Mercoledì scorso 11 novembre
2015 Federica Sciarelli ha mandato in onda e commentato un video relativo al
processo per la morte di Yara Gambirasio. In particolare si faceva riferimento
alle immagini delle telecamere sparse in Brembate di Sopra che avrebbero
ripreso vari passaggi del furgone di Bossetti. La conduttrice lamenta che
alcuni colleghi dando voce alla difesa dell’ imputato avrebbero avvallato l’
esistenza di un video tarocco realizzato dal Ris. In verità la difesa non ha
mai parlato di video tarocco ma ha semplicemente riportato in auge le
dichiarazione del tenente Lago dei i Ris il quale dichiara che su pressioni
della procura fù realizzato un video in cui venivano montate insieme tutte le
immagini delle telecamere e consegnato alla stampa sostenendo che tutti i 13 passaggi fossero del furgone del manovale
di Mapello. In realtà lo stesso Ris precisa che in passaggi accertati sono solo
2 mentre su altri 11 esiste il dubbio che possa essere effettivamente il
furgone in oggetto. A sentire invece la Sciarelli che sosteneva di non voler ostacolare
la difesa sembrebbe altro. Ella infatti si indigna per il comportamento dei
colleghi di altre testate e prova a smontare la polemica dimostrando che il
video è in realtà un versione ridotta dell’ originale. A parer mio fatto
irrilevante. Resta infatti la falsità delle informazioni diffuse all’ epoca
dalla procura che induce a chiedersi se non si sia trattato di un maldestro tentativo
di influenzare la futura giuria della Corte di Assise come si sa e composta di
2 giudici togati e 6 non togati ovvero popolari fatto di persone comuni aventi
come requisito l’ aver completato la scuola dell’ obbligo regolarmente,
maggiore età e fedina penale pulita senza nemmeno un carico pendente. Persone
quindi influenzabili attraverso i media che pone quindi il problema dell’
effettivo giusto processo per casi come questo (con forte eco mediatica) e
soprattutto mette in discussione la fiducia verso magistratura, pubblici
ufficiali e media. E’ non forse il caso di porre limiti alla cronaca sui
procedimenti penali di competenza della Corte di Assise e Corte di Assise di
Appello prima dei verdetti? Io direi di sì e non un limite alla libertà di informazione
bensì all’ abuso che se ne fa.
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