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mercoledì 5 agosto 2020

Giornalisti, magistratura e forze dell' ordine stessa cloaca

Ueri sera su televido ho letto questo articolo. Nulla da dire contro la testata ma mi sonon chiesto: due parole sul povero Pietro Vanacore, il portiere dello stabile vessato per anni dalla gongna mediatica al punto da suicidarsi le vogliamo dire? E' che senso ha interivstare il legale di Raniero Busco che assolto in via defnitiva seii anni fà avrebbe diritto all' oblio? Siamo alla solita vendita di vite umman per il dino anaro legato agli spazi pubblicitari di tv e gionrli nonchè siti wrb. Ho quuindi ripensato alle tante  storure mediatiche, anche gravi come l' accanimento contro Sabrina Misseri nel caso scazzi o peggio quello contro Ester Arzuzzi e Letizia Bossetti ma dre e sorella di Giuseppe Massimo Bossetti condannato per l' omicido di Yara Gambirasio. La sorella di Bossetti fù aggredita ben due volte per effetto di questa campgna d' odio. Ho pensato a Ciccio e Tore per il quale fù accusato il padre Filippo Pappalardi storia poi finta nel dimentcatoi dopo la sua scarcerazione cnseguente al ritrovamanto casuale dei corpi. Il caso è riaperto ma non se parla poco o niente.
Altro caso che mi ha colpito fu quello di Vincenzo Iacolare che nel 2014 seviziò un ragazzo con un compressore ma dopo il suo arresto a causa della campgna d' odio venne aggredita la moglie in attesa di fargli visita davanti al carcere.  Altrettando spettacolare fù l' aggressione del padre di Noemi Durini all' abitazione di Lucio Marzo (che ne aveva ucciso la figlia) ripresa e appalaudita da Quarto grado alla presenza dei Carabinieri Il suicido di Tiziana Cantone per effetto del cyber bullismo di cui fù vittima. Un atteggimanto figlio del bullismo tipico della pagine sociale di certe trastmissionin tv. E per finire una sieridi casi abbandonati quanto hanno preso una piega non gradita ai media diopo tanteo clamore. Il rimo è quello di Porvvidenza Grassi morta in un incdente sull' autostrada Messina-Catania, per giorni solo una scomprsa con gogna mediatica per ex marito e fidanzato poi solo un incidente e chiusura sipario. Al recente casi di Ugo Russo il ragazzo ucciso da un Carabinieri durante una rapina, caso abbandonato quando le cose si son messe male per il carabinieri! E per finire  quello di Valentina Pitzialis prima osannata come simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e poi dimenticata quando sospettata del delitto del suo ex Maniuel Piredda Un caso che ha fatto esplodere una diatriba  tra innocentisti capeggiati da Roberta Bruzzone e Selvaggia Lucarelli e colpevolisti in difesa della madre del funto Manuel Piredda accusata dai primim di essere una stalker e di voler indurre al suicido Valenitna. Querele e poi la povera donna rinviata a giudizio. Uno schifo.
MI chiedo quando finirà tutto questo? Qualcuno riuscirà a fermare questa porcheria? Ci vorrà tempo per una risposta ma mi auguro sia positiva.
Francamente non ne posso più di viere in un paese dove da un lato si ci si batte contro femminicidi e cyberbullismo e dall' alltra gli stessi personaggi de salottitelevisivi e i giornalisti si danno alla diffamazione più totale come avvenene per Pasquale Davi il cuoco di Cannes del caso di Roberta Ragura reo di essersi imbatuto in una sosisa ma non era uno dei carabineiri di Anagni (Roma). Sono stufo di viere in un paese dove denuncia è reso impossibile dall0 ostracismo di Polizia, Carabibeiri e magistrati. Dennunciare la diffamazione a mezzo stampa è possibile solo se sei famoso!















