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lunedì 12 dicembre 2016

MichaelMass: Crisi di Governo: l’ ultraschifo del centrodestra ...

MichaelMass: Crisi di Governo: l’ ultraschifo del centrodestra ...: Gli irresponsabili poltronisti del centrodestra Con il risultato del Referendum che vede uscire vittorioso il No e perdente il suic...

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Crisi di Governo: l’ ultraschifo del centrodestra poltronista!

Gli irresponsabili poltronisti del centrodestra


Con il risultato del Referendum che vede uscire vittorioso il No e perdente il suicida Renzi, quest’ ultimo si è dimesso assumendosi la responsabilità di tale sconfitta. Certo è colpa sua perché disse che si sarebbe dimesso in caso di vittoria del NO ed è stato di parola. Molti hanno votato NO per avere le sue dimissioni e non certo per la riforma costituzionale che molti non conoscevano. Io ho votato NO ma contro la riforma e l’ineleggibilità del Senato. Chi invece non si assume le sue responsabilità è quella parte del centrodestra che ha sostenuto il NO ovvero Fratelli d’ Italia, Lega Nord e Forza Italia. Berlusconi una settimana prima del referendum aveva pure detto che il 5 dicembre ci avrebbe fatto sapere se lasciava o meno la politica invece al 12 non ne sappiamo ancora nulla. Il problema ora è che si dovrebbe andare al voto in tempi brevi per il bene del paese ma abbiamo per effetto del risultato referendario due leggi elettorali: il Porcellum per il Senato e l’ Italicum per la Camera. Il primo già rimaneggiato dalla Corte Costituzionale che il 24 gennaio prossimi dovrebbe fare altrettanto con la seconda. Se si votasse oggi a prescindere dall’ esito delle elezioni non si avrebbe maggioranza al Senato o maggioranze diverse nei due rami del parlamento con la conseguenza di un paese ingovernabile. Gli unici ad assumersi questa responsabilità tra i vincitori sono stati i 5 Stelle che hanno proposto un disegno di legge che estenda l’ Italicum al Senato. Gli altri sono impazienti di andare al voto con qualunque legge per calcolo di partito. Meloni e Salvini infatti avrebbero più voti e poltrone rispetto ad oggi. Cadreghisti! Non posso quindi fare a meno di elogiare il nascente Governo Gentiloni e la sua maggioranza (la stessa di Renzi) per essersi assunta, almeno nelle intenzioni, la responsabilità di traghettare il Paese verso una elezione certa con un futuro Governo Politico eletto dal popolo e con una maggioranza certa.
Mi piace l’ idea dei Pentastellati e ne ho diffusa una simile sui social nelle pagine dei vari leader politici (eccetto Salvini che mi ha bloccato in quanto comunista). Il centrodestra si prepara a osteggiare il Governo e mi chiedo se parteciperà alla formazione di una nuova legge elettorale. Sparano a zero sulla croce rossa. Berlusconi ballerino è passato dal proporre un governo di scopo (in attesa che Strasburgo possa accogliere il suo ricorso e ridargli l’ eleggibilità) a non si sa cosa fra elezioni anticipate e uno strano governo. Salvini e Meloni intanto continuano a non scaricarlo benché vada in direzione diversa dalla loro. Posso solo apprezzare in parte la proposta di Pisapia di riunire le sinistre fuori dal Pd (con Tsipras alle Europee andò bene) ma a differenza dell’ ex. Sindaco di Milano senza alleanza con il PD a meno che non scarichi Alfano e company e torni a una politica stile vecchi PdS.     

 




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domenica 19 giugno 2016

Exit Poll Amministrative 2016 Grandi Città: vincono Raggi a Roma e De Magistris a Napoli. Testa a testa a Milano

Primi exit poll di questi ballottaggi per i sindaci delle grandi città: plebiscito di De Magistris (civiche + sinistra radicale) a Napoli, la Raggi ( 5 Stelle) stravince a Roma. Al PD vanno Bologna e Torino (dove la pentastella Appendino recupera su Fassino) , testa a Milano con Sala (PD) in testa e mentre Dipiazza (cdx) vince a Trieste.
Ecco le grafiche: ckicca sulle immagini per ingrandire!











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martedì 7 giugno 2016

Elezioni amministrative, tutti perdenti tranne De Magistris e Snistra



Tutti perdenti eccetto De Magistris e Sinistra ovvero i partiti a Sinistra del Pd. Risultati contrastanti fra le varie città che non possono indurre nessuno dei partiti storici a dirsi vincitore e tutti a riflettere. Affluenza in lieve calo dal 67 al 62% ma sarebbe andato peggio se non fosse stato per le numerose liste civiche che hanno catalizzato un terzo dei voti. Sfiducia nei partiti ma voglia di partecipare. Le uniche vere affermazioni sono di De Magistris (civiche+IdV e Sinistra) primo a Napoli e le sinistre: Airaudo a Torino, Fassina a Roma e Rizzo a Milano sul 4% senza visibilità e voce mediatica. Anche se questi risultati sono insoddisfacenti si raggiunge l’ obbietti di dimostrare a Renzi che senza sinistra non si vince. Infatti i candidati Pd vanno bene solo a Cagliari dove Zedda vince al primo turno. Il PD  non evita il ballottaggio a Torino e Bologna, Giachetti a Roma batte la Meloni di un soffio e Valente cede il passo a Lettieri.  Se il Pd piange a destra non si ride. Benchè Parisi vada bene a Milano e si parta in testa a Trieste, si crolla a Roma dove la Meloni doppia Marchini ma non batte Giachetti e a Torino dove Napoli e Morano fanno il 4% a testa. I 5 stelle pur ottenendo ottimi risultati con Raggi a Roma e Appendino a Torino, deludono fortemente a Napoli e Milano dove pagano lo scotto del caso Bedori. A livello liste floppano i primi quattro partiti Pd,Lega, Forza Italia e 5 Stelle che messi insieme non vanno oltre il 60%  contro l’ 83% di Europee e il 78% delle Politiche. Drammatico il deludente 13% della Lega Milano (erano al 40%) e il 4% di Fi a Torino e Roma. Ai ballottaggi non si dovrebbero avere apparentamenti e prevedo una vittoria plebiscitaria di De Magistris a Napoli, una netta della Raggi a Roma, vittoria Pd anche a Bologna, incerte Torino (dove gli indecisi del primo turno potrebbero appoggiare la pentastellata Appendino) Milano (dove gli elettori pentastellati potrebbero favorire Parisi) ma con buone chanche per Fassino e Sala. Dato non trascurabile gli elettori dei 5 Stelle tendono più a destra ricambiati da Lega e Fratelli d’ Italia che pendo per i 5 stelle nei ballottaggi contro il PD. 



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