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venerdì 20 novembre 2015

Dubbi sugli attentati di Parigi: complicità Europee?

L’ Isis lo ha ribattezzato l’ 11 settembre francese fin dalla prima ora quando ha rivendicato gli attentati. Oggi a Parigi come allora in Usa viene il dubbio che gli attentati si potessero fermare ma così non è stato. Da subito è scattata una serie di arresti e i terroristi anche quelli morti sono stati immediatamente identificati, segno che erano certamente già noti alle intelligence di molti paesi europei ed alla Cia che oggi collaborano fra loro, ma fino a ieri che facevano? Possibile che non li stessero monitorando e non sapessero degli attentati? Possibile che abbiano consentito al presidente francese Hollande di recarsi allo Stade de France? Era chiaro che non fosse in pericolo e il dubbio nasce anche dal comportamento anomalo dei terroristi: pare fossero in tre allo stadio e il primo una volta scoperto dagli steward ha tentato la fuga si è fatto saltare. Perché non farsi esplodere direttamente all’ ingresso dello stadio dove era più facile fare vittime e magari fare breccia per gli altri due che sarebbero quindi riusciti ad entrare? Sa tanto di programmato. Di certo tutto ciò ha evidenziato un lato debole delle nostra città: è facile colpirle quando sono in corso eventi che acculano non solo persone ma forze dell’ ordine in unico punto della città e non possono intervenire altrove per eventuali emergenze. Logica quindi la psicosi da stadio e da concerto. Ma i motivi di dubbio sono anche altri: l’ austerity và subito nel cassetto insieme ad una certa riluttanza ad attaccare la Siria che fino a ieri invece c’ era. La stabilità economica non è più una priorità ed è curioso che la questione parta proprio dalla Francia dove si erano maggiormente opposti alla austerity e per questo si è rischiato di far vincere le elezioni alla fascista Marine Le Pen. Insomma dagli attentati la politica ci guadagna, specialmente i governi anche perché nei media non si dà più spazio allo sbarco di profughi ed alle quote di stranieri da spartire fra i diversi paese. Cavallo di battaglia della destra estrema, In Italia ora è Renzi e non più Salvini ad agitare la bandiera della sicurezza chiedendo che le spese per la difesa stiano fuori dal patto di stabilità. Potrei essere d’ accordo finchè si parla di cyborg security (telecamere, droni, ecc.) a patto di garantire la privacy e di spese per le forze dell’ ordine, croce rossa e protezione civile, non sono d’ accordo invece invece se si tratta di spese per nuovi armamenti e missioni all’ estero inclusa la Siria che devono essere fortemente limitate ed incluse nel patto.





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mercoledì 18 novembre 2015

Chi l’ ha Visto e la disinformazione


Mercoledì scorso 11 novembre 2015 Federica Sciarelli ha mandato in onda e commentato un video relativo al processo per la morte di Yara Gambirasio. In particolare si faceva riferimento alle immagini delle telecamere sparse in Brembate di Sopra che avrebbero ripreso vari passaggi del furgone di Bossetti. La conduttrice lamenta che alcuni colleghi dando voce alla difesa dell’ imputato avrebbero avvallato l’ esistenza di un video tarocco realizzato dal Ris. In verità la difesa non ha mai parlato di video tarocco ma ha semplicemente riportato in auge le dichiarazione del tenente Lago dei i Ris il quale dichiara che su pressioni della procura fù realizzato un video in cui venivano montate insieme tutte le immagini delle telecamere e consegnato alla stampa sostenendo che tutti i  13 passaggi fossero del furgone del manovale di Mapello. In realtà lo stesso Ris precisa che in passaggi accertati sono solo 2 mentre su altri 11 esiste il dubbio che possa essere effettivamente il furgone in oggetto. A sentire invece la Sciarelli che sosteneva di non voler ostacolare la difesa sembrebbe altro. Ella infatti si indigna per il comportamento dei colleghi di altre testate e prova a smontare la polemica dimostrando che il video è in realtà un versione ridotta dell’ originale. A parer mio fatto irrilevante. Resta infatti la falsità delle informazioni diffuse all’ epoca dalla procura che induce a chiedersi se non si sia trattato di un maldestro tentativo di influenzare la futura giuria della Corte di Assise come si sa e composta di 2 giudici togati e 6 non togati ovvero popolari fatto di persone comuni aventi come requisito l’ aver completato la scuola dell’ obbligo regolarmente, maggiore età e fedina penale pulita senza nemmeno un carico pendente. Persone quindi influenzabili attraverso i media che pone quindi il problema dell’ effettivo giusto processo per casi come questo (con forte eco mediatica) e soprattutto mette in discussione la fiducia verso magistratura, pubblici ufficiali e media. E’ non forse il caso di porre limiti alla cronaca sui procedimenti penali di competenza della Corte di Assise e Corte di Assise di Appello prima dei verdetti? Io direi di sì e non un limite alla libertà di informazione bensì all’ abuso che se ne fa.



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lunedì 16 novembre 2015

Attentati a Parigi, sbagliato attaccare la Siria!

