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lunedì 31 marzo 2008

ANALISI DEL VOTO: LO SCENARIO, L'APPROCCIO E LE SORPRESE

Se noi fossimo cittadini americani o più semplicemente francesi potremmo seguire attraverso i sondaggi questa campagna elettorale che è iniziata solamente ieri.
Lo scenario: Se qualcuno pensa di leggere i dati che tutti gli istituti di ricerca hanno pubblicato e spera di sapere che cosa succederà il 13 e 14 Aprile si sbaglia di grosso. La campagna elettorale è iniziata presto ed è finita prima.
Nei prossimi giorni nel corso del black out pubblicheremo un sondaggio fatto prima di Pasqua dove risulta che il 70% degli italiani è convinto che Storace sia ancora con Fini e il 25% non sa che Fini è in lista con Berlusconi e solo il 30% ha saputo riperterci correttamente il nome del partito di del Cavaliere.
Ferrando lo conosce il 20% degli italiani, Boselli il 50% e solo la metà sa che è candidato premier e che il Partito Socialista non è alleato con il PD, infine il 22% è convinto di trovare sulla scheda elettorale ancora l'Ulivo.
Questo è il risultato dellla par condicio che si è limitata ad una spartizione degli spazi televisivi tra i partiti regolata solo dal cronometro.
Questo è il risultato dei pastoni dei telegiornali, fatti non per destare interesse o informare ma semplicemente per adempiere ad un'altra formalità da cronometro.
La politica non è sexy, i politici sono noiosi, ripetitivi e non credibili ed il risultato è il disinteresse generalizzato dell'opinione pubblica.
La Rai, alimentata dai soldi pubblici, e le altre tv che utilizzano le frequenze, un bene comune nel nostro Paese, hanno omesso di informare i cittadini.
Quindi milioni di italiani andranno a votare senza avere informazioni complete in un momento come quello che sta vivendo il nostro Paese, dove l'offerta politica, le coalizioni, gli schieramenti, anche se non i protagonisti, sono radicalmete cambiati.
In un nmomento come questo lo sforzo informativo avrebbe dovuto essere clamoroso per accompagnare e rendere più consapevoli le scelte degli elettori.
Invece non avremo faccia a faccia, confronti e nemmeno dei veri contraddittori per cui dovremo eleggere e scegliere i nostri futuri governanti sulla base di quello che dicono in modo autoreferenziale, senza poterli misurare in uno scontro diretto con i propri avversari e senza mai vederli realmente alla prova sotto il torchio di un reale contraddittorio.
L'approccio: questa campagna elettorale definita da tutti addormentata in realtà ci ha fornito novità straordinarie che probabilemnte non abbiamo saputo valutare bene: abbiamo visto Veltroni riuscire con un'abile comunicazione a presentarsi come proposta nuova.
Ci si è proposto Berlusconi inedito che non ha più parlato della minaccia comunista, che dice di non poter fare miracoli e imposta un futuro di condivisione e consapevolezza dei problemi che il Paese dovrà affrontare, e dare nel cuore della campagna elettorale sondaggi sfavorevoli, clamoroso ma assolutamente vero.
Infatti il 23 febbraio annunciava che il suo vantaggio era di 10 punti, il 21 Marzo invece di 9,8 ed un paio di giorni fa era circa all'8,0%.
Veltroni invece, in assoluto stile berlusconiano vecchia maniera, cita i sondaggi solo quando sono positivi e gli consentono di rappresentare l'idea di una clamorosa rimonta e raccontandoci una distanza tra i due schieramenti di 4 punti, circa 3 milioni di voti, mentre Berlusconi sotiene che la differenza è oltre 6 milioni.
La Crespi Ricerche nell'ultimo sondaggio da una differenza di 6,5 punti certificando un recupero di Veltroni nelle ultime settimane: il 4 marzo la distanza tra i due schieramenti era il 10,1, oggi si è ridotta al 6,5.
Quale sarà il dato che uscirà dalle urne? In termini di calcolo delle probabilità, le ipotesi sono tutte valide, tutte possibili e quello che appare non probabile è che Veltroni, almeno alla Camera possa controvertire il dato.
In piena campagna elettorale l'uomo dei trend sempre positivi viene a dirci che Veltroni sta recuperando consensi.
Vuoi vedere che sta puntando alla credibilità, al non essere smentito dai fatti?
Questi cenni ci indicano che l'approccio di Berlusconi è completamete cambiato e dato che è sicuro di vincere le elezioni si sta mettendo nella migliore posizione con l'opinione pubblica per poter governare senza avere l'ossessione delle talvolta iperboliche promesse elettorali.
Se questa analisi è fondata, la vicenda Alitalia che ha caratterizzato la parte centrale di questa campagna elettorale, difficilmente può essere derubricata come una butade.
Se Berlusconi non ha la cordata di imprenditori rischia di compromettere il risultato scontato di queste elezioni.
