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    venerdì 22 maggio 2015

    La buona scuola che tanto buona non è.


    Dopo tante polemiche sulla riforme della scuola del governo  Renzi, finalmente ne conosco i contenuti e comprendo le critiche di studenti e insegnanti. Vediamo di cosa si tratta:

    1.       Tre miliardi in più di fondi alla scuola oltre quelli attuali. Non è chiaro se sono sufficienti, forse no considerato che molte sono da ristrutturare
    2.      Potenziamento dell’ offerta formativa con più ore per musica, informatica, ed. fisica, ed. artistica, diritto, economia,  latino, ecc. ma nell’ elenco non compare la tecnologia in generale mente c’è più inglese per tutti e più italiano per gli stranieri. Una Salvinata come sé grammatica a scuola non fosse mai esistita
    3.      Superpreside che promuove l’ offerta formativa generata a livello collegiale e gestisce da solo le risorse finanziarie e tecnologiche. I presidi sceglieranno gli insegnanti da assumere per sostituire i pensionandi mediante cv (e magari raccomndanzione). Baronati come l’ università?
    4.      Scuola e lavoro ovvero tirocini. 400 ore per gli Istuti tecnici e 200 nei licei nel triennio di specializzazione. Solo 200 milioni di euro l’ anno i fondi tagliati e nessun obbligo per le aziende che partecipano al progetto
    5.      Bonus di 500 euro annui mediante carta elettronica per la formazione dei docenti. Sarebbe meglio una cifra maggiore
    6.      Saranno assunti i precari ma non coloro che sono in attesa da anni dopo aver vinto un concorso
    7.      Niente 2x1000 alla scuola ma sono donazioni libere e chi le farà potrà detrarle per il 65% dall’ Irpef. Si faceva prima a destinare subito l’ Irpef invece di rischiare così di svendere le scuole pubbliche ai ricchi o di trasformare le donazioni in tangenti al super-preside
    8.      100 milioni per l’ introduzione dei benefit ovvero premi agli insegnanti più bravi. Una elemosina e non sono nemmeno sicuro che la concorrenza fra insegnanti faccia bene alla scuola. Si mina la coesione fra docenti e la collegialità dell’ offerta didattico-formativa per non parlare di possibili regalo dei superpresidi a eventuali raccomandati. Il sistema dovrebbe essere più trasparente e legato a impegno e risultati particolari

    Tanti, troppi difetti per non sperare almeno in una correzione al Senato del testo già approvato alla camera. 

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