Premetto da subito che sono sconvolti dagli attentati ed esprimo tutta la mia solidarietà al popolo francese ed alle famiglie delle vittime. Sono però altrettanto disgustato dalle parole del presidente Hollande e da tutti quei politici che per associazione vorrebbero intensificare i bombardamenti in Siria. Quanto accaduto a Gaza in questi anni, con la destra Israeliana sionista al Governo che bombardando i civili ha indotto la popolazione ad avvicinarsi ad Hamas, liberamente eletto dal popolo a governare la Palestina e ora è rappresentato persino nel Tribunale Internazionale per i Crimini di Guerra, dovrebbe farci riflettere. La guerra armata al terroristo lo aiuta a crescere e fare proselitismo. Essi ci vedono come invasori e credono di fare una resistenza per la libertà del proprio paese. Difficile convincere la popolazione locale del contrario. Per evitare il proselitismo serve dialogo e diplomazia e occorre esaltare il vero Islam moderato che condanna gli attentati e intona la Marsigliese davanti al Bataclan. Si dice che i prossimi attentati mirerebbero Roma, mi auguro di no ma se proprio devono consumarsi che si evitino vittime civili e si attacchino solo i palazzi del potere politi e il leader di centro-destra guerrafondai.
Bombings in Paris, wrong attack Syria! I state now that are upset by the attacks and express my solidarity with the French people and to the families of the victims. But I am equally disgusted by the words of President Hollande and all those politicians who by association would intensify the bombings in Syria. What happened in Gaza in recent years, with the right to Israeli Zionist government that bombing civilians has led the population to come closer to Hamas, freely elected by the people to govern Palestine and now is represented even in the International Tribunal for War Crimes, It should give us pause. The war armed versus terrorism helps him grow and to proselytize. They see us as invaders and believe they are doing a resistance for the freedom of their country. Difficult to convince the local population to the contrary. To avoid proselytizing serves dialogue and diplomacy must emphasize the true moderate Islam that condemns the attacks and sings the Marseillaise before the Bataclan. It is said that the next attacks would aim Rome, I hope not, but if they must be consumed to be avoided civilian casualties and sticking only politic corridors of power and the leader of the center-right warmongers.
Attentats à Paris, mal attaquer la Syrie! Je déclare maintenant que sont bouleversés par les attaques et d'exprimer ma solidarité avec le peuple français et aux familles des victimes. Mais je suis tout aussi dégoûté par les mots du président Hollande et tous ces politiciens qui, par association allait intensifier les attentats en Syrie. Qu'est-il arrivé à Gaza au cours des dernières années, avec le droit à un gouvernement sioniste israélien que le bombardement des civils a conduit la population à se rapprocher de Hamas, élu librement par le peuple pour gouverner la Palestine et maintenant est représenté même dans le Tribunal international pour les crimes de guerre, Cela devrait nous donner à réfléchir. Le terrorism armés guerre lui permet de grandir et de faire du prosélytisme. Ils nous voient comme des envahisseurs et croient qu'ils font une résistance pour la liberté de leur pays. Difficile de convaincre la population locale à l'effet contraire. Pour éviter le prosélytisme sert dialogue et la diplomatie doit souligner le véritable islam modéré qui condamne les attaques et chante la Marseillaise devant le Bataclan. Il est dit que les prochaines attaques viseraient Rome, je l'espère pas, mais si ils doivent être consommés à éviter les victimes civiles et en tenir uniquement couloirs Politi du pouvoir et le chef des fauteurs de guerre de centre-droit.
تفجيرات في باريس، خطأ مهاجمة سوريا! أذكر< الآن أن يتم مستاء من الهجمات والتعبير عن تضامني مع الشعب الفرنسي ولأسر الضحايا. لكنني أشعر بالاشمئزاز بالتساوي على حد قول الرئيس هولاند وجميع هؤلاء الساسة الذين بالتبعية ستكثف التفجيرات في سوريا. ما حدث في غزة في السنوات الأخيرة، مع الحق في الحكومة الصهيونية الإسرائيلية التي تقصف المدنيين أدى السكان للاقتراب من حماس، بحرية منتخبة من قبل الشعب ليحكم فلسطين والآن تتمثل حتى في المحكمة الدولية لجرائم الحرب، يجب أن تعطينا وقفة. وterroristo مسلحة الحرب يساعده تنمو والتبشير. يروننا كما الغزاة ويعتقدون أنهم يقومون المقاومة من أجل حرية بلدهم. من الصعب إقناع السكان المحليين على عكس ذلك. لتجنب التبشير يخدم الحوار والدبلوماسية يجب التأكيد على الإسلام المعتدل صحيح أن تدين الهجمات ويغني البؤساء قبل باتاكلان. يشار الى ان الهجمات المقبلة سيهدف روما، وآمل أن لا، ولكن إذا كانت يجب أن تستهلك تستهلك التي ينبغي تجنبها الخسائر في صفوف المدنيين والتمسك فقط ممرات بوليتي السلطة وزعيم دعاة الحرب يمين الوسط.
tafjirat fi bariis, khata muhajamat surya! 'adhkur alan 'an yatimm musta' min alhajamat walttaebir ean tadamuni mae alshshaeb alfaransi wali'usr alddahaya. lakannani 'asheur bialaishmizaz bialttasawi ela hadd qawl alrrayiys huland wajamie hula' alssasat alladhin bialttabeiat satukaththif alttafjirat fi suria. ma hadath fi ghazzat fi alssanawat al'akhirati, mae alhaqq fi alhukumat alssahyuniat al'iisrayiyliat alty tuqsif almadaniiyn 'adda alsskkan lilaiqtirab min hamas, bahriat muntakhabat min qibal alshshaeb liahkum filastin walan tatamaththal hatta fi almahkamat alddualiat lijarayim alhurbi, yjb 'an taetiana waqifati. alharb ealaa al'iirhab aljaysh tusaeiduh alnnumuww walttabshiru. yarawnana kama alghazat wayaetaqidun 'annahum yaqumun almuqawamat min ajl hurriat baladahim. min alssaeb 'iiqnae alsskkan almahalliiyn ealaa eaks dhalik. litajannub alttabshir yakhdim alhiwar walddiblumasiat yjb alttakid ealaa al'islam almuetadil sahih 'ann tudin alhajamat wayughni albusa' qabl biataklan. yushar 'iilaa 'ann alhajamat almuqbilat sayuhdif ruma, wamal 'ann la, walakun 'iidha kanat yjb 'an tastahlik alty yanbaghi tajannubuha alkhasayir fi sufuf almadaniiyn walttamassuk faqat mamarrat bulyti alssultat wazaeim dueat alharb yamin alwust.
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Canone Rai in bolletta, stangata da 500 milioni

