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sabato 24 settembre 2022
lunedì 25 aprile 2022
Attacco all' ANPI e 25 Aprile: dal Pd a Destra si vergognino! La Resistenza Italia è diversa da quela Ucraina: ecco il perchà.
Quello sopra è uno dei tanti vergognosi attacchi di oggi 25 aprile contro questa festa che dovrebbe unire tutti nel ricorda ma che vede molti italiani dissociarsi. Da anni la festa viene bollata come divisiva e come comunista e molti partiti dal Pd fino all' estrema destra si non dissociati. Oggi si vuole imporre all' ANPI l' Associazione Nazionale Partigiani Italiani di non ricordare più la Resistenza, di mettersi il bacablio e la si accusa di fare politica. Ma in realtà a fare politica sonn prorio coloro che la osteggiano, che ne chiedonn lo scioglimento e che pretendano che si schieri con l' Ucraina contro la Rusiia. Ma la resistenza Ucraina non è come quella Italiana. Da noi fù una guerra civile interna alla quale si aggiunse l' invasore Nazista Tedesco a fianco ed in difesa del regime fascista di Benito Mussolini. Ciò provocà la reazione degli angloamericani che temevano l' invasione delle prorie colonia anrdafricane come Marocco, Libia e ALgeria. IN ucraina invece è uno scontro tra due paesi di estrema destra La Russia post-Svietica che vorrebbe ricmporre il vlocco e a la sue ecx componente Ucraina che invece vuole a tutti i costi entrare iin Una NATO che dopo la caduta dell' URSS non ha più senso di esistere e invece si è espansa assurdamente ed eccessivamente ad est. Il tutto incentrato sulla questinoe Donbass: una regione Ucraina ricca di giacimenti e fortemente industrializzata ma etnicamente a maggioranza russofona. Zelesky il premier Ucraino nato in una reality show a soppresso le protenste nel sangue un pò come i fascisti italiani soprressero i separatisti dell' Istia in CCroazia 90 anni fà per poi usscitare odio contro l' Italia e gli italiani al punto da essere infoibati dalla polizia Jugoslava. Questioni oggi strumentalizza contro i Comunisti che fanno tanto paura alla destra ed al PD. Gli italiani si disocino da Pd, Azione Calenda, Italia Viva, Italexit, Io Cambio di Toti, Forza Italia, Lega, Fratell' d' Italia e Casapond invece che dal 25 aprile.
Vergognosoa la chiusura della sindaca di Carmagnoa (TO)
Carmagnola, la sindaca di centrodestra nega la piazza all'Anpi: "25 Aprile divisivo..
Ancora peggio quello della Maglie che sfoggia tutto il suo fascismo:
Anti-americana e nostalgica dell'Urss, Maria Giovanna Maglie fa a pezzi l'Anpi. A Roma striscione anti-Nato per il 25 aprile
Anti-americana e nostalgica dell'Urss, Maria Giovanna Maglie fa a pezzi l'Anpi. A Roma striscione anti-Nato per il 25 aprile
Non si capisce per quale motivo l' ANPI dovrebbe essre pro-America e pro Nato. Dimostra poi di non capire nulla dal momento che alla manifestazione da lei citata come si può vedere in foto c'era anche uno struscine anti-Putin e Urss: dove sarebbe quindi la nostalgia?
Ed infine il richiamo di del Presidente Mattarella ad essre pro-Ucraini: discutibile
Questo 25 aprile si tinga dei colori dell'Ucraina
Ed infine il richiamo di del Presidente Mattarella ad essre pro-Ucraini: discutibile
Questo 25 aprile si tinga dei colori dell'Ucraina
L' anpi va difesa ha ragione su tutto e Pagliarulo non è incoerente ma cerca solo la pece invece di di foentare guerra come fanno i vari partiti italani! Vergogna!
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martedì 13 agosto 2019
lunedì 25 marzo 2019
Elezioni in Basiclica, il cdx vince ma non brilla
Vince il centrodestra con Vito Bardi, vicino al 42%. Dietro troviamo il centrosinistra con Carlo Trerotola al 33,2%. Poi Antonio Mattia del Movimento 5 Stelle al 20,4% e Valerio Tramutoli, della lista civica Basilicata Possibile, al 4,4%. Ma il dato più interessante è quello riguardante le singole liste. Con il Movimento 5 Stelle al primo posto con il 20,4%, seguito dalla Lega (19%) e da Forza Italia (9,1%). Si arriva così al centrosinistra, con ben quattro liste civiche “di ispirazione democratica”, come sottolineano dal Pd: tra queste le migliori sono Avanti Basilicata (8,6%) e Comunità democratiche – Pd (7,8%). IL centro destra non brilla come vedrebo rispetto alle Politiche 2018 e vince grazie al candidato.
