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venerdì 21 febbraio 2014

Caso Claps, ecco perché Restivo depistò sul web. Fù colpa dei giornalisti che parlarono di “Toghe Lucane”


Come noto l’assino di Elisa Claps, la ragazza uccisa a Potenza il 12 settembre 1993 e rinvenuta cadavere ii 17 marzo 2010 nella chiesa della SS. Trinità sempre nel capoluogo lucano, tentò di depistare le indagini su di lui attraverso una discussione dal titolo Quanti dubbi su Elisa Claps aperta nell’ aprile 2007 sul forum popolodellarete.it, ma come andarono veramente le cose? L’ ho scoperto effettivamente in questi giorni trovando sul web una richiesta di archiviazione del procedimento penale N. 3120/07 + 7025/07 R.G.N.R. N. 3020/08 R.G.I.P. del Triunale di Salerno. Ma cosa sarebbe? Per capirlo bisogna tornare al 2003 quando il Sostituto Procuratore di Catanzaro, Luigi De Magitris ora sindaco di Napoli, apre alcune inchieste di vario genere su corruzione e reati simili denominate "Why Not", "Poseidone" e "Toghe Lucane". Quest’ ultima concernente alcuni procedimenti penali presumibilmente truccati a Potenza fra i quelli quello relativo al scomparsa di Elisa Claps. Nell’ ambito dell’ inchiesta vengono aperti diversi procedimenti penali fino al 2007e proprio in quest’ anno si abbatte su De Magistris una serie di querele per aver violato il segreto istruttorio e abuso in atti di ufficio. Non solo ma tutte le iniziative di De Magistris nel 2007 vengono preannunciate da diversi giornalisti: Stefania Papaleo del Quotidiano della Calabria, Massari Antonio de La Stampa, Carlo Vulpio e Carlo Macri del Corriere della Sera, Pablo Petrasso di Calabria Ora e Annachiara Spagnolo e Fabio Amendolara de Il Quotidiano della Basilicata. A querelarli c’è mezza procura di Potenza e non solo i coniugi Felicia Genovese e Michele Cannizzaro come i media sembrano far credere. Fù cosi che vennero aperti a Salerno diversi fascicoli sui soggetti predetti dalla PM Rosa Volpe e Luigi d’ Alessio. E proprio nel 2007 a dicembre compare Restivo sotto vari pseudonimi nel suddetto forum che nello stesso periodo ed esattamente il 14 ottobre dello stesso anno è oggetto di esposto da parte di Fabio Amendolara che riferisce di aver ricevuto una mail in cui gli si diceva di seguire il forum per avere la verità sul caso. Da quel giorno il forum è stato monitorato dalla polizia postale. Poco dopo Filomena Iemma rivela a Chi l’ ha Visto che in realtà Restivo e la sua famiglia sono originari di Erice (TP) e si appella ai cittadini della località siciliana per avere notizie su eventuali pregressi comportamenti strani del predetto che all’ epoca a quanto pare era un bambino. Il giorno seguente appare sul forum un certo Erice che aa raccontato che Restivo sarebbe stato a Torino e si è inventato che in quell’ occasione avrebbe conosciuto l’ autore della discussione e li avrebbe confidato dove fosse il cadavere di Elisa Claps. Ovviamente tutto falso ma Amendolara condivide tutto nei suoi articoli facendo persino il suo vero nome, la trasmissione Chi l’ ha Visto in un servizio di Giuseppe Rinaldi del 29 marzo 2010 fà altrettanto. Nessuno di loro però ha mai raccontato al pubblico che il 18 luglio 2009 lo stesso Erice aveva raccontato che erano state riaperte le indagini sul caso da parte della Procura di Salerno e che avevano iscritto Restivo nel registro degli indagati per omicidio ma soprattutto lascia chiaramente intendere che a breve sarebbe stato ritrovato il cadavere. Restivo si difende in vari modi e soprattutto al suo esordio sostiene che stà monitorando Amendolara e ciò unitamente a quanto vi ho già detto basterebbe a capire come sia arrivato al forum. Nessuna accusa al giornalista ma l’ imprudenza sua ha consentito a Erice di danneggiare persone estranee ai fatti. Lestesse notizie di Erice vendono poi divulgate autonomamente da Chi l’ ha Visto nel 2010 unitamente al fatto che proverebbero da una informativa coperta da segreto, prodotta dalla Questura di Potenza e inviata alla procura di Potenza all’epoca del delitto. E’ ovvio quindi che si tratti di notizie provenienti da "Toghe Lucane". Ci sarebbe molto altro da aggiungere ma mi llmito a concludere che i magistrati potentini inclusi i coniugi Cannizzaro-Genovese sono stati tutti prosciolti e che per la seconda volta l’ autore del forum a chiesto alla PM Rosa Volpe di ascoltarlo,alla prima non ebbe risposta, lo farà almeno questa volta?