Dopo il danno anche la beffa. Come noto si era ipotizzato il canone Rai in bolletta elettrica pari a 100€ nel 2016 e 95€ nel 2017 nel primo anno con 6 rate di 16,66€. Il Governo si vantava così di averlo ridotto rispetto ai 113,50€ del 2015 ma già il passo in dietro sulle rate, sostituite da un unico versamento nella prima bolletta del 2016 era un danno: in questo modo in fatti la stessa raggiungeva un importo complessivo fra i 150 e 250 euro a famiglia che indurrebbe molti a non pagare o quanto meno a stornare il canone attraverso un bollettino in bianco precisando lo storno nella casuale di versamento. Ma ora che il Governo precisa che la platea dei contribuenti si allargherebbe da 16 a 23 milioni ecco che due semplici calcoli si scopre che nel 2015 il prelievo del canone era di 1816 mln€ al lordo dell’ evasione mentre nel 2016 sarà di di 2300 milioni e nel 2017 di 2185 con un prelievo maggiorato di 500 milioni. Né consegue sempre per matematica che se si applicasse correttamente il ragionamento del Governo, ovvero più paganti meno canone, lo stesso dovrebbe scendere a 77€ invece di 100. Una bella fregatura per gli italiani che si vedono toccare il portafogli ma soprattutto restano dei nodi da chiarire: se non paghi o ti storni il canone ti tagliano la corrente elettrica? E’ chi possiede un impianto fotovoltaico? Gli verrà stornato dagli incentivi? E le imprese soggette a canone come gli alberghi? Continueranno a pagarlo come ora? In attesa prepariamoci alle mazzate di inizio anno. Ovviamente in tutto questo anche l’ opposione inclusa Lega e Moviento 5 Stelle tacciono. OkNotizieVotalo su OK Notizie

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venerdì 6 novembre 2015

L’ Arroganza di Procura e Ris nel caso Bossetti-Gambirasio

Lungi da me l’ idea di schierarmi da una parte o dall’ altra ma come cittadino che paga le tasse e di conseguenza stipendia magistrati e forze dell’ ordine, non posso non essere critico con loro per come stanno gestendo alcune questioni di questo caso. Come noto vi è una polemica attorno al Dna di ignoto 1 che sarebbe poi Massimo Giuseppe Bossetti accusato di aver ucciso Yara Gambirasio. I Ris avevano una tracca abbondante che avrebbe consentito la ripetibilità delle analisi invece l’ hanno consumata tutta in tecniche sperimentale (che per definizione non hanno valore forense) nel tentativo di identificare Ignoto 1 ma era loro doverne conservarne una quantità sufficiente a consentire le controanalisi dei consulenti tecnici della difesa. Non è possibile ed ora a norma dell’ art. 360 c.p.p. il rischio è che quel dna venga cestinato per sempre facendo cadere per intero il castello accusatori. Ma approfondendo la polemica si nota una certa arroganza dei Ris. Esistono due tipi di dna: nucleare e mitocondriale, il primo estratto dal nucleo della cellula e il secondo di dimensioni minori estratto dai mitocondri che sono il motore della cellula. Se in una traccia biologica vengono rinvenuti entrambi, devono corrispondere al medesimo soggetto ma nel caso della traccia 31-G20 sugli slip di Yara Gambirasio quello mitocondriale non corrisponde a Bossetti. Una anomalia dicono i Ris ma non sanno spiegare di quale anomalia si tratti e come si è potuta verificare quindi per la difesa c’è un ragionevole dubbio rappresentato anche dal fatto che vi è del dna maschile in altre 10 tracce rivenute sugli slip, insufficienti per una identificazione che per ipotesi potrebbe contenere dna nucleare del soggetto proprietario di quello mitocondriale. Logica la difesa ma arroganti i Ris che la mettono sul piano personale e si sentono offesi nella loro integrità quando invece dovrebbe fare un bagno di umiltà visti gli errori che riguardano anche altre cose come le immagini delle telecamere spacciate per prova certa salvo scoprire che solo una ha effettivamente ripreso due passaggi del furgone di Bossetti cosi come le tracce di materiale edile sul corpo di Yara più alta che su altri ragazzini ma molto più bassa che sugli abiti di Bossetti e la ragazzina è figlia di un uomo anch’egli dipendente del cantiere di Mapello. Chi le ha trasferito effettivamente quelle tracce? Discorso simile per fibre rinvenute sul cadavere compatibili con la selleria del furgone di Bossetti: peccato che sia una Iveco Ducato prodotto in serie non una Rolls Roice o una Bugatti estremamente personalizzato a richiesta del cliente. Quindi ribadisco più umiltà e meno fervore da parte di Pm e Ris e questi ultimi ricordino di essere dipendenti pubblici e quindi super parte e non appendici dei Pm. Fermo restando che i primi come i secondi hanno il dovere di ricercare anche elementi a favore dell’ imputato come previsto dall’ art. 358 c.p.p.
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venerdì 17 luglio 2015

Caso Crocetta: L’ Espresso ha oltrepassato il limite?


