E' scoccata l' ora x e Fini ha fatto il suo tanto atteso discorso da l quel dipenderebbe la sorte del Governo Berlusconi.
"Mirabello è per un giorno la capitale della politica italiana". Esordisce così il presidente della Camera, Fini, nel suo atteso discorso da cui dipendono le sorti della maggioranza di governo. "Qui affondano le mie radici". "Credo che mai, mai vi sia stata nel mio cuore un'emozione forte come quella che avverto in questo istante". E poi entra nel merito del confronto con il PdL:"La mia espulsione dal Pdl è stata un atto illiberale e autoritario" degno "del peggior stalinismo. Non c'è stata alcuna fuoriuscita, nessuna scissione".
"Governare non può mai, in alcun modo, significare comandare". Lo dichiara dal palco di Mirabello, il presidente della Camera, Fini, per il quale "è necessario rispettare il Parlamento che ha una sua centralità perché è ovvio in una democrazia che i poteri siano equilibrati" Per Fini non c'è stato "attentato a non si sa bene quale prerogativa". Poi prosegue dicendo:"Sì al garantismo, ma no impunità permanente". Bisogna, dice, "rispettare tutte le istituzioni,a partire dal Colle" e dalla "costituzione".
"Il PdL non c'è più: è Forza Italia più qualche colonnello. C'è solo il partito del predellino. Qui non si rientra". Da Mirabello, Fini polemizza con il Partito delle Libertà che, aggiunge, dovrebbe "essere rifondato". Futuro e Libertà, di cui Fini è leader, "è lo spirito autentico del PdL. Futuro e Libertà non è An in sedicesimo, ma un tentativo, difficile, di non disperdere un sogno". E a Berlusconi dice che non deve confondere la leadership con la proprietà.La gratitudine non può significare l'impossibilità di fare critiche.
Insomma una critica a tutto spiano nei confronti del Premier Berlusconi, parole pesanti che certamente non passeranno inosservate e spingeranno il PdL a rompere definitivamente con Fini e a chiedere le elezioni anticipate.
Anche se Fini non lancia il nuovo partito il suo fido Italo Bocchino conferma che il popolo dei Finiani chiede che Fli diventi partito.
Passata inosservata la tentata contestazione di Libero con la consegna delle firme raccolte per chiedere le dimissioni del presidente della Camera. Futuro e LIbertà e Fare Futuro esibiscono striscioni con scritto "meglio Saviano che Mangano eroe" è "sei tu il nostro futuro" rivolto a Fini.
Attacca anche Bossi: «Solo chi non conosce la storia, oltreché la geografia, può pensare che la Padania possa esistere davvero...». «Il federalismo è possibile solo se sarà fatto» nell'interesse di tutta l'Italia, non soltanto nella parte più sviluppata del Paese. Bossi sa che è possibile realizzare il federalismo, ma solo se nell'interesse generale» e se non è «a scapito del Mezzogiorno».
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