Per questo sono convinto che negli ultimi giorni di campagna elettorale presenterà la sua cordata per Alitalia con la quale spiazzerà tutti gli attacchi e gli insulti ricevuti dagli avversari in questi giorni e potrà presentarsi come il salvatore della Patria, come un leader taumaturgico, capace di porre rimedio ai guasti della malapolitica.
Se non lo farà sarà sottoposto ad un tiro al bersaglio che metterà in gioco la sua credibilità di imprenditore e di leader.
Se fosse stata una semplice battuta venuta male il giorno dopo l'avrebbe liquidata con la solita battuta "I giorrnalisti non hanno capito" e sarebbe passato ad altra vventura.
Inoltre se avesse dovuto accontentare la Lega avrebbe spinto contro Prodi, sostendo che un governo dimissionario che tra 15 giorni verrà avvicendato non può prendere una decisioni così importante, invece su questa cosa insiste, tiene il punto e quindi mi pare evidente che ne fa una questione di onore e di puntiglio, insomma l'Alitalia divrenta simbolo operativo, pragmatico della sua capacità concreta di agire, altro che contratto con gli italiani!
Le soprese: quella che ci troveremo molto probabilmete il 14 è che l'idea di bipolarizzare la politica, su cui sappiamo esistere un'ampia convergenza tra Berlusconi e Veltroni, pare non essere passata nella testa degli italiani come necessità e miglioramento delle condizioni della politica in Italia.
I partiti che hanno una reale possibilità di entrare in Parlamento nonostante lo sbarramento sono 3 o 4 e la quota elettorale che rappresenteranno sarà tra il 20 e il 30%, non è cosa da poco.
Tra loro l'elemento di maggiore delusione è Bertinotti che non è entrato in campagne elettorale e probabilmente non lo farà mai perchè l'ha affrontata con l'applombe del presidente della Camera e la Sinistra Arcobaleno che per l'80% è la sinistra comunista si è presentata senza i suoi simboli.
Infatti Ferrando che ha falce e martello nel simbolo raccoglie circa l'1%, ma secondo me potrebbe andare oltre, anche perchè il contenitore creato per la campagna elettorale da Bertinotti e co. appare un'operazione elettoralistica e non invece politica che quel mondo chiede da oltre un decennio.
Mi ha impressionato vedere Boselli qualche giorno fa mettere impietosamente sotto l'ex segretario dei DS, Piero Fassino, è incredibile la forza e la grinta che il pacifico segretario del Partito Socialista sta mettendo in questo finale di campagna nella quale è riuscito a riunire tutte le anime socialiste da De Michelis a Bobo Craxi, Valdo Spini, il sindacalista Larizza, a cui dovremmo sommare il pezzo dei DS che fa capo a Gavino Angius che di recente ha aderito al PS.
Ma la sorpresa, la vera protagonita, la mattatrice di queta campagna sono sicuramente Daniela Santanchè e il suo pigmalione Francesco Storace.
In 6 mesi hanno fondato un partito, presentato le liste in tutta Italia, fato un programma politico fortemente identitario e nonostante i numerosi sgambetti molto probabilemte riusciranno a portare una pattuglia in Parlamento.
La Santanchè ha portato innovazione di linguaggio che è molto rude a tratti violento ma sempre diretto, che rappresenta un contrasto con la sua immagine al femminile.
Il Senato: nelle ultime elezioni, grazie a questa legge elettorale, votata dall'allora centrodestra, ci siamo trovati in una situazione in cui l'Ulivo di Prodi ha vinto alla Camera per soli 24.000 voti con i quali grazie al premio di maggioranza ha ottenuto il 55% dei deputati, mentre benchè al Senato il centrodestra abbia ottenuto la vittoria con più di 250.000 voti, grazie all'assegnazione regioanle ed al caos del voto degli italiani all'estero, l'Unione si è ritrovata con un paio di Senatori in più che supportati da quelli a vita, ha potuto governare per 20 mesi.
Oggi l' ipotesi, 4 punti di vantaggio di Veltroni, ci porta ad un vantaggio della coalizione di Berlusconi di 1,5 milioni di voti, l'Udc è tra il 5 e il 6, la Sinistra Arcobaleno tra il 6 e il 7, la Santanchè è intono al 4% e nessuno quindi può contare sulla certezza dell'8% necessario per guadagnare seggi.
Sappiamo però che a livello regionale nel Lazio, in Puglia, nelle regioni rosse la media nazionale può far scattare i senatori ai danni di una delle due coalizioni.
Il problema che nei sondaggi regionali non c'è nessun dato certo perchè i partiti fuori dalle coalizioni si posizionano tra il 7 ed il 9 ed in nessuna regione queste forze hanno la sicurezza di sfondare la quota 8%.
Quindi il calcolo finale può cambiare per poche centinaia di voti, per delle marginalità in un calcolo infinito di possibilità che rasenta quasi la casualità.
Con i numeri di Berlusconi, 8 punti di vantaggio, i senatori del PDL potrebbero essere 25-30 di vantaggio, con quelli della Crespi Ricerche non si andrebbe oltre 20, con quelli di Veltroni si andrebbe intorno al 10 senza contare le circoscrizioni estere.