L’ Espresso due giorni fa ha pubblicato un articolo in cui riportava una intercettazione telefonica fra il presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta e il suo medico personale Matteo Tutino.  Quest’ ultimo con riferimento a Lucia Borsellino, figlia del Pm Paolo Borsellino ucciso dalla mafia nella strage di vi d’ Amelio a Palermo, avrebbe detto: “ è pericolosa bisogna fermarla come suo padre”. Una frase alla quale Crocetta non avrebbe risposto e che è subito rimbalzata in tutti i media e strumentalizzata dai vari avversari politici che né chiedono le dimissioni. Per inciso il presidente siciliano non è indagato ma il suo medico lo è nell’ inchiesta sullo scandalo della sanità sicula che portato alle dimissioni volontarie proprio di  Lucia Borsellino in qualità di assessore alla Sanità nella giunta Crocetta.  La cosa che però colpisce di più oltre all’ indignazione della stessa donna e alla giustificazione del presidente che sostiene di non aver sentito la frase (diversamente avrebbe denunciato o quantomeno rimproverato il suo medico) stà nel fatto che tanto l’ avvocato del medico quanto i Pm smentiscono che tale intercettazione esista davvero o quantomeno sia agli atti. L’ Espresso invece ribadisce che esite. Il sottoscritto per esperienza è ormai abituato da anni alla divulgazione di notizie almeno in parte mendaci. Dunque viene spontaneo associarsi a chi chiede un’ inchiesta per chiarire se il quotidiano in questione abbia oltrepassato il limite e pubblicato una notizia falsa o meno e aggiungo che qualora i giornalisti avessero sbagliato sarebbe dignitosa una condanna al massimo della pena per diffamazione per non dire altro più grave reato e le dimissioni in blocco dell' intera redazione incluso il direttore Luigi Vicinanza. Il giornale è comunque reo di non aver dato molte spiegazioni e ciò induce a pensar male. Peggio ancora fanno il giornalisti e i loro rappresentanti con il loro silenzio assordante che ha l’ effetto di una velata ammissione di colpevolezza. Quel che è certo è occorre rivedere il giornalismo e le regole della cronaca con una legge ad hoc che ponga degli argini e garantisca al contempo la libertà di stampa. Intanto nel dubbio che tale intercettazione provenga da un atto secretato montano le solite polemiche politiche sulle intercettazioni.   

Articolo integrale de L' Espresso: http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2015/07/15/news/va-fatta-fuori-come-il-padre-il-medico-di-crocetta-parla-di-lucia-borsellino-a-rosario-crocetta-che-non-replica-1.221337?preview=true


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lunedì 13 luglio 2015

Dal 2020 al 2030 miniglaciazione in arrivo?


 
Secondo la comunità scientifica e gli astronomi nel prossimo decennio l’ attività del Sole si ridurrà del 60%, un fenomeno temporaneo e ciclico che agli esperti è noto come “minimo di Maunder”.  Secondo molti studiosi a tale fenomeno sono associati inverni rigidi dovuti al calo certo di alcuni gradi delle temperature globali. Inevitabili le ripercussioni sul clima.
Lo studio in questione è stato presentato  dalla professoressa Valentina    
Zharkova, che ha presentato lo studio al National Astronomy meeting a Llandu-
dno. La notizia è stata riportata dal Daily Mail.
Come si è detto Un rapporto di causa-effetto  fra la minore attività di macchie solari e inverni freddi è ancora in discussione ma si suppone che durante il Minimo di Maunder il sole si espanda e la sua rotazione rallenti.
 

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Accordo Grecia-Trojka vittoria di Tsipras. Grillo e Salvini gettano la maschera di finti euroscettici



Oggi finalmente dopo mesi di trattativi e ad una settimana dalla grande vittoria del No al referendum greco sulle proposte dei creditori arriva finalmente l’ accordo fra Grecia e Trojka che prevede aiuti per 82-86 miliardi di euro di cui 10-25 per ricapitalizzare le banche elleniche.

Ora il Parlamento greco entro 2 giorni dovrà riformare pensioni e finanze. Finalmente finisce l’ austeriti in Grecia ed anche in Europa. Cercto l’ accordo è comunque pesante per gli ellenici che non potevano avere grosse pretese vista la loro situazione ma se né sono usciti allora possono ottenere di più anche gli altri come l’ Italia che è messa molto meglio.  Incredibili le reazioni di Grillo e Salvini che dopo aver sostenuto l’ uscita dall’ euro, il no al referendum greco ed essersi scagliati contro la Trojka oggi giudicano l’ accordo una buffonata esattamente come certi europeisti del centrodestra ( e non solo quello Italiano) che premevano per la vittoria del si  a referendum e davano per scontata e forse si auguravano la Grexit e il fallimento di Tsipras dopo la vittoria del no.  Certo una parte di Syriza il partito del premier non è d’ accordo ma alla fine si farà ciò che si deve fare. 

La vittoria dei greci d'altronde era prevedibile, poiché era nell’ aria già da tempo, la sensazione, che l’ Europa dalla Grexit avrebbe perso più degli ellenici. Difficile capirne i motivi ma le diverse posizioni di Merkel, Fmi e Bce più morbide rispetto a Bundesbank e vertici Ue come l’europremier Junker erano evidenti da settimane. Non resta che dire auguri Grecia e un monito per  Renzi e chi verrà dopo di lui affinchè l’ Italia la imiti presto.
 
 
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venerdì 5 giugno 2015

Elezioni regionali: il PD flette e punta sul Jobs act che funziona poco e la desta e nel caos totale


 
L’esito delle recenti regionali non è molto chiaro ma qualcosa si capisce. Un elevato astensionismo (quasi il 50% degli aventi diritto non ha votato) e circa un terzo dei voi del mare magnum delle liste civiche (determinanti per le vittorie di De Luca in Campania e Zaia in Veneto) ci dicono che gli Italiani non si sentono rappresentati dai partiti. Tutti perdono in termini assoluti anche se Movimento 5 Stelle; FDI e Lega crescono in termini percentuali avendo perso molto meno degli altri anzi quasi nulla rispetto alle europee dove invece il PD perde (32%) 8 punti e Forza Italia (11%) 5.  Stabile il Nuovo Centrodestra, emblematica la sinistra. Non male Pastorino in Liguria dove Toti (cdx) vince grazie al macigno delle dissesto idrogeologico sulla teste del presidente uscente Burlando (csx) su cui pesano le alluvioni dei mesi scorsi. L’ altra Liguria vicino a Tsipras si ferma all’1% come in altre regioni eccetto le rosse dove le liste vicine al leader greco arrivano al 7% in Umbria, al 3,8% nelle Marche. In Toscana e Campania nell’ aggregato con Sel che và per conto proprio si arriva al 3% e se aggiungiamo alcuni risultati rilevanti nei comuni capoluogo come il 5% di Lecco e il 4% di Sel a Nuoro ma anche valutando i risultati di altre liste civiche di sinistra In Puglia e Campania, possiamo che c’è spazio per un nuovo soggetto politico unitario a Sinistra del PD. La Sinistra deve però identificarsi in un nome unico nazionale e non in vari nomi che si sono confusi con le liste civiche.

