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sabato 13 giugno 2020
domenica 7 ottobre 2018
Lege stabilità 2019: veri rischi e quelli fasulli di UE ed opposizione
IN questi giorni si parla molto della Legge di Stabilità per il 2018, in quanto entro il 15 ottobre dovrà essere comunicata all' Unione Europea ed entro il 20 si dovrò varare il testo definitivo che andrà approvato dalle camere entro il 31 dicembre. Date inderogabili. Essa prevede un defit al 2,4% del pil nel 2019, poi 2,1 nle 2020 e 1,8 nel 2021. Una manovra da 40 miliardi di cui 20 per la crescita: 10 per il reddito di cittadinanza e 10 per supramento Fornero, pace fiscale detta anche rottamazione ter e flat taz. Essa infine preved una crescita media del Pil nel triennio 2019-21 intorno al 1,7% ed è su quest' ultimo dato che vi è preoccupazine. I rischi ci sono ma solo per una crescita più contratta e non per il deficit che si allontana dal pareggio di bilancio. LO scoramanto è accettabile ma solo se si realizza la crescita prospettata. Ecco i rischi ne dettaglio voce per voce:
Reddito di cittadinanza: non verrà dato direttamante ma attraverso una crrta che vieterà alcune spese definite immorali (avrebbe anche senso se non fosse troppo restrittiva) ma sopratutto viene ritirato ciò che acanza e questo comporterebbe consumi minori del prosepattato e minore crescita. Vi è poi la discrimante della prima casa: se sei prorietario invece di 780 euro te ne danno 400 e potresti non averlo se l' Isee familiare e più alto di una determinata soglia. Se fosse troppo bassa molti aventi diritto non sarebbero più tali.
Pace fiscale: la rottamazione è il copia-incolla di quelle precedenti e come loro non tinee conto della morosità incolpevoli. Si realizza per utti ad eccezione delle cartele oltre i 500-mila o un milione. Quindi un aiuto agli avasori ma sopratutto non sblocca risorse private da investire. Chi non può pagare perchè non ce la fà dovrà farlo comunque in rate sempstrali per 5 anni. Le Pmi e le famiglie quindi restano a rischio.
Quota 100 per le pensioni: Il numero dei pensionandi sarà quello prospettato ma sicuramante non avremo un numero di giovani assunti pari o superiore a ad essi ma sarà inferiore e non vi saranno assunzioni se prima non veranno stabilizzati i dipendenti a tempo determinato. IL rapporto stimabile di un neo assunto ogni 2-3 pensionandi sopratutto nelle grandi aziende.
Flat tax: oltre ad essere uno sconto fiscale per i redditi oltre i 28000€ ed in particolare per over 75000 non comprende la famosa promessa no tax area a 12000€ e ciò avrà come effettto un accumulo di danaro sui conti correnti dei benestanti
Nuova Ires: anche questa come la flat tax rischia di essere un flop. Benchè sia meritocratica e moralmente giusta i suoi affetti sonon collegati al reddito di cittadinanza: non vi saranno investimenti se sale la domanda interna, inoltre le grandi mprese probabilmente non solo non investirano ma dirotteranno all' estero i maggiori utili come sempre accaduto.
Il rischio più grande di tutti però è rappresentato dal terrorismo econmico di Moscovici, Dombrovskis, Renzi, Berlusconi e Junker nonchè dall agenzie di rating che danneggerebbero l' Italia a favore degli speculatori che le pagano. Sono infatti aziende private. I soggetti di cui sopra fanno apparire la questione di cui sopra molto peggio e inducono i mercati alla fibrillazione per imporre al Governo di eliminare il reddito di cittadinanza che avrebbe come effetto la riduzione della precarietà cosa non gradita ale multinazionali che da sepmpre pilotano la politica in Ue come in Italia e negli altri paesi ricchi come Usa, ecc. Ciò spiega la perdita delle borse e la risalita del spread! Gli investitori snon terrorizzati da questi signori e non dalla nostr apolitica economica.