Alle ultime regionali, quelle del 2013, a prevalere era stato Marcello Pittella, candidato del centrosinistra, con quasi il 60% dei voti. Il Pd fu il primo partito con il 24,8%. Ottimo risultato anche per la lista Pittella presidente al 16%. Tutti dati ben lontani da quelli di oggi, considerando che – peraltro – oggi come allora c’è una lista targata Pittella, ma con risultati ben diversi. Chi di certo può festeggiare è il centrodestra, che passa dal 19,4% del candidato Salvatore Di Maggio del 2013 al 42% di oggi di Bardi. Allora la prima lista della coalizione fu il Popolo della Libertà al 12,2%: oggi fa molto meglio la Lega e anche Forza Italia e Fratelli d’Italia insieme superano quel dato, raggiungendo il 15% circa insieme. C’è poi il Movimento 5 Stelle: nel 2013 con il candidato Piernicola Pedicini arrivò al 13,2%, mentre la lista si fermò al 9%. Rispetto ad allora il balzo in avanti è evidente con il 20,4% dei consensi. Bastano questi dati per notare che la vera differenza rispetto al passato la fanno i Grillini.
Nel confronto con le politiche del 2018 i 5 Stelle alla Camera raccolse il 44,4% dei voti, circa 139mila preferenze. Oggi rimane primo partito, ma dimezzando i consensi al 20,4%. E ancora peggio va in termini assoluti, con i 60mila voti di oggi contro i 140mila del 4 marzo 2018. Chi, invece, fa un deciso balzo in avanti è il centrodestra che passa dal 25,4% delle politiche al 42% di oggi. Notevole la differenza soprattutto per la Lega: nel 2018 si fermò al 6,3% dei voti (circa 20mila preferenze), oggi arriva al 19% e a 54mila preferenze: circa il triplo. Successo ottenuto anche a scapito di Forza Italia che passa dal 12,4% al 9,1% e da 39mila a 26mila voti. Guadagna qualcosa, invece, Fratelli d’Italia: dal 3,7% delle politiche al 5,9% di oggi e da 11.500 a 17mila preferenze. Va ricordato che l’affluenza alle politiche è stata maggiore di quasi 20 punti percentuali e per questo i dati assoluti delle regionali sono tendenzialmente più bassi. A parte ciò da tale perdita di evince ancora una volta un forte astenzionin smo 5 Stelle mentre nel centrosinistra o per meglio dire nel PD si recupera qualcosa.
Più complicato il confronto nel centrosinistra, per la presenza di tante liste vicine al Pd. C’è però un dato certo: rispetto alle politiche la situazione per il centrosinistra è indubbiamente migliorata, passando dal 19,6% del 2018 al 33,2% di oggi. Più complicato, invece, stabilire i voti dei singoli partiti. Alle politiche il Pd si fermò al 16,1% con circa 50mila voti. Oggi le liste riconducibili ai dem, secondo quanto fanno sapere dal partito, sarebbero intorno al 23%. Le due con più voti sono Avanti Basilicata (8,6% e 25mila preferenze) e Comunità democratiche – Pd (7,8% e 22mila preferenze). Altro dato da sottolineare è che alle politiche Liberi e Uguali era fuori dalla coalizione e raccolse il 6,4% dei voti, circa 20mila. Ora parte di quei consensi è andata a sommarsi alle preferenze raccolte da Trerotola, contribuendo a un risultato migliore del centrosinistra rispetto alle politiche.