A destra sempre confusione, se al Nord Lega vince con Zaia la cui lista supera il partito (18% contro 15%) al centro e al sud Ncd non và affatto male e Schittulli supera La Poli Bortone in Puglia (15% contro 12%) e cosi come nelle Marche gli Alfaniani superano la Lega e in entrambe il candidato PD fa dieci punti in più dei due di destra messi insieme. In Veneto Tosi arriva all’ 11%. Al Sud Salvini si ferma a meno dell’ 1% cinque volte meno di Alfano. Da notare ancora una volta che gli elettori fanno voto utile e scelgono i presidenti a prescindere dalle liste che li appoggiano.
Il Pd ora spinge sul Jobs Act che ha favorito la conversione a tempo indeterminato dei contratti a tempo ma non nuove assunzione e a fronte di 150000 conversioni nel primo trimestre, 700 mila cessioni di rapporti. Per sapere se funziona dovremo attendere il 2010 e vedere se una volta scattato l’ art. 18 i convertiti resteranno in azienda o verranno licenziati a fine incentivi. Probabile la seconda. 


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venerdì 22 maggio 2015

Italicum e regionali: prove di voto anticipato


Dopo 9 anni l’ Italia si sbarazza del Porcellum ribattezzato Consultellum dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale che lo ha dichiarato parzialmente illegittimo. Vediamo cosa prevede il testo definitivo che per ora vale solo per la Camera ma potrebbe essere esteso al Senato se si tornasse a quello elettivo vista la disponibilità del Governo a cambiare la legge di riforma costituzionale.

1.      340 seggi alla lista che supera il 40% dei voti validi su base nazionale. In caso contrario ballottaggio fra le due liste più votate e chi vince ottiene 340 seggi. Vietati gli apparentamenti ma  peseranno ugualmente eventuali indicazioni di voto delle altre liste non partecipanti al ballottaggio.
2.      Meccanismo proporzionale con  metodo dei quozienti interi e più alti resti e soglia di sbarramento al 3% . Sono eletti con questo sistema 609 deputati. Accedono alla ripartizione anche e le liste rappresentative di minoranze linguistiche riconosciute, presentate esclusivamente in una regione ad autonomia speciale il cui statuto preveda una particolare tutela di tali minoranze linguistiche, che abbiano conseguito almeno il 20 per cento dei voti validi espressi nella regione medesima
3.      21 deputati sono eletti in collegi uninominali: 12 nella circoscrizione estero, 1 in Valle d’ Aosta e 8 in Trentino Alto Adige
4.      20 circoscrizioni nazionali ovvero una per regione e 100 collegi plurinominali che eleggeranno da 3 a 9 deputati a seconda della popolazione della regione in cui si trovano
5.      Nei collegi plurinominali capilista bloccati e per gli atri  voto di preferenza (massimo 2). Considerato il sistema dei  quozienti interi e più alti resti, nonché la parità di genere, i capilista eletti saranno il 50% circa ma si può raggirare la norma con le primarie e applicare indirettamente anche a loro il voto di preferenza
6.      Si  potranno esprimere fino  a due preferenze ma dovranno essere di sesso differente pena nullità della seconda preferenza. Uomini alternati nelle liste e i capolisti potranno essere non più del 60% dello stesso genere.
7.      Stop alle candidature multiple eccetto i capolisti che potranno candidarsi in collegi differenti, al massimo 10 e sempre nella stessa lista
8.      Le liste presentate dovranno avere anche uno statuto e ciò dovrebbe evitare sia liste civetta e che fusioni in listoni last minute
9.      Norma anti-flipper a tutela  delle piccole liste: Nel meccanismo di ripartizione dei seggi ottenuti dalle liste nei vari collegi, la lista che ha raccolto più voti (eccedentari) cede il seggio a quella più piccola dove questa ha raccolto più consensi.
10.   Gli studenti Erasmus potranno votare per corrispondenza
11.   Oltre alle forze dell’ ordine anche i presidenti di seggio, scrutatori e rappresentanti di lista potranno votare previa presentazione del certificato elettorale nel seggio in cui svolgono le proprie funzioni. I candidati sempre previa presentazione del certificato elettorale potranno votare in una qualsiasi sezione del collegio in cui sono candidati. Ci sarà un po’ di confusione sul calolo dell’ affluenza alle urne ma soprattutto delle schede da vidimare e sull’ esatta corrispondenza fra votanti e voti validi. E’ se uno scrutatore o presidente fa il furbo, non si timbra il certificato e vota due volte? Lavoreranno di più: avranno anche l’ aumento?
12.   Entrata in vigore il 1° luglio 2016 non sarebbe difficile eliminare la norma ed anticipare in caso di necessità

Anche questa riforma merita delle correzioni me nel  complesso è buona e tutela la rappresentanza. Finirà la bufala del cosiddetto voto utile ma i partiti maggiori utilizzeranno i 100 capolisti bloccati per offrire “ospitalità” ovvero seggi sicuri a micro liste ben al di sotto del 3% in cambio di voti e appoggio sicuro ad eventuale ballottaggio.


A parte quanto sopra, è chiaro che si voterà ben prima del 2018 soprattutto visti i possibili risultati delle regionali. Il  31 maggio prossimo si vota in 7 regioni a statuto ordinario ovvero Veneto, Liguria,Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia, in una ha statuto speciale, Sicilia e in 1062 comuni di cui 16 capoluogo di provincia per un totale di 23 milioni di elettori. Inevitabile la valenza politica. Gli anticipi alle comunali di Aosta, Trento e Bolzano hanno avuto risultati in linea con i sondaggi: Pd che cala a favore della sinistra (3,7-4,8 e 10,4%), Lega che supera Forza Italia che cala ancora mentre crescono Alfano e Tosi e i Cinque Stelle. Una crisi di Governo è quindi alle porte! 
 