Ma come sapete l'andamento di questi ultimi decisivi giorni non lo potremo leggere sui giornali attraverso i sondaggi perchè la legge sulla par condicio vieta la pubblicazione, ma non la possibilità di fare sondaggi e noi nei prossimi 15 giorni continueremo a sondare, osservare la realtà, documentarla e chi sarà interessato a conoscere i nostri dati potrà farlo senza violare nessuna legge acquistandoli e ricevendoli direttamente a casa.

Purtoppo in Italia la libertà ha un costo elevato.

Vai a INTENZIONI DI VOTO - I PREMIER - 28 MARZO
Vai a INTENZIONI DI VOTO I PARTITI - 28 MARZO


domenica 30 marzo 2008

Politicamante io sono quì! Fate il test anche voi


Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

Si tratta di fare un test di 25 domande a risposta chiusa con 6 opzioni di risposta da molto favorevole a molto contrario link: http://www.voisietequi.it

sabato 29 marzo 2008

Berlusconi sempre più autolesionista, infantile e codardo: evita l'Annunziata per non dover scappare come nel 2006!

Colpi di autolesionismo e d infantilismo sono arrivato in questi giorni dal candidato premier del PDL Silvio Berlusconi.
Su Alitalia dopo giorni di annunci di Cordata deve ripiegare: dopo aver fatto i nomi di alcuni partecipanti arrivano le ennesime smentite degli interessati (3 nomi su 4) e Berlusconi si rimangia quanto detto per oltre 2 settimane. "mai parlato di cordata"
Altro colpo stupido ed infantile arriva sulla Par Condicio: avvelenato per l'annullamento della puntata di Porta a Porta a causa di un forfait di Veltroni dovuto ad impegni di campagna elettorale, ha pensato di fargli saltare la puntata di in "1/2 Ora" di Lucia Annunziata dalla quale era fuggito nel 2006 come tutti certamente ricorderanno! Inevitabile per Par Condicio l'annullmanto delle puintata con Veltroni.
Quindi il lupo perde il pelo ma non il vizio: gia nel 2006 era scappato dall Annunziata con accuse assurde e tentava di sottrarsi al faccia a faccia con Prodi facendo credere il contrario.
Ora fà lo stesso con Veltroni ma in effetti un problemuccio c'è: per Par Condicio non si deve fare un confronto a due come chiede inisstentemente il leader Pd ma bensi un Helter Skelther Elettorale con tutti i leader candidati premier : Berlusconi,Veltroni,Sabtabchè, Bertinotti, Casini, Boselli, Falvia D'Angeli, Ferrando, ecc.
E' ovvio che in questa situazione Berlusconi ci rimette di pià di Veltroni perchè sarebbe molto più attaccato di altri visto che i premier esono in maggiornaza di snistra e che anche a destra non adorano di certo.
Ma mentre Veltroni non si sottrae Berlusconi scappa Ma è davvero il caso di mandare a Palazzo Chigi un elleneto simile?
AI posteri l'ardua (neanche tanto ) sentenza!

