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    lunedì 2 giugno 2008

    Copertura ICI e Straordinari, si taglia ai poveri per dare ai ricchi!

    Articolo de "Il Sole 24 Ore"
    Ici e straordinari: tagli a Solidarietà, Viminale
    e Giustizia

    ROMA Poco più di 2,6 miliardi, per
    finanziare l'abolizione dell'Ici sulla prima casa e la detassazione degli
    straordinari e dei premi legati alla produttività, secondo quanto deciso dal
    Consiglio dei ministri mercoledì scorso a Napoli. Il testo del decreto legge
    ancora non è stato diffuso in via ufficiale, ma si definisce il dettaglio delle
    coperture. In linea con quanto annunciato dal ministro dell'Economia, Giulio
    Tremonti, i tagli riguardano sia il Bilancio dello Stato 2008 sia alcune misure
    di spese inserite nel decreto «milleproroghe», l'ultimo veicolo normativo della
    scorsa legislatura. Confermata nel testo la norma che sospende il potere delle
    Regioni e degli enti locali di «deliberare aumenti dei tributi, delle
    addizionali e delle aliquote». Il tutto «in funzione dell'attuazione del
    federalismo fiscale». Vengono meno 1,63 miliardi stanziati dal governo Prodi per
    le opere infrastrutturali e stradali di Sicilia e Calabria. «Un colpo pesante
    inferto alla Sicilia», secondo il capogruppo Pd al Senato, Anna Finocchiaro, e
    che Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia, definisce «un'inezia,
    poiché quel capitolo di spesa sarà reintegrato». I tagli, a valere sui fondi del
    ministero dell'Economia (sia di parte corrente che in conto capitale) ammontano
    a 245 milioni, e il totale dell'operazione sul Bilancio 2008 è pari a 1,3
    miliardi: riguarda sostanzialmente la "missione" infrastrutture pubbliche e
    logistica, sistemi stradali e autostradali. Risorse finanziarie che riguardano
    gli impegni assunti da Fintecna per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di
    Messina. Il decreto – stando alla bozza circolata ieri, composta di 5 articoli –
    prevede che possano essere rimodulate tra i programmi «le dotazioni finanziarie
    di ciascuna missione di spesa», con l'eccezione di quelle di natura
    obbligatoria, «per le spese in annualità e a pagamento differito». Le variazioni
    tra le spese di funzionamento e quelle per interventi «sono consentite entro un
    massimo del 10% delle risorse stanziate per tali finalità nell'ambito del
    programma interessato dalla riduzione». I fondi che si liberano dalle
    Infrastrutture confluiscono nel «Fondo per interventi strutturali di politica
    economica». Quanto ai 170 milioni di tagli di parte corrente, a farne le spese è
    il ministero della Solidarietà sociale (60 milioni), quello dell'Interno (33
    milioni), della Salute e della Giustizia (20 milioni ciascuno), dell'Economia (6
    milioni) e i Beni Culturali (5 milioni). Il resto della copertura proviene da
    una molteplicità di microinterventi sulla Finanziaria e sul «milleproroghe», dai
    sostegni alla produzione e distribuzione di opere cinematografiche al riordino
    degli uffici italiani all'estero, per finire con le agevolazioni ai contribuenti
    colpiti dal sisma del 2002, l' Osservatorio nazionale sulle politiche del
    trasporto pubblico locale, le produzioni agricole danneggiate da organismi
    nocivi, la «piena operatività» degli incentivi alle imprese di autotrasporto, e
    il Fondo ambientale cui è stato attribuito il compito di ridurre le emissioni di
    anidride carbonica e migliorare la qualità dell'aria. Saltano anche il Fondo per
    l'inclusione sociale degli immigrati (50 milioni nel 2008) e le risorse (55
    milioni per ciascun anno del triennio) per lo svolgimento di attività
    socialmente utili. Via anche l'autorizzazione di spesa relativa alla quota
    destinata allo Stato dell'otto per mille dell'Irpef. E il senatore del Pd,
    Achille Passoni, aggiunge all'elenco anche i tagli operati all'Isfol, «che
    comporterebbero la mancata stabilizzazione di 290 lavoratori impegnati nei
    progetti del Fondo sociale europeo». «Il decreto – osserva Fabio Sturani, vice
    presidente dell'Anci – appare diverso da quello concordato con i Comuni». Il
    problema principale è nella modalità di erogazione delle somme compensative
    promesse ai sindaci per effetto del taglio dell'Ici (che il decreto cifra in 2,5
    miliardi), sulle quali l'Anci chiede certezza. Nel mirino, in attesa del
    provvedimento sul federalismo fiscale, è la decisione stessa dell'Esecutivo di
    «bloccare 'autonomia impositiva dei Comuni».LE COPERTURE1,6 miliardi
    Infrastrutture in Sicilia e Calabria Saltano gli impegni assunti da Fintecna per
    la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina 170 milioni Tagli di parte
    corrente Ne fanno le spese il ministero della Solidarietà sociale (60 milioni),
    Interno (33), Salute e Giustizia (20 ciascuno), Economia (6) e Beni culturali
    (5) 950 milioni Risorse dalla manovra 2008 Prevista, tra l'altro, la riduzione
    per 113 milioni di euro all'Osservatorio nazionale sulle politiche del trasporto
    pubblico locale 50 milioni Produzioni agricole Saltano le risorse a favore delle
    produzioni agricole danneggiate da organismi nocivi 77 milioni Incentivi
    all'autotrasporto Il taglio riguarda ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010
    destinati alla piena operatività degli incentivi alle imprese di autotrasporto
    50 milioni Eliminato il fondo ambientale Aveva lo lo scopo di ridurre le
    emissioni di anidride carbonica Stessa cifra dall'abolizione del fondo
    inclusione sociale degli immigrati 60 milioni Otto per mille Via
    l'autorizzazione di spesa relativamente alla quota destinata allo Stato
    dell'otto per mille dell'Irpef
    Martedí 27 Maggio 2008



    Come si evince sa suddetto articolo per tagliare l'ICI e detassare gli straordinari, si tolgono i soldi là dove sono decisamente dispensabili: si è deciso che per rispermiare soldi sulla casa si può evitare di costrurire strade e ferrovie al sud, si può evitare di controllare gli immigrati a scapito della sicurezza, si può evitare di dare la possibilità alle aziende di trasporto pubblico di acquistare nuovi autobus magari adatti ai disabili, si può tagliare la giustizia già allo sfascio e la solidarietà sociale ovvero gli assegni per il sostentamento dei più disagiati.
    Sinceramente avessi una casa di proprietà all'idea di risparmia 500 merdosissimi euro di ICI a scapito di stà peggio me mi farei schifo!
    Forse sarebbe meglio rinunciare a questo taglio che togliere ilo pane di bocca agli altri, considerato che un taglio all'ICI dei poveri l'aveva dato già Prodi e che ora si taglia l'ICI anche ai ricchi nonostante l'esclusione dal provvedimento delle categoria catastali A1, A8 e A9 saranno sopratutto i benestanti a beneficiarne!

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