Vi è poi una effettiva e positiva implicazione economica per i partiti e in particolare a vantaggio di quelle piccole anche se quest’ ultime come vedremo ne beneficeranno dopo una legislatura. Con il territorio diviso in 100 collegi fra i 300mila e 900mila abitanti la conseguenza e che per i singoli candidati la spesa per campagna elettorale diventa abbordabile. Circa 10-15mila euro. Bastano infatti al massimo 375000 volantini (uno ogni 2,4 abitanti) al costo di 7500€ e/o 3-900 manifesti 100x70 cm al consto di 1 euro l’uno oppure 3-900 mila sms o mms o mail al costo di non più di 2000 euro (la mail anche meno) per non parlare dei costi irrisori per promuovere pagine sui social network ed infinte una 70ina di comizi in altrettanti comuni organizzati dai circoli in luoghi pubblici chiusi ed a basso costo come le aule magna delle scuole, aule consiliari dei municipi, centri anziani, ecc. Eventualmente volendo fruire delle più coste e meno efficienti inserzioni su quotidiani locali al costo 1500-2000 euro. Un risparmio di almeno 1,5 milioni per partito con una campagna sul territorio più efficace. Un obbligo visto l’ astensionismo e l’ abolizione dei finanziamenti pubblici.  Ricandidando i parlamentari uscenti (ecco perché i partitini né beneficieranno meglio dopo una legislatura) non avranno difficoltà a spendere un mese di stipendio per riottenere la poltrona come non sarà difficile trovare candidati disposti a spendere un po’ e rischiare anche se ciò apre le porte alla corruzione ovvero loschi individui pronti a finanziare un candidato per avere il suo tornaconto a poltrona prese. Con o senza preferenze visto che il metodo dei resti e quozienti interi non garantisce l’ elezione a capolisti delle liste minori.

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La buona scuola che tanto buona non è.


Dopo tante polemiche sulla riforme della scuola del governo  Renzi, finalmente ne conosco i contenuti e comprendo le critiche di studenti e insegnanti. Vediamo di cosa si tratta:

1.       Tre miliardi in più di fondi alla scuola oltre quelli attuali. Non è chiaro se sono sufficienti, forse no considerato che molte sono da ristrutturare
2.      Potenziamento dell’ offerta formativa con più ore per musica, informatica, ed. fisica, ed. artistica, diritto, economia,  latino, ecc. ma nell’ elenco non compare la tecnologia in generale mente c’è più inglese per tutti e più italiano per gli stranieri. Una Salvinata come sé grammatica a scuola non fosse mai esistita
3.      Superpreside che promuove l’ offerta formativa generata a livello collegiale e gestisce da solo le risorse finanziarie e tecnologiche. I presidi sceglieranno gli insegnanti da assumere per sostituire i pensionandi mediante cv (e magari raccomndanzione). Baronati come l’ università?
4.      Scuola e lavoro ovvero tirocini. 400 ore per gli Istuti tecnici e 200 nei licei nel triennio di specializzazione. Solo 200 milioni di euro l’ anno i fondi tagliati e nessun obbligo per le aziende che partecipano al progetto
5.      Bonus di 500 euro annui mediante carta elettronica per la formazione dei docenti. Sarebbe meglio una cifra maggiore
6.      Saranno assunti i precari ma non coloro che sono in attesa da anni dopo aver vinto un concorso
7.      Niente 2x1000 alla scuola ma sono donazioni libere e chi le farà potrà detrarle per il 65% dall’ Irpef. Si faceva prima a destinare subito l’ Irpef invece di rischiare così di svendere le scuole pubbliche ai ricchi o di trasformare le donazioni in tangenti al super-preside
8.      100 milioni per l’ introduzione dei benefit ovvero premi agli insegnanti più bravi. Una elemosina e non sono nemmeno sicuro che la concorrenza fra insegnanti faccia bene alla scuola. Si mina la coesione fra docenti e la collegialità dell’ offerta didattico-formativa per non parlare di possibili regalo dei superpresidi a eventuali raccomandati. Il sistema dovrebbe essere più trasparente e legato a impegno e risultati particolari

Tanti, troppi difetti per non sperare almeno in una correzione al Senato del testo già approvato alla camera. 

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venerdì 13 febbraio 2015

Yara Gambirasio, i media non gradiscono l’ avvocato di Bossetti? Lui intanto trova un altro possibile assassino.



I media, almeno quelli televisivi sembrano non gradire la persona del legale difensore di Massimo Giuseppe in carcere con l’ accusa di aver ucciso Yara Gambirasio. Venerdì scorso la trasmissione Quarto Grado a tentato di screditarlo criticandolo per aver posto l’ attenzione su un detenuto compagno di cella del Bossetti interrogato in carcere dai Pm il 29 gennaio scorso. La trasmissione non ha gradito il fatto che l’ avvocato non abbia voluto precisare il motivo di tale attenzione. Non è piaciuta nemmeno la questione del dna mitocondriale di un secondo uomo sugli slip della ragazza che per la difesa scagionerebbe il proprio assistito. Anche Chi l’ ha Visto non è rimasta a guardare e mercoledì 4 febbraio aveva sostenuto che il detenuto avrebbe riferito ai Pm confidenze ricevute dal Bossetti sul delitto che lo inchioderebbero. Più probabile invece che gli abbia anticipato le sue mosse difensive e che i Pm abbiano tentato di carpire le prossime mosse in vista di un processo molto indiziario. Il legale di Bossetti è però andato su tutte le furie per questa falsità della Sciarelli che ieri nel mandare in onda una telefonate tra questi e un autrice si è mostrata seccata per la giusta reazione e non si è fatta sfuggire l’ occasione per criticarlo duramente. Cosa non nuova per la conduttrice che del 2006 diede del massone al difensore di Danillo Restivo assassino di Elisa Claps e qualche mese fa criticò aspramente la linea difensiva di Andrea Pizzocolo che uccise una giovane prostituta nel varesotto. Ma la difesa di Bossetti sembra aver trovato un asso nella manica ovvero un possibile assassno. Una donna infatti li ha contattati e avrebbe raccontato loro che quattro anni e mezzo fa aveva affittato ad un giovane romeno una casa di sua proprietà e questi gli confidò che in quel periodo frequentava in provincia di Bergamo una ragazzina di nome Yara. La donna subito dopo la scomparsa della ginnasta dI Brembate Sopra lo raccontò ai Carabinieri del suo comune ma non venne mai sentita dagli inquirenti, per questo si è rivolta ai difensori di Bossetti dopo il suo arresto temendo che potesse andarci di mezzo un innocente. Il nome della donna per ora è segreto come è in diritto della difesa ma da alcuni controlli sarebbero emersi riscontri ovvero che l’ uomo, ora sembra essere rimpatriato nel paese di origine, esiste davvero e ha 35 anni. Che gli inquirenti lo abbiano rintracciato in carcere? Fonte della notizia sulla superteste della difesa è la rivista Di Più versione cartacea del 2 febbraio 2015 OkNotizieVotalo su OK Notizie