martedì 25 marzo 2008

Sondaggi: pareggio o PD leggermente avanti?

Leggendo il titolo quelcuno potrebbe prendermi per matto ma non è così: se consideriamo i sondaggi come valori ed assoluti il PDL di Berlusconi ha un vantaggio di 4-7 punti sul PD ma se invece esaminiamo forchette, liste e intenzioni degli indecisi non è così.
Nelle forchette infatti massimo PD e minimo PDL sono alla pari , talvolta il massimo PD è a mezzo punto o un punto avanti al minimo PDL.
ma quento è reale una tale ipotesi? Molto e per vari fattori.
Intanto l'elelttorato di csx è più affezionato ai suoi partiti, poi và detto che fra gli indeci i partiti magiormente presi in considerazione sono UdC e La Destra che potrebbero sottrarre voti al PdL.
Se poi consideriamo le liste nomnate nei sondaggi, molte mancano: non sono citate per esempio molte liste civiche, leghe del nord alternative alla Lega di Bossi,Unione decmocratica Consumatori,ecc.
Quanto sopra sposterebbe in basso i valori della coalizione di berlusconi in quanto fra le liste dello 0.x prevalgono nettamante quelle a destra o al centro!
Il sondaggista americano che previde il pareggio del 2006 per berlusconi lo riprevede quest'anno, così come un sondaggio dell'UdC che addirittura non assegna una maggioranza in Senato! Chi vince dovrà per forsa allearsi con Udc o Sinistra Arcobaleno per Governare o ppure si dovrà fare la grande Coalizione!

domenica 23 marzo 2008

Voto Utile? Se c'è: è quello ai piccoli contro l'inciucio

Da un pò di tempo sento parlare di voto utile che per qualcuno sarebbe quellod ato ai grandi: PD e PDL.
Nonostante io voti PDL e possa ritere utile ogni voto non dato a Berlusconi non la penso esattamente così: un voto molto utile e quello dato ai piccoli, spcialmente quellli come UdC, Sinistra Arcobaleno e La Destra che hanno la possibilità di approdare in Parlamento ed al Senato.
Se infatti i due maggiori partiti come nel 2006 per le deu coalizioni, prendessero il 98% dei voti si arriverebbe ad un pareggio e l'Italia sarebbe nuovmante ingovernabile.
Ma c'è di peggio: una Grande Koalitionen alla tedesca sarebbe improponibile perchè non sarebbe di 2 partiti ma molti più: Il PDL ultra tereogeneo formato da 18 simboli, Lega, Mpa, IdV,PD e Radiclai. Non durerebbe a lungo.
Andremmo incontro ad un perirodo di uno od al massimo due anni peggiori del bienio appena finito del Governo Prodi.
Meglio quindi votare i piccoli e lasciare chefacciano accordi post voto on chi vince le elezioni.
Purtroppo il fallimentare meccanismo del porcellum con il quale berlusconi ped il cdx per proio tornaconto ci ha obbligati a votare e rivotare, ci impone di subire l'ennesimo piccolo tradimento post voto: far vincere una maggiornaza che cambia o meglio si allarga!
L'unica cosa che si può augurare e cambini le regole del gioco dopo il voto. Se larghe intese devono esserci a causa di un pareggio, che siano solo per le riforme e la legge elettorale, poi tutti a casa e hai noi nuovo voto!

Alitalia: la cordata elettorale che non c'è...

