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martedì 16 giugno 2009

Referendum: A che gioco gioca la Lega? Non vuole più il Senato Federale?


Domenica prossima insieme ai ballottaggi per alcune province, si terranno anche le consultazioni nazionali per i 3 quesiti referendari sulla legge elettorale che tanto ci hanno fatto discutere in questi ultimi 2 mesi.
I quesiti lo ricordiamo sono i seguenti:
1. Abolizione coalizioni alla Camera dei Deputati
2. Abolizione coalizioni al Senato della Repubblica
3. Abolizione candidature multiple.
A parte PDL e PD che sono sostanzialmente per il Si, tutti gli altri sono per il NO in quanto temono uno strapotere del Berlusca in caso Governasse da solo, ma i quasi 3 milioni di voti persi alle Europee in realtà dovrebbero farci capire che Berlusconi non è così imbattibile.
Inoltre una vittoria del Si non cambierebbe la modalità di attribuzione dei seggi al Senato dove quindi la maggioranza non è affatto scontata. Ciò che è invece scontato è il Senato che uscirebbe dal Senato sarebbe il più federale possibile. Allora come mai la Lega si oppone?
Inoltre la Lega ha un forte consenso, è il 3° partito nazionale, cosa ha da temere? Non sarà che a forza di stare al Governo si è romanizzata è come tutti gli altri pensa più alle cadreghe ed al potere (nonché ai rimborsi elettorali ed agli stipendi parlamentari ndr) piuttosto che al territorio ed agli elettori?
Probabilmente Si! Ha deciso di sputare nel piatto dove mangia, altrimenti non si spiega il voto favorevole alla soglia di sbarramento del 4% alle Europee, considerato che per anni la Lega ha annaspato rischiando di non passarlo!
Una soglia che insieme alle firme da raccogliere per presentare le liste elettorali con la vittoria del Sì non avrebbe più senso e andrebbe abrogata.
Ho infatti proposto a Di Pietro di fare insieme alle Lega, al PD ed all' UdC un legge popolare che preveda:
1. Abroghi la raccolta firme per presentare le liste (la norma viola il diritto costituzionalmente garantito ad ogni cittadino di candidarsi)
2. Re introduca il voto di preferenza
3. Abroghi le soglie di sbarramento
4. Sostituisca i rimborsi elettorali con degli anticipi che costituiscono l'unico budget per i partiti di 10000 euro/candidato (pena l'esclusione della lista dal voto per chi spende di più) con un tetto complessivo di 200 milioni invece degli attuali 425 e che scenderebbe ulteriormente una volta ridotti i parlamentari.
5. Modifichi la par condicio dando spazi uguali a tutte le liste presenti sulle schede elettorali
6. Spot elettorali gratis per tutti con uguali spazi ma solo nell' ultima settimana di campagna elettorale
7. Oscuramento per le reti TV (incluse Rai, Pay TV e TV satellitari e banda larga) che violano la par condicio già dalla prima violazione e fino alla chiusura delle urne.
Chissà se lo farà e cosa ne pensano gli altri partiti presenti in parlamento. In ogni caso, ci tengo a dirlo, è una legge che io stesso proporrei se fossi parlamentare o ministro!
Peraltro una vittoria del No e/o dell' astensione mi preoccupa tanto quanto una deriva del PDL in quanto potrebbe divenire scusa per lasciarci il porcellum a vita, così com' è accaduto per la legge 40 sulla procreazione.
Anche il fallimento del Referendum quindi è molto pericoloso e non mi sembra che un alleato come la Lega possa impedire a Berlusconi di fare la dittatura, anzi tutt'altro.

7 commenti:

babor ha detto...