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venerdì 30 gennaio 2015

Vergogna: Salvini (Lega) e Meloni(FdI) candidano Vittorio Feltri al Quirinale

Vergogna è il caso di dirlo per la candidatura espressa dalla Lega Nord e da Fratelli d’ Italia per il presidente della Repubblica. Per questo ruolo servirebbe una persona integra, garante e di altro profilo ma soprattutto equidistante dalle forze politiche. Vittorio Feltri direttore di Libero e in passato e attualmente de Il Giornale entrambi di proprietà di Berlusconi non può esserlo. Inoltre è stato più volte querelato per diffamazione e in un caso oltre alla condanna gli è errivata anche la sospensione dall’ Ordine dei Giornalisti. Bene invece l’ idea PD di Mattarella ovvero l’ inventore del Mattarellum, legge elettorale per le politiche in uso fino al 2001 e abrogato dal Porcellum nel 2006 a tre mesi dalle elezioni. Non male anche la proposta sempre PD di Cantone capo dell’ anticorruzione ottima quella delle Qurinarie 5 Stella Ferdinando Imposimato. Anzi quest’ ultimo non avendo trascorsi politici mi pare il migliore in assoluto. Stando alle votazioni di ieri Pd, Sel e Scelta Civica hanno i numeri per eleggere un candidato fra i tre sopracitati al 4° scrutinio domani mattina quando servirà la maggioranza assoluta di 505 grandi elettori (loro insieme ne hanno 522) anziché la qualificata dei 2/3 pari a 672. Sarebbe uno schiaffo definitivo al fallito e criminale Patto del Nazareno e a Forza Italia che insiste per un candidato loro espressione. Assurdo presntare Marito ex FI anche se poi si vota scheda bianca. La storia di Feltri: OkNotizieVotalo su OK Notizie

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lunedì 26 gennaio 2015

Grecia: stravince Syriza.Schiaffo all’ austerità e alla Merkel. Imitiamoli!



Alle elezioni politiche in Grecia la sinistra moderata anti-austerity di Nicolas Tsipra ovvero Syriza si è imposta con il 36% contro il 27% di Nueva Dimokratia del premier centro-destrista uscente Samaras.  Tsipras prevede di rinegoziare il Fiscal Compat, aumentare i salari minimi, nuovi investimenti per rilanciare l’ economia e soprattutto rimanere nell’ Euro. Nessun pericolo per i mercati e l’ economia. I veri terroristi non stanno in Grecia ma altrove. Sono i broker finanziari  che stamane in risposta agli ellenici hanno affossato le borse, sono personaggi della Bundesbank come Wiedmann che addirittura si scaglia contro il Quentitave Easying di Dragi .  La novità del giorno odierno è che si può fermare la trojika dell’ austerità formata da Bce-Ue-Fmi .  La loro unica cosa buona è il QE ovvero l’ acquisto di un terzo dei titoli di stato emessi dai paesi UE a carico delle nbanche centrali nazionali . Ciò consente di limitare il debito di un paese con l’ estero che di fatto se lo ricompra in parte con la sua banca nazionale. Una forma di elasticità al posto della flessibilità sul famoso 3% di Maastricht. Ma come dice Draghi si deve continuare ad investire per la crescita.  In Italia può farlo solo la sinistra nascente e già sperimentata con la lista Tsipras alle Europee dello scorso hanno. Bene i richiami all’ unità di Vendola, Ferrero e Civati e rispettivamente leader Sel, PrC e Sinistra Dem.  Messi insieme hanno una platea di 4 milioni di voti che possono diventare 7 con i delusi dei % Stelle, il che singifica un 20% che non solo consente di entrare alla Camera con l’ Italicum alle prossime elezioni ma sfidare Renzi e il PD al ballottaggio. Basta quindi alle diatribe interne e si pensi che i nemici sono tuti fuori dalla Sinistra, sono gli avversari politici, la Trojika dell’ austerità, e la Germania Merkeliania.

Buon Lavoro a tutti e diamoci dentro. 


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venerdì 9 gennaio 2015

Su Charlie Hebdo hanno ragione Financial Times e Grillo



L’ attentato al giornale satirico Charlie Hebdo è certamente orribile e merita profonda condanna ma con una seria riflessione tanto sui rapporti con l’ Islam che sulla libertà di stampa in generale. Ha ragione Papa Bergoglio a invitare al dialogo con l’ Islam e dato che parte di esso si è dissociato dall’ Isis e ha ondannato il gesto si dovrebbe evitate di fare di un erba un fascio come fa l’ attuale politica internazionale e nazionale.