Nota finale, da uomom di sinistra mi fà scifo la posione di Liberi e Uguali che si unisce alla cassander allarmistiche di Ue e opposizione italiana. Criticare si ma con distinguoprecisi dal resto dell' opposizione.
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Reddito di cittadinanza: non verrà dato direttamante ma attraverso una crrta che vieterà alcune spese definite immorali (avrebbe anche senso se non fosse troppo restrittiva) ma sopratutto viene ritirato ciò che acanza e questo comporterebbe consumi minori del prosepattato e minore crescita. Vi è poi la discrimante della prima casa: se sei prorietario invece di 780 euro te ne danno 400 e potresti non averlo se l' Isee familiare e più alto di una determinata soglia. Se fosse troppo bassa molti aventi diritto non sarebbero più tali.
Pace fiscale: la rottamazione è il copia-incolla di quelle precedenti e come loro non tinee conto della morosità incolpevoli. Si realizza per utti ad eccezione delle cartele oltre i 500-mila o un milione. Quindi un aiuto agli avasori ma sopratutto non sblocca risorse private da investire. Chi non può pagare perchè non ce la fà dovrà farlo comunque in rate sempstrali per 5 anni. Le Pmi e le famiglie quindi restano a rischio.
Quota 100 per le pensioni: Il numero dei pensionandi sarà quello prospettato ma sicuramante non avremo un numero di giovani assunti pari o superiore a ad essi ma sarà inferiore e non vi saranno assunzioni se prima non veranno stabilizzati i dipendenti a tempo determinato. IL rapporto stimabile di un neo assunto ogni 2-3 pensionandi sopratutto nelle grandi aziende.
Flat tax: oltre ad essere uno sconto fiscale per i redditi oltre i 28000€ ed in particolare per over 75000 non comprende la famosa promessa no tax area a 12000€ e ciò avrà come effettto un accumulo di danaro sui conti correnti dei benestanti
Nuova Ires: anche questa come la flat tax rischia di essere un flop. Benchè sia meritocratica e moralmente giusta i suoi affetti sonon collegati al reddito di cittadinanza: non vi saranno investimenti se sale la domanda interna, inoltre le grandi mprese probabilmente non solo non investirano ma dirotteranno all' estero i maggiori utili come sempre accaduto.
Il rischio più grande di tutti però è rappresentato dal terrorismo econmico di Moscovici, Dombrovskis, Renzi, Berlusconi e Junker nonchè dall agenzie di rating che danneggerebbero l' Italia a favore degli speculatori che le pagano. Sono infatti aziende private. I soggetti di cui sopra fanno apparire la questione di cui sopra molto peggio e inducono i mercati alla fibrillazione per imporre al Governo di eliminare il reddito di cittadinanza che avrebbe come effetto la riduzione della precarietà cosa non gradita ale multinazionali che da sepmpre pilotano la politica in Ue come in Italia e negli altri paesi ricchi come Usa, ecc. Ciò spiega la perdita delle borse e la risalita del spread! Gli investitori snon terrorizzati da questi signori e non dalla nostr apolitica economica.
Nota finale, da uomom di sinistra mi fà scifo la posione di Liberi e Uguali che si unisce alla cassander allarmistiche di Ue e opposizione italiana. Criticare si ma con distinguoprecisi dal resto dell' opposizione.

mercoledì 30 maggio 2018
Sondaggi post Mattarella. Crollo FI che cede 8 punti alla Lega. LeU cede a Potere al Popolo
Con la crisi in atto e un voto probabile tra il 29 luglio o a settebre è bene dare uno sguardo ai sondaggi. Rispetto al 4 marzo cambia poco ma quel poco fà una grande differenza: Tiene ik M5S in flessione del 1,6% ma sopratutto cresce di 10 punti la Lega che ne assorbe ben 7 dal Forza Italia in netto calo. Il totale cdx unito al 40,5% mentre senza Salvini si attesta al 12,5% . Il carroccio da solo quindi potrebbe giocarsela sia contro Di Maio che contro Renzi e non a caso Salvini medita sul futuro della coalizione. La coalizione PD infatti è al 23% ma potrebbe salire al 25,7% se parte come sembrerebba l' alleamza con il Pd. Tuttavia a Sinistra cie è un travaso di voti sa LeU a Potere al Popolo che sale all' 1,9% viciono alla soglia frazie al bel lavoro sul territorio ma anche ad una posizione critica verso Mattarella pur nel rispetto delle sue prerogative. In ogni caso nessuno avrebbe la maggioranza. Gli indecisi sono il 32% ovvero 16 milionin di italiani. Se Salvinin vò da solo fa suoi tutti i seggi del maggioritario ora spartiti con Fi ed alleati. E' il momento migliore per mettere definitivamente ko il Cav e vanificare una sua ricandidatura dopo la sciagurata recente riabilitazione.
