Editoriale: Botte da Orbi e dialogo tra sordi
La festa nazionale del Pd a Torino rischia di passare alla storia come la kermesse della contestazione. ma i fischi di sabato dei grillini contro il Presidente del Senato, Renato Schifani, impallidiscono di fronte a quanto si è visto ieri nella sala Bobbio in Piazza Castello: fumogeni, sedie che volavano, spinte, botte, cariche. E il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, sfiorato da un bengala, costretto a lasciare in fretta e furia il dibattito al quale era stato invitato. E tutto per colpa dei soliti noti, quei "bravi ragazzi" del centro sociale "Askatasuna", una delle realtà antagoniste più dure e coriacee di Torino.
Veri professionisti della violenza, che al dialogo preferiscono le botte e i fumogeni. Tanto da promuovere anche l' Antifa-boxe, lezioni di boxe anti-fascista in strada. "Bravi ragazzi" sempre in prima linea quando si tratta di protestare e devastare. Proprio come hanno fatto il 19 maggio dello scorso anno durante gli scontri del G8 dell' Università. Eppure le innumerevoli richieste di sgomberare l' Askatasuna avanzate dal centrodestra in consiglio comunale sono sempre state rispedite al mittente. Forse il blitz alla festa del PD farà cambiare il vento, ma non c'è da giurarci.
Già perchè pochi minuti dopo il lancio dei fumogeni Enrico Letta stava già attaccando le forze dell' ordine, colpevoli - a suo dire - di non aver garantito la sicurezza al festa. Immediata la replica del questore: "Gli organizzatori hanno sempre voluto consentire l' accesso libero a tutti nelle aree dei dibattiti. E gli avevamo deto chi fossero quei giovani". Ma l'aspetto più tragico (e forse patetico) è il Pd sia riuscito a dividersi anche di fronte a fatti del genere. Il senatore Banedetto Ardagna e l' Onorevole Enrico Farinone, infatti, hanno messo sotto accusa gli organizzatori della festa del loro partito, colpevoli di aver permesso la contestazione. Forse ha ragione Nichi Vendola , che dice che "dobbiamo recuperare la civiltà del dialogo". Magari anche all' interno del PD.
di deferrari@cronacaqui.it
Articolo di Cronaca: Fumogeni sul palco Bonanni contestato Scontri alla Festa PD
Il segretario non ha neanche iniziato a parlare. Dopo il coro "venduto, venduto" volano le sedie.
Seconda contestazione violenta alla Festa del Pd in corso in piazza Castello. Dopo i fischi di sabato scorso al presidente del Senato, Renato Schifani, ieri un gruppo di circa 50 tra squatter e anarchici, auto definiti coordinamento di precari della scuola e dell'Università, metalmeccanici e studenti, ha impedito l' intervento del segretario generale della CISL, Raffaele Bonanni, che è stato anche sfiorato da un fumogeno lanciato verso il palco.
Sono volati spintoni e qualche sedia. Il dibattito dal titolo "Lavoro e Sviluppo: ecco le sfide", non ha potuto svolgersi.
Il motivo della contestazione è la disdetta del contratto dei metalmeccanici decisa ieri da Federmeccanica.
Il pomeriggio scorreva tranquillo sotto la struttura aperta della sala Bobbio, in piazza Castello. Bonanni insieme a Enrico Letta, vicesegretario del Pd, erano appena saliti sul palco davanti ad una platea di alcune centinaia di persone. Hostess negli stand, servizio d' ordine tranquillo, nessun segnale della contestazione che è partita all' improvviso, quando il moderatore da poco iniziato ad introdurre il tema dell' incontro. Al grido di "vergogna , vergogna" sono cominciati i fischi, mentre i manifestanti, in maggioranza ragazzi poco più che ventenni con qualche "coordinatore" con il doppio della loro età , hanno iniziato a lanciare volantini. Sopra, la faccia sorridente del leader Cisl stampata su una banconota da 50 euro e la sritta "Cisl, il tuo sindacato giallo, con noi mai un padrone scontento". C' era anche uno striscione che recitava: "Marchionne comanda, Bonanni obbedisce".
Letta è intervenuto: "Siete antidemocratici. La vostra idea di democrazia è l' opposto di cui c'è bisogno nel nostro Paese". Inutile, la contestazione è proseguita la lungo al grido di "venduto, venduto" e non sembrava che la situazione stesse per degenerare.
Poi i manifestanti hanno premuto sull' accelleratore, avvicinandosi al palco. Sono intervenuti alcuni buttafuori della sicurezza interna, ai quali si uniti alcuni militanti presenti in sala. Ancora spintoni, ma la violenza è scattata dopo che uno dei "difensori" di Bonnanni ha preso una sedia è l' ha scagliata contro i menifestanti. Da lì in avanti la situazione è degenerata e due agenti sono rimasti feriti. Un fumogeno ha colpito il leader della Cisl ed è finito sul moquette bruciandola. I relatori si sono ritirati. Sono partite le botte. Persone che cadevano, grida, fumo nell'aria. La colpevole del lancio, una studentessa ventenne, è stata fermata dalla Polizia , intervenuta nel frattempo. la contestazione è proseguita ancora per mezz'ora, poi la Festa è proseguita.
Ditemi che non sono due articoli contrastanti fra di loro e che non faccio bene ad essere in disappunto con l' editoriale! Ma un merito Cronacaquì la ha: ha fatto una cornaca suoer-partes riferendo cose censurate dagli altri media nazionali.
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