Per approfondire leggetevi il documento:
http://carlovulpio.files.wordpress.com/2009/07/gip-salerno-de-magistris.pdf

http://www.antoniodipietro.com/documenti2/richiesta%20archiviazione_dm.pdf
 


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lunedì 27 gennaio 2014

Con l' Italicum e il tripolarismo impossibile governare e non elimina i partitini

Con Italicum e tripolarismo impossibile una maggioranza a Camera e Senato e non manda a casa i piccoli partiti.
La coppia Renzi-Berlusconi ha partorito il topolino Italicum ovvero una una proposta di legge porcata elettorale che secondo loro dovrebbe portare alla governabilità senza il ricatto dei partititi. La legge prevede i seguenti punti:

Sistema proporzionale
Ballottaggio se la coalizione o partito vincente non supera il 35% dei voti al primo turno
Premio di maggioranza del 18% dei seggi al vincitore che non può superare il 55% dei seggi totali
Divieto di apparentamenti al ballottaggio
Soglia di sbarramento al 12% per le coalizioni, 5% per partiti coalizzati e 8% non coalizzati
Collegi plurinominali di 3-6 parlamentare e conseguenti miniliste bloccate di 3-6 persone
Quota rosa del 50%

Cominciamo subito con il puntualizzare due aspetti:
Le quote rosa senza alternanza uomo donna non sarebbero tali in quanto le posizioni migliori in lista sarebbero per lo più per uomini
La Corte Costituzionale bocciando il porcellum ha bocciato le liste bloccate e il premio di maggioranza, quindi l’ Italicum è incostituzionale

A parte ciò non si capisce se il ballottaggio è unico per camera e senato oppure no e quindi si rischiano maggioranze diverse nelle due camere. Ma un attenta analisi con una simulazione basata sui voti alle Politiche 2013 dimostra che non elimina i piccoli partiti.

Simulazione Italicum Politiche 2013 Camera








PartitiVoti%Seggi*
CoalizioniVoti%*Seggi
Pd
25,0

182

Bersani
30,0

183
Pdl
21,0

153

Berlusconi
29,5

180
M5S
25,0

182

Grillo
25,0

153
Scelta Civ.
10,5

0

Monti
10,5

0
Altri
19,5

0

Altri
5,0

0


*Escluso premio di maggioranza di 114 seggi

Nel primo caso se i partiti si fossero presentati in coalizione come avvenne all’ epoca avremmo avuto un ballottaggio Bersani-Grillo, se invece si fossero presentati listoni il ballottaggio sarebbe stato fra Bersani e Berlusconi. In ogni caso il vincitore si sarebbe fermato al massimo a 297 seggi incluso il premio di maggioranza. Per avere la maggioranza occorre avere nel proporzionale almeno 202 seggi alla Camera e 101 al Senato e per arrivarci serve il 40% dei voti espressamente validi per le forze politiche che superano le soglie di sbarramento. Ovvio quindi che si ricorra a megaliste con patti di desistenza ovvero ospitalità di candidati in posizione eleggibile in cambio di voti come già accaduto con il Porcellum. Quindi i piccoli partiti restano, ma se anche scomparissero del tutto è molto difficile che Pd o Pdl raggiungano il 40%! Ecco perché Renzi e Berlusconi hanno voluto piccole liste bloccate. Con questo sistema avendo almeno 150 seggi sicuri in circa 100-130 collegi alla Camera (discorso simile ma con numeri ovviamente dimezzati al Senato) possono mettere sul piatto anche 40-50 seggi per avere i voti dei piccoli, ovvio quindi il no all’ alternanza uomo-donna nelle liste che complicherebbe le cose. Ma è necessario in ogni caso la presenza sulla scheda elettorale di liste che non superino la soglia di sbarramento e disperdano il voto. La dispersione infatti abbassa l’ asticella del consenso minimo per governare. Se come nel 2013 1 voto su 4 và a liste non coalizzate, al listone basta il 32% dei voti per aver la maggioranza anche se risicata.


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venerdì 24 gennaio 2014

Petizione: Emendiamo l'Italicum ovvero il Renziano Porcellicum

 ​E' una proposta anticostituzionale specialmente per le liste bloccate e la Consulta lo ha ricordato proprio ieri. Uccide il pluralismo politico e la rappresentività obbligando i cittadini a non votare o votare per chi dicono loro. Proponiamo quindi le seguenti modifiche:

1. Abrogazione delle soglie di sbarramento (almeno quelle per i partiti coalizzati e le coalizioni)
2. Reintroduzione preferenze
3. Alternanza uomo-donna nelle liste
4. Ballottaggio unico Senato e Camera per evitare maggioranze diverse
5. Innalzamento al 40% della soglia per evitare ballottaggio

www.firmiamo.it/emendiamo-l--italicum-ovvero-il-renziano-porcellicum
 
 
 
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martedì 27 agosto 2013

Il femminicidio non esiste: è un invenzione mediatica.

Guardate il video a tutto schermo e vi troverete un estratto dell' ultimo rapporto di Polizia sul crimine, dal quale si evince che non vi è nessun aumento degli omicidi con vittime donne, ma solo una diminuzione delle vittime uomo per effetto di un decremento di omicidi per mafia e criminalità organizzata. Dunque non esiste il femminicidio in quanto piaga sociale, caso mai esiste un aumento degli omicidi famigliari in generale causati anche dalla crisi economica. Il femminicidio è quindi una invenzione mediatica assurda per fare audience e consentire ai politici di riferimento di deviare l' attenzione su temi non legati alla crisi che ha fatto crollare l' affluenza alle urne nelle ultime tornate elettorali.

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