LO SPREAD NON CREAD PROBLEMI per ora secondo l' Ad di Unionbanche che precisa che i mutui a tasso variabile sono ancorati all' Euribor me un aumento di spread nel breve periodo non incide su banche ed economia. Di questo parleremo approfonditamente in un prossimo post.
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LO SPREAD NON CREAD PROBLEMI per ora secondo l' Ad di Unionbanche che precisa che i mutui a tasso variabile sono ancorati all' Euribor me un aumento di spread nel breve periodo non incide su banche ed economia. Di questo parleremo approfonditamente in un prossimo post.

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venerdì 29 dicembre 2017
Camere sciolte si vota il 4 marzo. Ecco la probabile scheda elettorale. Nei sondaggi voglia di protesta!
Ieri il presidente Matterella ha sciolto le camere e un consiglio dei ministri lampo, appena 31 minuti dalle 18.43 alle 19.14 ha deciso in serata la data del voto: 4 marzo tra appena 66 giorni. Ci attendono quindi poco più di due mesi di campagna elettorale.
In foto la probabile scheda elettorale per la Camera. Al Senato sarà uguale ma di colore giallo. 17 liste, per ora, alcune veri e propri listoni che raggruppano 22 partiti sotto il nome del candidato al collegio maggioritario. Il Pd si presenta alleato con Più Europa dei Radicali di Bonino, Alternativa Popolare di Alfano, Italia dei Valori e Insieme: listone composto da Psi, Verdi e Area Civica che riunisce Prodiani e Montiani. Il centrodestra di presenta con Forza Italia, Lega, Fratelli d’ Italia, Udeur 2 del rinato Mastella e Noi con l’ Italia di Fitto e altri Alfaniani. Sette le liste solitarie a partire dai 5 Stelle, Liberi Uguali di Grasso formata da Mdp, Articolo 1, Sinistra Italiana e Possibile; poi abbiamo lista civica Potere al Popolo appoggiata da Prc, il Pci ex Pdci, Sinistra Rivoluzionaria formata dai comunisti di Rizzo e il Pcl di Ferrando. Infine troviamo i Casapound e Forza Nuova quest’ ultima aggregata alla Fiamma Tricolore.
Nei sondaggi calano Pd, Lega ed Fdi, tengono 5 stelle e Fi e crescono gli alti in particolare a sinistra del Pd. Tutte sopra l’ 1% gli alleati di Renzi e Berlusconi. Scende di 2 punti l’ astensione che resta quasi al 40%. Il trend sembra quello di un voto di protesta ma serebbe utile incanalarlo su liste fuori dagli schieramenti ed eccezione di Grillo se si vuole veramente sconvolgere gli equilibri. Campagna elettorale di proposte copia incolla con Berlusconi che propone il reddito di dignità ma snobba quello di cittadinanza di Di Maio e Sinistra. Due cose con lo stesso nome. Vorrebbe aumentare le pensioni minime ma mantenere quelle d’ oro e aveva votato le riforme Sacconi e Fornero. Incoerenza di Salvini e Meloni alleati con chi ha votato suddette riforme e parte di ex alfaniani.
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lunedì 13 novembre 2017
Elezioni Sicilia e Politiche: Berlusconi non ha vinto, Renzi non a perso, M5S delira. La Sinistra c'è?