tanto per cominciare, se inviti dei personaggi politici a presentare una proposta di legge popolare è assurdo, perchè, dal momneto che è POPOLARE, la può presentare il popolo non i partiti, quindi casomai la legge deve essere presentata in sede parlamentare, o se preferisci in sede popoolare anche se dubito che il popolo abbia competenza su leggi elettorali visto quanto poco ci ha capito di questo referendum.
Quanto ai punti che proponi, alcuni li condivido in linea di principio altri no.
1)sulla raccolta firme attento, leggi bene la costituzione, l'art. 49 dice che tutti possono associarsi in partiti x concorrere a determinare la politica nazionale, che è ben diverso dal dire tutti possono candidarsi...ti spiego meglio, io e te domani facciamo un partito ed è giusto che sia cosi ma la condizione di uguaglianza iguarda l'associarsi in partiti, non il concorrere a determinare la politica nazionale che è un fine, come emerge chiaramente dai lavori preparatori della costituente dove è ben specificato questo punto, e poi vi sono criteri di ragionevolezza...ragioniamo un po..siamo 60.000.000 di cittadini, quindi teoricamente possiamo presentare, secono cio che dici tu, 60.000.000 di liste, ti pare ragionevole??? poi per la par condicio cm facciamo, ospitiamo 60.000.000 di persone in tv??? e cmq attenzione, perchè la legge 270 del 2005 cita 3 casi in cui non è necessaria la raccolta firme (se tu domani fai un partito, che so, W l'ITALIA, ed entri nella coalizione con PDL e LEGA, non devi raccogliere firme), se vuoi andare da solo chiaro che è richiesto un minimo di radicamento territoriale.
2)voto di preferenza, si può essere un'idea anche se nessuno in Europa ce l'ha xo allora bisogna cambiare la legge elettorale, non con una legge popolare in cui tu metti tutto nel calderone (par condicio, pay tv, quelle son cose che esulano dalla legge elettorale e che vanno in altre leggi)
3)le soglie...capisci che è assurdo quello che tu proponi, o diciamo passiamo ad un maggioritario secco, e allora ci sto, ma un proporzionale puro in questo momento vorrebbe dire che con pochi voti tutti entrano in parlamento, risultato quel multipartitismo che tanto non vogliamo, casomai sarei x un abbassamento delle soglie per le liste coalizzate (oggi 4% camera, 8% senato, io le dimezzerei entrambe)
4)posso concordare con te su questo punto
5)non su questo però, cm ti dico, è impossibile dare spazi a tutti se invochi la possibilità che tutti si possano candidare, io direi che l'attuale legge è una buona legge perchè da visibilità a tutti, per me xo non basta e bisognerebbe fare cm in altri paesi, una quota di visibilita uguale per tutti e poi una quota in proporzione sui risultati elettorali ottenuti...la maggior parte dei paesi europei adotta questo sistema
6)può essere un'idea anche se oggi sono vietati ed è cosi in molti paesi europei, ma non vedrei preclusioni ad un futuro reinserimento degli spot.
7)boh, forse una sanzione pecuniaria sarebbe piu adatta, se oscuri la tv oscuri il pluralismo e la possibilita di informazione col principale mezzo di informazione oggi.

Saluti...

Michele M. ha detto...

Intanto per legge popolare si intende che si raccolgono le firme e già quì c'è un lieve contrasto con l' articolo 50 della Costiuzione ma posso capire di non dover affolare le camere con milioni di proposte di legge.
In secundis ti cito l'articolo 51 della Costituzione: Art. 51.

Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.

La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica.

Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro.

Quindei tutti devonon potersi candidare liberamente e ciò non significa dover fare 60 mln di liste perchè la legge prescrive che una lista debba avere un numero minimo di componenti.

E comunque ritengo che il numere di firme dovrebbe essere simbolico e quindi ridottissimo invece te ne impone 200 in un comune di poche migliaiai di abitanti. 32000 in una cisrcisrizione delle europee: capisci che devi avere una mega aqrognanizzazione per poterle raccogliere e ciò costa soldi quindi limita di fatto il diritto alla candidatura.

Su Referebdum ti dico che ra di facile compresnsione tanto che tutti han capito di fare un Ragalo a Barlusconi e sonon rimasti a casa.

Per quanto mi riguarda le preferenze vanno messe, non ha senso dire no perchè nel resto d'europa non le hanno. Mica dobbiamo sempre copiare dagli altri. E se gli altri si suicidano?

Par Conditio elettorale e legge elettorale in teoria dovrebbero essere un unico provvedimento, sbagliato separarli.

La visibilità porta voti e oggi la par condicio da più visibilità hai grandi partiti oscurando i piccoli ledendo così il diritto di campgna elettorale.

Non solo ma consentiamo gli sopot elettorali solo i ricchi che possnon comprare gli spazi potranno far cnoscere le prorie idee e poveri non verrebbero mai eletti mantenendo coì in essere la cosidetta Casta!

Sullesoglie di sbarramento bisogna ammettere che ledonon il diritto dei cittadinin di essere rappresentati da chi hanno effetivamente votato ma il porcello prevede una soglia del 20% al Senato ed una del 10% alla Camera perchè una Coalizione ottenga seggi, in più i partiti che la compongono dovrebbero avere rispettivamante il 3 ed il 4%!
Come dire fai 5 partiti del 2% restano a casa comunque. Mi pare eccessivo! Di fatto si constringe per legge a fare solo 2 coalizioni forse 3 del tutto eterogenee ed incapaci di governare. Almeno eliminassero le soglie di coalizione e per i colaizzati lasciando quelle per i singoli del 8% al senato e del 4% alla Camera.
Il tutto senza considerare che le coalizionin sonon da sempre la dannazione della nostra democrazia che resta incompiuta prorio perchè si dovrebbe reggere su maggioranza parlamantari composite.