Intanto và premesso che ciò che porta Alitalia a questa situazione di pre-fallimento e da ricercarsi molto lontano nel tempo passate: almeno a 15 anni fà, ovvero quando iniziarono le privatizzazione.
Da allora infatti come sostiene la leader e candidadata Premier di Sinistra Critica, Flavia D'Angeli, i governi hanno commesso vari errori.
Uno fra tutti la non ammissione della Golden Share (ovvero il privilegio per lo stato di essere socio di riferimento anche se minoritario) il secondo di escludere del tutto lo Stato da certi servizi.
I Servizi Pubblici infatti sono da ritenersi di prima necessità per il cittadino e vanno quindi garantit: ne consegue che non li si può trattare come qualsiasi altro bene su cui lucrare. Potrbbe non essre ciò possibile.
In certi setori potrebbe essere necessario o meglio potrebbe non essre possibile non lucrare: pensiamo ad esembio ad un autobus che serve un Comune di 1000 abitanti o giù di lì: mica puoi eliminarlo, eppure i costi sarebbero più alti dei ricavi per la scarsa affluenza al servizio.
A questo vanno aggiunti gli erori specifici di Alitalia: sbagliò Prodi mettere Cimoli come Ad , sbaglio Maroni a non intervenire e non rimuovere Cimoli, sbagliò il CdA a non volersi alleare con le piccole compagnie Low-Coast come fecere le altre grandi e per di più si divisero fra chi voleva investire su Fiumicino e chi su Malpensa (era maeglio investire su Torino Caselle a questo punto ndr).
Alitalia e sull'orlo del fallimento e Barlusconi fà una cordata elettorale, perchè non la fece 4-5 anni fà? Perchè uno come lui che 15 anni fà era per gli investimenti stranieri in Italia ora vi si oppone e difende la Italianità di certe aziende.
Mentre Air France e sindacati hanno fretta di chiudere la trattativa facendo un braccio di ferro dannoso per tutti , Berlusconi vorrebbe tirarla per lunghe: perchè? Perchè la Cordata, come sostengono anche Casini e Storace non esiste ed una bufala elettorale da portare fino al 14 aprile? O perchè un Opa dopo l'entrata di Air france gli costerebbe di più? O semplicemente fà Insider Trading come accusa giustamante Di Pietro?
In ogno caso è scorretto, ed è altrettanto pale se chi giocando su Malpensa si vuole rilanciare la Lega Nord stoppata da un abile campagane elettorale di Veltroni.
Anche su Malpensa sono stati fatti errori allucinanti nel senso che non doveva nascere, era meglio investire come dicevo pocanzi, su Caselle. ma ora per salvarla si potrebbe chiudere Linate che obsoleto ed insicuro, troppo vicino alla città!
CI si mette in mezzo la Sea ( gestore di Malpensa) che non contenta di essere artefice del suo male con cattiva gestione e furti dei suoi dipendenti,chiede pure i danni invece di rifonderli. Non li asta un piano di rilanzio dello scalo varesotto di 80 milioni di euro? Mah...
E chi ci dice che Sea ci perde Veramente se Malpensa non più un Hub. Ma poi riflettiamo: non si deve legare il futuro di un aereoporto alla decisione di una singola compagnia per quanto grossa sia: c'è ne a decine nel mondo che potrebbero mantenere Malpensa come Hub...perchè non stuzzicarle facendole pagare meno i costi di scalo,ecc.?
Infine la nuova cordata farà davvero un piano migliore di Air France, per ora sappiamo che l'Ad di San Paolo- Intesa, Passera ne ha snebtito l'esistenza o quantomeno che il gruppobancario ne faccia parte.