mercoledì 30 maggio 2018
Sondaggi post Mattarella. Crollo FI che cede 8 punti alla Lega. LeU cede a Potere al Popolo
Con la crisi in atto e un voto probabile tra il 29 luglio o a settebre è bene dare uno sguardo ai sondaggi. Rispetto al 4 marzo cambia poco ma quel poco fà una grande differenza: Tiene ik M5S in flessione del 1,6% ma sopratutto cresce di 10 punti la Lega che ne assorbe ben 7 dal Forza Italia in netto calo. Il totale cdx unito al 40,5% mentre senza Salvini si attesta al 12,5% . Il carroccio da solo quindi potrebbe giocarsela sia contro Di Maio che contro Renzi e non a caso Salvini medita sul futuro della coalizione. La coalizione PD infatti è al 23% ma potrebbe salire al 25,7% se parte come sembrerebba l' alleamza con il Pd. Tuttavia a Sinistra cie è un travaso di voti sa LeU a Potere al Popolo che sale all' 1,9% viciono alla soglia frazie al bel lavoro sul territorio ma anche ad una posizione critica verso Mattarella pur nel rispetto delle sue prerogative. In ogni caso nessuno avrebbe la maggioranza. Gli indecisi sono il 32% ovvero 16 milionin di italiani. Se Salvinin vò da solo fa suoi tutti i seggi del maggioritario ora spartiti con Fi ed alleati. E' il momento migliore per mettere definitivamente ko il Cav e vanificare una sua ricandidatura dopo la sciagurata recente riabilitazione.
LO SPREAD NON CREAD PROBLEMI per ora secondo l' Ad di Unionbanche che precisa che i mutui a tasso variabile sono ancorati all' Euribor me un aumento di spread nel breve periodo non incide su banche ed economia. Di questo parleremo approfonditamente in un prossimo post.
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LO SPREAD NON CREAD PROBLEMI per ora secondo l' Ad di Unionbanche che precisa che i mutui a tasso variabile sono ancorati all' Euribor me un aumento di spread nel breve periodo non incide su banche ed economia. Di questo parleremo approfonditamente in un prossimo post.

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domenica 27 maggio 2018
Fratelli d' Italia socio occulto del Governo Lega-Cinquestelle! Mattarella socio occulto Renzusconi!
Ora è tutto molto chiaro. Giorgia Meloni detta la maschera criticando Mattarella per il suo ostracismo nei confronti del futuro premier Giuseppe Conte ed in particolare nei confronti del designato Ministro per il Tesoro e Finaza Savona. Leggermente anti-tedesco. E non a caso la Germania attacca il nostro paese e condiziona lo spread salito grazie a Bundesbank che come nel 2012 compra solo titoli tedeschi. Una forma insider trading alla europea e per giunta legale. E' inusuale che chi decide di non votare la fiducia al Governo poi lo difenda dal Colle. Duinque FdI è socio occulto ma ufficialmente essendo un partitello del 3% come LeU deve far dinta di essere alleato di Forza Italia. Il presidente Mattarella si erge e sia volta a sponsor di Pd e Fi ovvero Renzi e Berlusconi. Il primo rappresentato dalla marionetta Martina e il secondo appena riabilitato. Entrambi ormai in campagna elettorale permanten. Il capo dello stato è comprensibile dal momento che i grillinin non piaccioani alla UE ma non può e non deve diventare succursale dell' opposizione ma solo garante! Si deve ricordare tra l' altro che Fi non lo aveva votato e fù eletto prorpio con io voti dei Pentastellati unitamente al centrosinistra. Quindi si ricordi anche di LeU.
sabato 21 aprile 2018
Italia senza Governo per colpa di Berlusconi e un èò Salvini
L' Italia attende un nuovo governo e non è detto che ci sarà. A bloccare tutto e Silvio Berlusconi con i suoi calcoli personali e di partito. Non vuole un alleanza con i 5Stelle e in automatico la riserca per questioni di numeri si chiama Partito Democratico. Dice non voler nemmeno loro ma per quanto detto prima sappiamo che è falso. A guardare i numeri si capisce anche perchè Berlusconi preferisce i Dem ai Grillini. I secondi con la Lega avrebbero la maggioranza assoluta e ciò renderebbe Forza Italia ininfluente mentre lo stesso non sarebbe con il Pd che ha la metà dei seggi dei pentastellati. Ora Mattarella deve decidere e ci si augura che tenga conto del fatto che gli italiani bocciando Renzi e Berlusconi e Alfano che hanno ottenuto risultati peggiori rispetto alle Politiche del 2013 e alle Europee del 2014 ovvero il Nazareno. Hanno vinto solo Lega e 5Stelle che hanno raggiunto i top storici e lo sa bene Martina marionetta di Renzi e il suo partito che si colloca all' opposizione per lanciarsi un una campagna elettorale permantente in vista delle Europee del prossimo anno.