In ultimo sulle multe alle TV che violano le par Condiciosarebbe come multare di 40 euro per dievieto di sosta chi guida una Ferrari ovvero gli fai il solletico! Quindi continuano a viilare la legge procurtando danni e influenzando a favore di qualcuno l'opinione pubblica!
Meglio oscurarli e l' unico deterennete possibile e si evitano i danni. Non andare in TV per parc condicio e non anadraci per oscurmanto che cambia? Sei sempre out!

babor ha detto...

sapevo che avresti citato l'art. 51 che ho volutamente tralasciato perchè una minima infarinatura di diritto costituzionale permette di scoprire facilmente che questo articolo attiene alla formazione delle liste elettorali e dei pubblici concorsi in ragione delle differenze sessuali, le cosiddette quote rosa no?? in sostanza l'uguaglianza è vista per permettere anche alle donne di accedere in misura uguale alle cariche elettive e ai pubblici uffici e non c'entra nulla con la possibilità per tutti di candidarsi (per una facile lettura, suggerirei De Vergottini, Diritto costituzionale), e vedrai che il senso dell'articolo è questo (in sintesi, perchè poi si potrebbe aprire un vasto discorso sulla sua attuazione ma non serve qua)...num minimo di componenti, ovvio, la mia era una provocazione, chiaro che uno non è che si fa la lista da solo, ma diciamo che potenzialmente un 100000 liste potrebbero presentarsi, le ospiti tutte tu in televisione?? La legge elettorale parla di 1500 - 4500 firme a seconda di vari critesri, ma, ripeto, che vi sono opportunita di ingressi in coalizioni che toglierebbero attuazione a questa norma.
Sul referendum sbagli, innanzitutto perchè almeno il 35% che ha votato PDL alle Europee avrebbe dovuto correre a votare per il referendum e invece ci siamo fermati al 23% e poi in realta c'è anche un astensionismo latente al secondo turno (in alcuni comuni ha votato meno del 30%), e sondaggi rivelano che almeno il 55% della popolazione non ha capito/non si è interessata ai quesiti referendari...
sulle soglie, per le coalizioni non mi sembrano mostruose (considerando che nella coalizione c'è sempre il partito che prende piu del 20% quindi non ci son problemi) forse per le ali estreme è piu dura, quindi magari anche qui un dimezzamento non sarebbe male, mentre, ripeto, abbasserei al 2 e al 4 quelle per le liste non coalizzate..infine, quanto, alle multe non può funzionare quel che dici perchè se non so RAI 1 mi fa vedere solo PDL e PD e tutti gli altri me li fa vedere alle 2 di notte quando lo share è ridicolo, se io oscuro tutto tolgo la possibilità agli altri di andarci, se io do una multa (certo non 40 euro che è simbolica, ma ben di piu) RAI 1 si adegua e tutti possono andarci, per combattere la violazione del pluralismo non si può adottare una seconda violazione...

Anonimo ha detto...

ah son sempre babor ti scrivo cme anonimo perchè non mi accetta la password x entrare...mah... cmq poi cerca di essere più preciso...non è vero che legge popolare vuo dire che raccogli le firme, vuol dire che servono 50.000 firme ma è il popolo che presenta un progeto di legge redatto in articoli...ora tu ce lo vedi il popolo a fare una legge elettorale?? infatti questo strumento raramente è stato utilizzato e quasi mai ha avuto concretizzazione...se la legge la fanno i partiti e poi raccolgono le firme non è piu di iniziativa popolare (giusto per precisare...)

Saluti...

Michele M. ha detto...

E' vero che servonon 50mila firme ed è ufficialmente il popolo che propone ma raccoglierle ste firme richiede l'impegno di molte persone che organizzino la raccolta. Un solo cittadino non c'è la farebbe mai. Di solito sono parti e/o movimenti o comunque soggetti economicamante od organizzativemente di una certa rilevanza a lanciare la petizione.

Io credo che se un partito fà appoggiare la sua proposta da una petizione popolare, quel testo ha più forza e tentare di stravolegerlo richiede l'assunzione di una notevole responsabilità che può essere pagata amaramante in terminin di calo di consenso.

Che sia uno strumento poco usato è vero e lo si deve al fatto che per le leggi popolari a differenza delle proposte di governo e parlamantari non esite l'obbligo di discussione e votazione da parte delle camere parlamentsari.
Una disposizione che abrogherei molto volentieri!

Quanto alle liste ritengo più opportuno un criterio selettivo legato alla cultira ovvero avere almeno la 3a media regolare per candidarsi o addirittura un diploma di scuola superiore per certe alte cariche.

Il 20% al senato lo hanno solo PD e PDL e Lega in qualche regione del nord, sarebbe come dire siete obbligati a colaizzarvi con con loro se si voglio eleggere dei senatori.

Il 10% alla camera a livello nazionele lo hanno sempre e solo PD e PDL e da ora la lega ma solo di un pelo.

Quindi quelle quote per il riconoscimento della colaizione và abbattuto. Almeno quella!

Anonimo ha detto...

son sempre io...la petizione...c'è stata l'ultima della Santanchè sulla violenza contro le donne che ha preso le firme e poi chissà dove è finita...la verità è che a mio parere bisognerebbe fare una riforma dell'art. 75 della Costituzione introducendo il referendum confirmativo, il parlamento fa la legge e la sottopone al Popolo, sarebbe piu saggio...

Michele M. ha detto...

Io sarei anche per abolire il quorum oltre all'introdizione del referendum consuntivo ma anche di quello approvativo.

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