sabato 15 marzo 2008

Emanuele Filiberto di Savoia candidato all'esetro

Emanuel Filiberto di savoia, figlio di Vittorio Emanuele III, inquisito da Woocook è candidato nell circoscrizione estero della Camera per queste politiche.
Si candida con un suo movimento e si dichiara vicino al centro-destra pur essendo ufficiamente un indipendente.
Per fortuna per l'assegnazione dei seggi all'estero si usa il maggioritario e lui non vincerà mai altrimenti sarebbe una grave disgrazia a verlo in parlamento.
Ma poi mi chiedo: non era vietato per i Savoia fare politica attiva? Non è un modo per provare a ritornare ala Monarchia?
Trovo pericoloso quest'atteggiamnto dei savoia specie dopo la incredibile richiesta di 260 milioni di euro all'IItalia per "i danni" provocati dall0esilio alla famiglia!
MI auguro che gli Italiani sia no furbi e non lovotano, i Savoia stanno esagerando. Ma chi si credono di essere? Dovrebbero solo chedere scusa per il male fatto ed evitare di interferire con la politica del nostro paese.

giovedì 13 marzo 2008

Berlusconi sempre più volgare e fuori di testa. Offende giovane universitaria e i precari

Dopo le uscite assurde su Ciarrapico, berlusconi non smentisce il suo basso profilo politico con una battuta veramante vergognosa ad una studentessa Universitaria che al programma "Punto di Vista" sul Tg2 dopo aver sottolineato le difficoltà di un giovane a metter su famiglia senza un reddito fisso, si è sentita rispondere: "Le consiglio di sposare il figlio di Berlusconi a qualcuno del genere".
Una idiozia! Immediate le repliche di tutti gli altri leaders a partire da Veltroni e Bertinotti.
Il leader PD ha definito Berlusconi lontano dai precari ed ha affermato che al posto suo avrebbe risposto "nessuno può avere meno di 1000 -1100 euro al mese" ribadendo la necessità del minimo sostegno e l'uso del fisco per incentivare chi stabilizza e disincentivare chi usa la precarietà, anche come concorrenza sleale.
Bertinotti ha definito vergognose ed inqueitanti le parole del leader del PdL asserendo "come italiano mi vergogno di Berlusconi": come biasimarlo...ndr.
Bonaiuti, il portavoce di Berlusconi ha definito la polemica strumentale ed ha accusato la sinistra di amare ed inventarsi i precari perchè non avrebbe argomenti.
Parole pesanti per il PdL anche da casini che ha comunica che non voterà la fiducia a Berlusconi se vincesse le elezioni ed haccusato il PdL di danneggiare il PPE per eccessivo spostamanto a destra.
Anche Junker leader del PPE afferma che non c'è spazio per fascisti come Ciarrapico nel PPE.

Berlusconi volgare e vuoto: Fossi in Ciarrapico me ne andrei

Un paio di giorni fà si è abbattuta sul PdL una bufera a causa della candidatura del fascista Ciarrapico.
Ciarrapico si è autodefinito fascista ed orgoglioso di esserlo ed ha attaccato il n.2 del PdL Gianfranco Fini, ex missino e fondatore di An ora scioltasi (o almeno così sembra) nel PdL.
Fini ha subito reagito scatenando una morei di polemiche e chiedendo di non candidarlo,stessa richesta dalla lega Nord.
Accuse pesanti sono arrivate dalla sinistra che contrattacca a berlusconi dopo le sue uscite su Calearo, Colaninno e l'operaio Thyssen define candidature di facciata.
berlusconi si è difeso in modo becero e volgare: prima ha asserito che Ciarrapico gli serviva per i giornali che possedeva, utili in campagna elettorale, poi ha afffermato che Ciarrapico e solo uno dei 1000 candidati e che non conta nulla e non conterà mai nulla.
Tali affermazioni dimostrano la poverta d'animo dell'uomo Berlusconi e di quanto sia inadatto a guidare il Governo di un paese come l'italia. Da questo punto di vista 100 volte meglio veltroni ma pure Mastella!
Se fossi in Ciarrapico mi sentirei gravemente offewo e trattato da zerbino e me ne andrei indignato: penso che nessuno, nemmeno un fascista meriti tale trattamanto.
Questa non è una difesa di Ciarrapico che reputo un cattivissimo elemnto da candidare come parlamentare ( che tra l'altro e stato coinvolto i Mani Pulite) ma una semplice constatazione del basso profilo politico del PdL, sia per la candidatura che per come la gisutifica Berlusconi.
Che vergogna, solo in Italia abbiamo gente simile!