Ha ragione anche FT a sostenere che non si debba provocare nessuno con la satira ma darsi un limite etico che dovrebbe poi riguardare più in generale tutta la cronaca che ormai è prova di etica e si dà un taglio commerciale e politico. Infine do ragione anche a Beppe Grillo e i suoi seguaci nel sostenere che c’è puzza di bruciato ovvero di favoritismo per giustificare una successiva contromossa violenta del mondo occidentale come avvenne per l’ 11 settembre con l’ attacco in Afghanistan, Ed è da allora che Usa e Nato aspirano ad attaccare Siria e Iran. Scommettiamo che attaccheranno la prima? Non potevano evitare almeno ora che c’è crisi e risparmiare soldi? A chi giova e quali sono i veri interessi in ballo?

Infine lodo l’ UE per riconosciuto lo stato palestinese ed averlo accettato nella Corte Penale Internazionale. Mi auguro che i criminosi attacchi sulla popolazione civile a Gaza da parte di Israele siano puniti e torni la sinistra al governo e ricominci il percorso di pace affondato dalla destra ebraica.

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Vigili Roma: se solite pagliacciate per discriminare la P.A.



La vicenda dei vigili romani assenti la notte di capodanno è certamente una mera pagliacciata per discriminare la Pubblica Amministrazione e suoi lavoratori e come dice qualcuno anche un pretesto per distogliere l’ attenzione dall’ inchiesta mafia capitale e riqualificare il sindaco Marino. Come si è denunciato pare vi fossero 835 assenti per malattia ma in realtà di queste, denunciano i sindacati senza essere contestati, 700 sarebbero straordinari volontari rifiutati e dunque non vere assenze. Ne consegue che solo 135 si 4900 vigili in organico erano assenti. Tutto nella norma quindi. Ma perché, si chiederà qualcuno, questo rifiuto di massa? In primis perché vi è una vertenza aperta sul rinnovo del contratto collettivo fra sindacati e Comune di Roma in secondi perché nella P.A. a differenza del privato non sempre gli straordinari sono pagati e quando capita ciò avviene a distanza di mesi o qualche anno. Parola di ex ausiliario del traffico! Nella P.A. ogni anni si fa un consuntivo del monte ore lavoro inclusi gli straordinari che però spesso viene superato in quanto le amministrazioni sono sotto organico. Di conseguenza finiti i fondi per pagare gli straordinari bisogna effettuare variazioni di bilancio e tagliare da un'altra parte oppure attendere l’ anno successivo quando il costo della vita si è mangiata la maggiorazione. Talvolta però i compensi sono convertiti in parte in giornate di riposo compensative retribuite. Ecco perché in estate gli uffici riducono fortemente gli orati o mancano le pattuglie. Il discorso vale anche per le imprese private di servizi pubblici come la raccolta rifiuti e il trasporto pubblico. E’ non sempre si fruisce di tutti i riposi a cui si ha diritto.

Per ovviare le false malattie, non servono nuove leggi o le vecchia porcata Brunetta ma basta applicare quelle vecchie o meglio sarebbe sufficiente mandare i controlli a casa. Ma ciò ha un costo a carico del datore di lavoro (pubblico o privato che sia) che quindi preferisce tenersi gli assenteisti a dimostrazione che il problema non è così grave per le casse di chi paga gli stipendi.

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mercoledì 7 gennaio 2015

Jobs Act, Renzi toppa sugli statali




Il premier Renzi tutto annunci e carisma e pochi fatti, sul Jobs Act omette di applicare la legge anche ai lavoratori del pubblico impiego, almeno per ciò riguarda il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Tutto viene rimandato al Parlamento o meglio a quel lo stesso parlamento da anni esutorato a colpi di voti di fiducia sulle questioni importanti, quasi fosse pletorico e non un organo di rappresentanza del popolo eletto direttamente da esso. Anche se detta omissione può essere positivo per i neoassunti della P.A., ciò rappresenta un comportamento inaccettabile perché dimostra che questo premier non ha il coraggio di approvare una norma ancora più impopolare del resto della riforma al punto di delegarla ovvero di fare scaricabarile sul parlamento. Vergogna.


La riforma tra l’ altro prevede un misero indennizzo da 6 a 24 mensilità per i licenziati al posto del reintegro. Una schifezza. Sarebbe più logico darne uno più in linea con le difficoltà a ricollocarsi ovvero da 24 a 120 mensilità e perché no la perdita per il datore di lavoro del patto di non concorrenza (che negli altri casi sarebbe meglio limitare a un anno dalla fine del rapporto e ad un raggio di 50km in linea d’ aria dalla ditta ndr) e una bella serie di penalità fiscali.

Sarebbe stato logico abolire il limite di età per il contratto di apprendistato, considerato che oggi anche un disoccupa 50-60enne potrebbe aver bisogno di imparare un nuovo mestiere per essere ricollocato. Visto che il Jobs Act riforma l’ Anspi forse era anche il caso di abolire la norma che prevede la perdita degli ammortizzatori sociali per chi accetta contatti a tempo determinato molto brevi. Forse era meglio sostituire la perdita con una sospensione ed evitare cosi di incentivare il lavoro nero e disincentivare la ricerca di lavoro per i neo-licenziati che ora debbono attendere l’ esaurimento dell’ Anspi o Mobilità che dir si voglia.

Più che di un contratto a tutele crescenti ci sarebbe stato bisogno di un contratto a fiscalità agevolata crescente per incentivare la stabilizzazione del lavoratori. Ora cosa impedirà un’ impresa di licenziare un lavoratore il girorno prima che termino le tutele crescenti? E’ in particolare come crescono queste tutele? I dettagli Renzi non dice quali sono. Un’ occasione persa per eliminare forme precarie come co.co.co, co.co.pro e finte partite iva e instituire il salario maggiorato con maggiorazione decrescente in base alla durata del contratto per contratti a tempo determinato come accade nel resto d’ Europa. Questa sarebbe stata una vera riforma.



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