad un prezzo di poco più alto ad un' altra società off-shore che a sua volta lo affitta al fratello dell' attuale compagna di Fini a sua insaputa per un canone irrisorio secondo "Il Giornale" che però non è in grado di specificare la somma.
Ora pare però secondo due militanti di An che all' epoca dei fatti sia arrivata una offerta di 6 milioni di franchi (1,8 miliardi di lire ovvero €900 mila circa) cioè 4 volte il valore dell' immobile e quindi i due sporgono denuncia per capire come mai Fini (il quale smentisce) non avrebbe accettato.
Secondo la legge italiana perchè vi sia una truffa qualcuno si deve avvantaggiare con l' inganno e il codice civile stabilisce che perchè vi sia danno il prezzo pagato deve essere almeno del 50% inferiore al valore del bene.
Ora in questo caso è stato venduto al 150% del suo valore e l' offerta eventualmente rifiutata sarebbe il 400% del valore quindi non vi è ne reato reato nè illecito civile.
Se c'è del marcio in questa storia stà tutto nell' offerta abnorme di 6 milioni di marchi: cos' è una tentata corruzione o un tentativo di usare il partito per nascondere redditi (evasione) o riciclare danaro sporco? Se così fosse il reò sarebbe l' offerente e non Fini!
E' ovvio quindi che si tratta di tutta una montatura per screditare Fini che nei sondaggi è il leader preferito dagli Italiani con il 38,8% e sopratutto con 9,3 punti di vantaggio di Berlusconi scalzato anche da Vendola, il che significa che in caso di elezioni non sarebbe più una sfida a Berlusconi ma una sfida Fini-Vendola o Fini-Bersani che vedrebbe per la prima volta dopo 17 anni Silvio quasi un outsider nella lotta per la poltrona di Palazzo Chigi!
Considerato che sencondo Crespi il più autorevole ed attendibile sondaggista Italiano il partito di Fini è dato in media quasi al 10% e il terzo polo al 23% non è difficile immaginare che fine disastrosa farebbe Silvio in caso di elezioni anticipate.

martedì 10 agosto 2010

Reintegrati i lavoratori-sindacalisti licenziati da Marchionne

Come ricorderete nei giorni scorsi la Fiat aveva licenziato 5 lavoratori (3 a Pomigliano e 2 a Mirafiori) sindacalisti Cgil per rappresaglia contro il sindacato.
Oggi il Giudice del lavoro presso il quale si erano rivolti i tre di Pomigliano, ne ha ordinato l' immediato reintegro.
Il motivo com' era logico è la totale assenza di giusta causa o giustificato motivo (art. 18 legge 300/1970 Statuto dei Lavoratori) e il comportamento della Fiat è stato ritenuto "antisindacalista" ovvero una ripicca contro laCgil.
Spero sia solo l' inizia di una lunga serie do condanne per la Fiat Made in Marchionne.
Chiudo con un appello: se la Fiato chiude in Italia smettiamo di comprare le loro auto e boicottiamoli: ovvimante l' appello è valido anche per chi vive all' estero!

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