Caricature ai politici e loro slogan

Dal 1994 quando berlusconi entrò in politica,si è iniziato a fare un più ampio uso di slogan e manifasti giaganti 3m x 6m.
Succesivamante è nata la moda di parodiare questi messaggi politico pubblicitari a scarno dei politici.
Anche quest'anno non manca la solita kermesse e le critiche da ogni parte sia da chi subische cha da chi ma schernire.
Fra questi ultimi anche Beppe Grillo che ha lanciato un paio di freciatine al leader del Pertito Democratico Walter Veltroni, chissà perchè solo a lui e coma fà a dire che questì non èl una specie di novità..boh
In ogniccaso eccovi una rassegna immagini goliardiche, fotomontaggi e caricature dei personaggi politici in campagna elettorale e buon divertimento!

domenica 9 marzo 2008

Come fà il Papa a parlare di dignità?

Oggi il Papa al tradizionale Angelus domenicale ha affermato: "L'uomo rimane uomo con tutta la sua dignità, anche quando è un ambrione o in stato di coma".
La frase in se non è male ma è chi la pronuncia che ne fà un uso distorto: che dignità si può dare all'accanimento terapeutico che la Chiesa propina?
E' dignitoso obbligare una donna a mettere al maondo un bambino malato a rischio della sua stessa vita?
E dignitoso triservare macchina salvavita ad un uomo senza speranza sottraendo le stessa a chi ne ha più bisogno?
E disgnitoso imporre la morale cattolica a chi segue un altra fede o non crede affatto?
Ovvio che non lo è.
Inoltre il papa nel suo discorso per la sapineza scrisse che "nessuno è posrtatore sano di verità" ma allora perchè proio il Papa si eleva a tale portanza facendo simili affermazioni?
Chi è lui per stabilire al di sopra di tutti ciò che è degno e ciò che non lo è?
Non lo può fare! Lui è messaggero di Dio ma spesso erra e si erge a Dio stesso distorcendone il Verbo.
Và infine registrata la solita intromissione di Bertone che tenta condizionare la campagna elettorale specie quella dei laici inventandosi una mancanza di rispetto dei leaders nei confronti della Chiesa.

Berlusconi Insulta perchè ha paura...e si alzano i toni

Ieri Berlusconi ha alzato i toni della campagna eletorale insultando gli avversari del PD: ne ha definito il programma carta straccia e lo ha stracciato in pubblico in segno di sfregio al PD inoltre ha fatto una affermazione che non offende solo Veltroni ma 1/3 degli Italiani: "lui non è nemmeno laureato ma solo diplomato" cosi Berlusconi si è espresso nei confronti di Veltroni.
E che c'entra il titolo di studio? Solo perchè lui è laureatoin Economia e Commercio? Ma ha sempre dimostrato di non capire nulla di economia!
Così si offende quel 35% di italiani che possiede un diploma ma non è laureato e tutto questo per non perdere le elezioni? Che schifo!
Berlusconi infatti ha paura di perdere e lo dimostrano alcuni fatti:
  1. Ricomincia a parlare di sondaggi e si inventa 10 punti di vantaggio (solo un sondaggista lo dice per tutti gli altri sono 6)
  2. Parla di voto utile nel tentativo che di evitare una fuga di voti dal PPL a La Destra e UdC
  3. Alza i toni e isulta avversari ed elettori per attirare l'attenzione
  4. Atacca la par-Condicio per paura del confronto contro tutti

Veltroni però ha dato una risposta da gran signore dicendo "Noi non strappiamo ma semmai leggiamo e rispettiamo".

Bertinotti parla di politica violenza ed anche Storace e casini criticano Berlusconi.

A proposito di par condicio và detto che quest'anno non ci potrà essere un facci a faccia Berlusconi vs Veltroni ovvero una cosa a due , ma avendo vari candidati premier, si dovrà fare un faccia a faccia multiplo con il risultato che Berscuni dovrà avvrontare una decina di avversari insieme e son sarà faciel.

Dunqu è il caso di dire buon Helter Skelter a tutti!