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venerdì 6 novembre 2015

L’ Arroganza di Procura e Ris nel caso Bossetti-Gambirasio

Lungi da me l’ idea di schierarmi da una parte o dall’ altra ma come cittadino che paga le tasse e di conseguenza stipendia magistrati e forze dell’ ordine, non posso non essere critico con loro per come stanno gestendo alcune questioni di questo caso. Come noto vi è una polemica attorno al Dna di ignoto 1 che sarebbe poi Massimo Giuseppe Bossetti accusato di aver ucciso Yara Gambirasio. I Ris avevano una tracca abbondante che avrebbe consentito la ripetibilità delle analisi invece l’ hanno consumata tutta in tecniche sperimentale (che per definizione non hanno valore forense) nel tentativo di identificare Ignoto 1 ma era loro doverne conservarne una quantità sufficiente a consentire le controanalisi dei consulenti tecnici della difesa. Non è possibile ed ora a norma dell’ art. 360 c.p.p. il rischio è che quel dna venga cestinato per sempre facendo cadere per intero il castello accusatori. Ma approfondendo la polemica si nota una certa arroganza dei Ris. Esistono due tipi di dna: nucleare e mitocondriale, il primo estratto dal nucleo della cellula e il secondo di dimensioni minori estratto dai mitocondri che sono il motore della cellula. Se in una traccia biologica vengono rinvenuti entrambi, devono corrispondere al medesimo soggetto ma nel caso della traccia 31-G20 sugli slip di Yara Gambirasio quello mitocondriale non corrisponde a Bossetti. Una anomalia dicono i Ris ma non sanno spiegare di quale anomalia si tratti e come si è potuta verificare quindi per la difesa c’è un ragionevole dubbio rappresentato anche dal fatto che vi è del dna maschile in altre 10 tracce rivenute sugli slip, insufficienti per una identificazione che per ipotesi potrebbe contenere dna nucleare del soggetto proprietario di quello mitocondriale. Logica la difesa ma arroganti i Ris che la mettono sul piano personale e si sentono offesi nella loro integrità quando invece dovrebbe fare un bagno di umiltà visti gli errori che riguardano anche altre cose come le immagini delle telecamere spacciate per prova certa salvo scoprire che solo una ha effettivamente ripreso due passaggi del furgone di Bossetti cosi come le tracce di materiale edile sul corpo di Yara più alta che su altri ragazzini ma molto più bassa che sugli abiti di Bossetti e la ragazzina è figlia di un uomo anch’egli dipendente del cantiere di Mapello. Chi le ha trasferito effettivamente quelle tracce? Discorso simile per fibre rinvenute sul cadavere compatibili con la selleria del furgone di Bossetti: peccato che sia una Iveco Ducato prodotto in serie non una Rolls Roice o una Bugatti estremamente personalizzato a richiesta del cliente. Quindi ribadisco più umiltà e meno fervore da parte di Pm e Ris e questi ultimi ricordino di essere dipendenti pubblici e quindi super parte e non appendici dei Pm. Fermo restando che i primi come i secondi hanno il dovere di ricercare anche elementi a favore dell’ imputato come previsto dall’ art. 358 c.p.p.
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venerdì 13 febbraio 2015

Yara Gambirasio, i media non gradiscono l’ avvocato di Bossetti? Lui intanto trova un altro possibile assassino.



I media, almeno quelli televisivi sembrano non gradire la persona del legale difensore di Massimo Giuseppe in carcere con l’ accusa di aver ucciso Yara Gambirasio. Venerdì scorso la trasmissione Quarto Grado a tentato di screditarlo criticandolo per aver posto l’ attenzione su un detenuto compagno di cella del Bossetti interrogato in carcere dai Pm il 29 gennaio scorso. La trasmissione non ha gradito il fatto che l’ avvocato non abbia voluto precisare il motivo di tale attenzione. Non è piaciuta nemmeno la questione del dna mitocondriale di un secondo uomo sugli slip della ragazza che per la difesa scagionerebbe il proprio assistito. Anche Chi l’ ha Visto non è rimasta a guardare e mercoledì 4 febbraio aveva sostenuto che il detenuto avrebbe riferito ai Pm confidenze ricevute dal Bossetti sul delitto che lo inchioderebbero. Più probabile invece che gli abbia anticipato le sue mosse difensive e che i Pm abbiano tentato di carpire le prossime mosse in vista di un processo molto indiziario. Il legale di Bossetti è però andato su tutte le furie per questa falsità della Sciarelli che ieri nel mandare in onda una telefonate tra questi e un autrice si è mostrata seccata per la giusta reazione e non si è fatta sfuggire l’ occasione per criticarlo duramente. Cosa non nuova per la conduttrice che del 2006 diede del massone al difensore di Danillo Restivo assassino di Elisa Claps e qualche mese fa criticò aspramente la linea difensiva di Andrea Pizzocolo che uccise una giovane prostituta nel varesotto. Ma la difesa di Bossetti sembra aver trovato un asso nella manica ovvero un possibile assassno. Una donna infatti li ha contattati e avrebbe raccontato loro che quattro anni e mezzo fa aveva affittato ad un giovane romeno una casa di sua proprietà e questi gli confidò che in quel periodo frequentava in provincia di Bergamo una ragazzina di nome Yara. La donna subito dopo la scomparsa della ginnasta dI Brembate Sopra lo raccontò ai Carabinieri del suo comune ma non venne mai sentita dagli inquirenti, per questo si è rivolta ai difensori di Bossetti dopo il suo arresto temendo che potesse andarci di mezzo un innocente. Il nome della donna per ora è segreto come è in diritto della difesa ma da alcuni controlli sarebbero emersi riscontri ovvero che l’ uomo, ora sembra essere rimpatriato nel paese di origine, esiste davvero e ha 35 anni. Che gli inquirenti lo abbiano rintracciato in carcere? Fonte della notizia sulla superteste della difesa è la rivista Di Più versione cartacea del 2 febbraio 2015 OkNotizieVotalo su OK Notizie

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