Alle recenti elezioni Siciliane si è dato un valore politico. Ha vinto Nello Musumeci del centrodestra con il 39%, davanti a Cancelleri del M5S con il 35%. A segire Micari (coalizione Pd) con il 18%, Fava (Sinistra) 6%
e Roberto La Rosa con meno dell' 1%. Se confrontiamo con le liste dove il M5S fà il 26% e il Pd 13% contro il 13,4% del 2012 e la coalizione arriva al 25% contro il 30% ottenuto da Crocetta (e sarebbe pari se aggiungiamo i voti di MdP andati a Fava) nel 2012 notiamo che il centrosinistra che lo appoggiò ha tenuto, mentre c'è stato un netto voto disgiunto degli elettori PD a favore di Cancelleri per non far vincere Musumeci che prende gli stessi voti delle liste che questa volta sono tutti unito raccoglia anche insieme ad un paio di civiche che insieme arrivano 5%. Civiche o civetta che dir si voglia che come il voto conginto non sarano possibili alle prossime politiche non essendo previsto dal Rosatellum che prevede coalizione uguale in tutta Italia, non al voto disgiunto e scorporo delle liste sotto l' 1% dal calcolo del totale di coalizione. Impossibile quindi che centrodestra o M5S o ad altri possano arrivare al 40% che difronte ad un secondo competitor con molti consensi, come nel caso siciliano, non concederebbe una maggioranza per governare o al massimo la si otterrebbe per 2/3 seggi per ramo del parlamento. Per governare infatti è necessario al vincitore un distacco sul secondo di olre 5 punti che gli consenta di avere oltre i due terzi dei seggi eletti nei collegi uninominali. Dunque avremo un Italia ingovernabile a meno che gli Italiani che intendono astenersi non decidano di votare per i piccoli partiti fuori dai tre shieramenti principali e conentirgli di superare la soglia di sbarramento e allearsi con il vincitore che dopo il voto deve necessariamente allargarsi per governare. Se i 2 milioni di astenuti siciliani avessero votato per Fava e La Rosa ora i due potrebbero governare insieme l' isola rispettivamente con il 29% e il 26%. A livello nazionale dove cdx è al 34%, Pd e Governo al 31% e M5S la 27% dovrebbe accadere lo stesso conmsiderato che nesi sondaggi gli astenuti sono per ora al 44%. Quant basta a far vincere anche una lista dell' 1% se vi si concentrassero sopra tutti quanti in blocco! Preparatevi quindi ad un voto di protesta verso i piccoli se volete evitare una nuova crisi economica e un celere ritorno al voto. Non imitare i siciliani nell' astenzione. Come si è visto non è cambiato nulla. Continueraà a Governare la mafia. Intanto la Sinistra pare esserci. Il 6% siculo un punto in più della lista al 5% indica la positività di una esperienza da ripetere. Non ha caso Renzi tenta di riallacciare con Bersani e Pisapia ma la rottura sembra ormai consumate e irreversibile.
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e Roberto La Rosa con meno dell' 1%. Se confrontiamo con le liste dove il M5S fà il 26% e il Pd 13% contro il 13,4% del 2012 e la coalizione arriva al 25% contro il 30% ottenuto da Crocetta (e sarebbe pari se aggiungiamo i voti di MdP andati a Fava) nel 2012 notiamo che il centrosinistra che lo appoggiò ha tenuto, mentre c'è stato un netto voto disgiunto degli elettori PD a favore di Cancelleri per non far vincere Musumeci che prende gli stessi voti delle liste che questa volta sono tutti unito raccoglia anche insieme ad un paio di civiche che insieme arrivano 5%. Civiche o civetta che dir si voglia che come il voto conginto non sarano possibili alle prossime politiche non essendo previsto dal Rosatellum che prevede coalizione uguale in tutta Italia, non al voto disgiunto e scorporo delle liste sotto l' 1% dal calcolo del totale di coalizione. Impossibile quindi che centrodestra o M5S o ad altri possano arrivare al 40% che difronte ad un secondo competitor con molti consensi, come nel caso siciliano, non concederebbe una maggioranza per governare o al massimo la si otterrebbe per 2/3 seggi per ramo del parlamento. Per governare infatti è necessario al vincitore un distacco sul secondo di olre 5 punti che gli