Ma oerchè Salvini non rottama Silvio? Di cosa ha paura? Che tiri fuori un dossier come quello che ha distrutto Gianfranco Fini? Probaile! Di ceerto senza lui Fi non può governalre e non è detto che una spallata all' uomo di Arcore non arrivi lo stesso.

venerdì 29 dicembre 2017
Camere sciolte si vota il 4 marzo. Ecco la probabile scheda elettorale. Nei sondaggi voglia di protesta!
Ieri il presidente Matterella ha sciolto le camere e un consiglio dei ministri lampo, appena 31 minuti dalle 18.43 alle 19.14 ha deciso in serata la data del voto: 4 marzo tra appena 66 giorni. Ci attendono quindi poco più di due mesi di campagna elettorale.
In foto la probabile scheda elettorale per la Camera. Al Senato sarà uguale ma di colore giallo. 17 liste, per ora, alcune veri e propri listoni che raggruppano 22 partiti sotto il nome del candidato al collegio maggioritario. Il Pd si presenta alleato con Più Europa dei Radicali di Bonino, Alternativa Popolare di Alfano, Italia dei Valori e Insieme: listone composto da Psi, Verdi e Area Civica che riunisce Prodiani e Montiani. Il centrodestra di presenta con Forza Italia, Lega, Fratelli d’ Italia, Udeur 2 del rinato Mastella e Noi con l’ Italia di Fitto e altri Alfaniani. Sette le liste solitarie a partire dai 5 Stelle, Liberi Uguali di Grasso formata da Mdp, Articolo 1, Sinistra Italiana e Possibile; poi abbiamo lista civica Potere al Popolo appoggiata da Prc, il Pci ex Pdci, Sinistra Rivoluzionaria formata dai comunisti di Rizzo e il Pcl di Ferrando. Infine troviamo i Casapound e Forza Nuova quest’ ultima aggregata alla Fiamma Tricolore.
Nei sondaggi calano Pd, Lega ed Fdi, tengono 5 stelle e Fi e crescono gli alti in particolare a sinistra del Pd. Tutte sopra l’ 1% gli alleati di Renzi e Berlusconi. Scende di 2 punti l’ astensione che resta quasi al 40%. Il trend sembra quello di un voto di protesta ma serebbe utile incanalarlo su liste fuori dagli schieramenti ed eccezione di Grillo se si vuole veramente sconvolgere gli equilibri. Campagna elettorale di proposte copia incolla con Berlusconi che propone il reddito di dignità ma snobba quello di cittadinanza di Di Maio e Sinistra. Due cose con lo stesso nome. Vorrebbe aumentare le pensioni minime ma mantenere quelle d’ oro e aveva votato le riforme Sacconi e Fornero. Incoerenza di Salvini e Meloni alleati con chi ha votato suddette riforme e parte di ex alfaniani.
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lunedì 13 novembre 2017
Elezioni Sicilia e Politiche: Berlusconi non ha vinto, Renzi non a perso, M5S delira. La Sinistra c'è?