Và resgistrato in fone l'attacco dei piccoli partiti ai media ed al garante della Par Condicio AGCom per non aver dato l'oro lo stesso ampio spazio che viene dato a PD e PDL.IN testa fra tutti Di Pietro che chiede il rispetto della parità fra concorrenti! Auguri Di Pietro!


lunedì 3 marzo 2008

Elezioni: depositati 177 simboli

Ieri 2 marzo era il termina ultimo per presetaare i simboli di partito da mettere sulla scheda elettorale. Sono stati ben 177!
Ovviamante molti verranno eliminatiper vari mtivi: non riusciranno a raccogliere le firme, saranno esclusi per incompatibilità e 18 simboli non ci saranno perchè fanno capo ai partiti del PDL che andranno sotto un unico simbolo...forse.
Ma la cosa interessante è la fantasia e l'esistenza di simboli interessanti come "Lista del non Voto" e "Amici di Beppe Grillo" ,ma anche doppioni dei Verdi e un PdP somigliante in toto al PdL.
Con tutti questi simboli anche se una parte verrà eliminata e non li troveremo sulla scheda una cosa è certa: ci sarà una forte frammentazione del voto a dannno dei due maggiori scheramenti.
Si tornerà indietro si 21 anni al 1987 quando per effetto della caduta del governo Craxi si andò alle elezioni anticipate e ci fù un vero disperdio di voti che preoccupò a tal punto damettere in secondo piano quel 17.1% stori del PSI e il contemporaneo crollo del PCI al 13.3% conseguente alla cosidetta Perestrojka!

Una coalizione 2 programmi!

In 20 anni che seguo la politica (iniziai a 12 anni) pensavo di aver visto di tutto ma sembrereba di no.
2 giorni dopo l'uscita del programma del PPL ne esce uno della Lega Nord decisamante diverso.
Esso tratta punti non compresi in quello PPL come il federalismo. La lega punta con mezzi democratici ma in subordine non democratici a realizzare quel federalismo bocciato dal referendum 2006 insomma và contro un intero paese e la sua volontà.
Ma sopratuttto è allucinante il fatto che due partiti coalizzati vadano al voto con 2 diversi programmi: quel dei due realizzeranno? Andranno d'accordo o la Lega ricatterà il PPL minicciando l'uscita dalla coalizione che a perere di Bossi non lo convince molto?
Il PPL poi nel suo prgramma affronta questioni on toccate dalla lega come la detassazione degli straordinari o la riduzione ICI. Inoltre il programma PPL costa 50 miliardi di troppo (87 mld) rispetto alle risosrse disponibili (33 mld) quindi è imrproponibile.
Per berlusconi vanno registrati 2 intoppi: il leader DcA Rotondi che dichiara che con il suo 1% vuole avere pari dignità nel PPL e la risposta bella e convncente di Di Pietro alla prposta di Fini di ieri.
Va detto che anche che Rotondi ha sottolineato di essere l'unico a non aver depositato il prprio simbolo a differenza degli altri 18 che compongono il PPL: segno che tira aaria di divisione post voto o che quanto meno non sono tutti convinti di questa fusione per ora solo elettorale.
Ma tornando a Fini,ieri ha infatti proposto una cosa non contenuta nel programma che è il lavoro come pena alternativa al carcere: bella proposta,utila anche al reinserimanto del detenuto nella società a fine pnea ma è inapplicabile e gistamante Di Pietro commenta così "E' assurdo dire che il detenuto debba andare a lavorare per pagare il danno che ha compiuto alla società, quando nemmeno i giovani che non hanno commesso reato trovano lavoro" e chiosa " Vorrei trovare l'imprenditore che dà lavoro e paga un detenuto quando non c'è lavoro per i nostri giovani" e poi " per far lavorare un detenuto ci vorrebbero 10 poliziotti che controllano: e quanto ci costano?" infine " Le sparate grosse hanno le gambe cosrte".
Io aggiungereI : ma siamo prprio sicuri che ciò valga la nostra sicurezza: molti aprofittano di permessi premio,semilibertà per cmmettere reati: ad esempio un certo Angelo Izzo era fuori per lavoro quando uccise ancora: la gente capirebbe una proposta simile? Direi di no anche se non è malvagia.

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