consenta di avere oltre i due terzi dei seggi eletti nei collegi uninominali. Dunque avremo un Italia ingovernabile a meno che gli Italiani che intendono astenersi non decidano di votare per i piccoli partiti fuori dai tre shieramenti principali e conentirgli di superare la soglia di sbarramento e allearsi con il vincitore che dopo il voto deve necessariamente allargarsi per governare. Se i 2 milioni di astenuti siciliani avessero votato per Fava e La Rosa ora i due potrebbero governare insieme l' isola rispettivamente con il 29% e il 26%. A livello nazionale dove cdx è al 34%, Pd e Governo al 31% e M5S la 27% dovrebbe accadere lo stesso conmsiderato che nesi sondaggi gli astenuti sono per ora al 44%. Quant basta a far vincere anche una lista dell' 1% se vi si concentrassero sopra tutti quanti in blocco! Preparatevi quindi ad un voto di protesta verso i piccoli se volete evitare una nuova crisi economica e un celere ritorno al voto. Non imitare i siciliani nell' astenzione. Come si è visto non è cambiato nulla. Continueraà a Governare la mafia. Intanto la Sinistra pare esserci. Il 6% siculo un punto in più della lista al 5% indica la positività di una esperienza da ripetere. Non ha caso Renzi tenta di riallacciare con Bersani e Pisapia ma la rottura sembra ormai consumate e irreversibile.
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venerdì 20 novembre 2015
Dubbi sugli attentati di Parigi: complicità Europee?
L’ Isis lo ha ribattezzato l’ 11 settembre francese
fin dalla prima ora quando ha rivendicato gli attentati. Oggi a Parigi come
allora in Usa viene il dubbio che gli attentati si potessero fermare ma così
non è stato. Da subito è scattata una serie di arresti e i terroristi anche quelli
morti sono stati immediatamente identificati, segno che erano certamente già
noti alle intelligence di molti paesi europei ed alla Cia che oggi collaborano
fra loro, ma fino a ieri che facevano? Possibile che non li stessero
monitorando e non sapessero degli attentati? Possibile che abbiano consentito
al presidente francese Hollande di recarsi allo Stade de France? Era chiaro che
non fosse in pericolo e il dubbio nasce anche dal comportamento anomalo dei
terroristi: pare fossero in tre allo stadio e il primo una volta scoperto dagli
steward ha tentato la fuga si è fatto saltare. Perché non farsi esplodere
direttamente all’ ingresso dello stadio dove era più facile fare vittime e
magari fare breccia per gli altri due che sarebbero quindi riusciti ad entrare?
Sa tanto di programmato. Di certo tutto ciò ha evidenziato un lato debole delle
nostra città: è facile colpirle quando sono in corso eventi che acculano non
solo persone ma forze dell’ ordine in unico punto della città e non possono
intervenire altrove per eventuali emergenze. Logica quindi la psicosi da stadio
e da concerto. Ma i motivi di dubbio sono anche altri: l’ austerity và subito
nel cassetto insieme ad una certa riluttanza ad attaccare la Siria che fino a ieri invece
c’ era. La stabilità economica non è più una priorità ed è curioso che la
questione parta proprio dalla Francia dove si erano maggiormente opposti alla
austerity e per questo si è rischiato di far vincere le elezioni alla fascista
Marine Le Pen. Insomma dagli attentati la politica ci guadagna, specialmente i
governi anche perché nei media non si dà più spazio allo sbarco di profughi ed
alle quote di stranieri da spartire fra i diversi paese. Cavallo di battaglia
della destra estrema, In Italia ora è Renzi e non più Salvini ad agitare la
bandiera della sicurezza chiedendo che le spese per la difesa stiano fuori dal
patto di stabilità. Potrei essere d’ accordo finchè si parla di cyborg security
(telecamere, droni, ecc.) a patto di garantire la privacy e di spese per le
forze dell’ ordine, croce rossa e protezione civile, non sono d’ accordo invece
invece se si tratta di spese per nuovi armamenti e missioni all’ estero inclusa
la Siria che
devono essere fortemente limitate ed incluse nel patto.
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