Alle recenti elezioni Siciliane si è dato un valore politico. Ha vinto Nello Musumeci del centrodestra con il 39%, davanti a Cancelleri del M5S con il 35%. A segire Micari (coalizione Pd) con il 18%, Fava (Sinistra) 6%
e Roberto La Rosa con meno dell' 1%. Se confrontiamo con le liste dove il M5S fà il 26% e il Pd 13% contro il 13,4% del 2012 e la coalizione arriva al 25% contro il 30% ottenuto da Crocetta (e sarebbe pari se aggiungiamo i voti di MdP andati a Fava) nel 2012 notiamo che il centrosinistra che lo appoggiò ha tenuto, mentre c'è stato un netto voto disgiunto degli elettori PD a favore di Cancelleri per non far vincere Musumeci che prende gli stessi voti delle liste che questa volta sono tutti unito raccoglia anche insieme ad un paio di civiche che insieme arrivano 5%. Civiche o civetta che dir si voglia che come il voto conginto non sarano possibili alle prossime politiche non essendo previsto dal Rosatellum che prevede coalizione uguale in tutta Italia, non al voto disgiunto e scorporo delle liste sotto l' 1% dal calcolo del totale di coalizione. Impossibile quindi che centrodestra o M5S o ad altri possano arrivare al 40% che difronte ad un secondo competitor con molti consensi, come nel caso siciliano, non concederebbe una maggioranza per governare o al massimo la si otterrebbe per 2/3 seggi per ramo del parlamento. Per governare infatti è necessario al vincitore un distacco sul secondo di olre 5 punti che gli consenta di avere oltre i due terzi dei seggi eletti nei collegi uninominali. Dunque avremo un Italia ingovernabile a meno che gli Italiani che intendono astenersi non decidano di votare per i piccoli partiti fuori dai tre shieramenti principali e conentirgli di superare la soglia di sbarramento e allearsi con il vincitore che dopo il voto deve necessariamente allargarsi per governare. Se i 2 milioni di astenuti siciliani avessero votato per Fava e La Rosa ora i due potrebbero governare insieme l' isola rispettivamente con il 29% e il 26%. A livello nazionale dove cdx è al 34%, Pd e Governo al 31% e M5S la 27% dovrebbe accadere lo stesso conmsiderato che nesi sondaggi gli astenuti sono per ora al 44%. Quant basta a far vincere anche una lista dell' 1% se vi si concentrassero sopra tutti quanti in blocco! Preparatevi quindi ad un voto di protesta verso i piccoli se volete evitare una nuova crisi economica e un celere ritorno al voto. Non imitare i siciliani nell' astenzione. Come si è visto non è cambiato nulla. Continueraà a Governare la mafia. Intanto la Sinistra pare esserci. Il 6% siculo un punto in più della lista al 5% indica la positività di una esperienza da ripetere. Non ha caso Renzi tenta di riallacciare con Bersani e Pisapia ma la rottura sembra ormai consumate e irreversibile.
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e Roberto La Rosa con meno dell' 1%. Se confrontiamo con le liste dove il M5S fà il 26% e il Pd 13% contro il 13,4% del 2012 e la coalizione arriva al 25% contro il 30% ottenuto da Crocetta (e sarebbe pari se aggiungiamo i voti di MdP andati a Fava) nel 2012 notiamo che il centrosinistra che lo appoggiò ha tenuto, mentre c'è stato un netto voto disgiunto degli elettori PD a favore di Cancelleri per non far vincere Musumeci che prende gli stessi voti delle liste che questa volta sono tutti unito raccoglia anche insieme ad un paio di civiche che insieme arrivano 5%. Civiche o civetta che dir si voglia che come il voto conginto non sarano possibili alle prossime politiche non essendo previsto dal Rosatellum che prevede coalizione uguale in tutta Italia, non al voto disgiunto e scorporo delle liste sotto l' 1% dal calcolo del totale di coalizione. Impossibile quindi che centrodestra o M5S o ad altri possano arrivare al 40% che difronte ad un secondo competitor con molti consensi, come nel caso siciliano, non concederebbe una maggioranza per governare o al massimo la si otterrebbe per 2/3 seggi per ramo del parlamento. Per governare infatti è necessario al vincitore un distacco sul secondo di olre 5 punti che gli consenta di avere oltre i due terzi dei seggi eletti nei collegi uninominali. Dunque avremo un Italia ingovernabile a meno che gli Italiani che intendono astenersi non decidano di votare per i piccoli partiti fuori dai tre shieramenti principali e conentirgli di superare la soglia di sbarramento e allearsi con il vincitore che dopo il voto deve necessariamente allargarsi per governare. Se i 2 milioni di astenuti siciliani avessero votato per Fava e La Rosa ora i due potrebbero governare insieme l' isola rispettivamente con il 29% e il 26%. A livello nazionale dove cdx è al 34%, Pd e Governo al 31% e M5S la 27% dovrebbe accadere lo stesso conmsiderato che nesi sondaggi gli astenuti sono per ora al 44%. Quant basta a far vincere anche una lista dell' 1% se vi si concentrassero sopra tutti quanti in blocco! Preparatevi quindi ad un voto di protesta verso i piccoli se volete evitare una nuova crisi economica e un celere ritorno al voto. Non imitare i siciliani nell' astenzione. Come si è visto non è cambiato nulla. Continueraà a Governare la mafia. Intanto la Sinistra pare esserci. Il 6% siculo un punto in più della lista al 5% indica la positività di una esperienza da ripetere. Non ha caso Renzi tenta di riallacciare con Bersani e Pisapia ma la rottura sembra ormai consumate e irreversibile.
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