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    mercoledì 14 maggio 2008

    Fini presidente Camera: pessima partenza!

    Oggi alla camera durante le dichiarazioni di voto per la fiducia al "nuovo" governo Berlusconi IV si è verificato uno spiacevole incidente,se tale si può consierare, fra DI Pietro e Fini.
    Leggetevi questo trafiletto tratto da televideo Rai per capirne di più:


    DI PIETRO INTERROTTO, CASINI LO
    DIFENDE

    Momenti di tensione alla Camera durante l'intervento di Di
    Pietro sulla fiducia Il leader IdV, più volte interrotto dai deputati del PdL,
    si rivolge al presidente della Camera,Fini,che riprendendo i parlamentari gli
    dice: "Lei sa bene che è abbastanza naturale che ci siano delle interruzioni",
    poi "dipende anche da ciò che si dice". E Di Pietro: "Ha ragione, dipende
    proprio da ciò che si dice. Non bisogna distrurbare il manovratore". Casini
    (Udc) difende Di Pietro con una stoccata a Fini: "In Parlamento non si può
    decidere di far parlare le persone solo in base a quello che dicono". E alla
    fine l'ex pm commenta: "Mi auguro sia stata una scivolata".



    Purtroppo non è la sola scivolata di Fini: alcuni giorni quando alcuni manifestanti a Torino bruciarono delle bandiere americane ed israleliani, giudicò tale atto e cito testuali parole "sono entrambi gravi ma è un pò più grave di quello di Verona".
    Il riferimento era all'omicidio per futili motivi del giovane 29enne da parte di un gruppo di 5-6 ancor più giovani fascisti.
    Su entrmbi i casi uno sfondo politico e da lì la domanda a fini su cosa fosse per lui più gra e cosa pensava di quanto accaduto.
    Personalmente condannando entrambi i gesto trovo assurdo che bruciare una bandiera sià ritenuto più grave di un barbaro omicio, tantopiù da chi ha appena vinto le elezioni facendo leva sul problema sicurezza.
    Con quello di oggi gli scivoloni o meglio io li definirei atti di arroganza, sono due: non contento di aver quai sminuito un omicidio per comesso da fascisti quindi suoi elettori, ora giustica la maleducazione dei suoi colleghi di partito una frase che sà tanto di "te la sei cercata".
    Una persona può anche dire cose che non si condividono ma non per questo si può giustificare una censura nei suoi confronti in quento violazione del sacro articolo 21 della nostra Costituzione.
    Qualcuno ricordi a Cicchitto che accusa Di Pietro di minare il dialogo che in realtà la benzina sul fuoco la getta chi si comporta come Fini e il PDL stamane!

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