Alle elezioni politiche in Grecia la sinistra moderata
anti-austerity di Nicolas Tsipra ovvero Syriza si è imposta con il 36% contro
il 27% di Nueva Dimokratia del premier centro-destrista uscente Samaras. Tsipras prevede di rinegoziare il Fiscal
Compat, aumentare i salari minimi, nuovi investimenti per rilanciare l’
economia e soprattutto rimanere nell’ Euro. Nessun pericolo per i mercati e l’
economia. I veri terroristi non stanno in Grecia ma altrove. Sono i broker finanziari che stamane in risposta agli ellenici hanno
affossato le borse, sono personaggi della Bundesbank come Wiedmann che
addirittura si scaglia contro il Quentitave Easying di Dragi . La novità del giorno odierno è che si può
fermare la trojika dell’ austerità formata da Bce-Ue-Fmi . La loro unica cosa buona è il QE ovvero l’
acquisto di un terzo dei titoli di stato emessi dai paesi UE a carico delle
nbanche centrali nazionali . Ciò consente di limitare il debito di un paese con
l’ estero che di fatto se lo ricompra in parte con la sua banca nazionale. Una
forma di elasticità al posto della flessibilità sul famoso 3% di Maastricht. Ma
come dice Draghi si deve continuare ad investire per la crescita. In Italia può farlo solo la sinistra nascente
e già sperimentata con la lista Tsipras alle Europee dello scorso hanno. Bene i
richiami all’ unità di Vendola, Ferrero e Civati e rispettivamente leader Sel,
PrC e Sinistra Dem. Messi insieme hanno
una platea di 4 milioni di voti che possono diventare 7 con i delusi dei %
Stelle, il che singifica un 20% che non solo consente di entrare alla Camera
con l’ Italicum alle prossime elezioni ma sfidare Renzi e il PD al
ballottaggio. Basta quindi alle diatribe interne e si pensi che i nemici sono
tuti fuori dalla Sinistra, sono gli avversari politici, la Trojika dell’ austerità, e
la Germania Merkeliania.
Buon Lavoro a tutti e diamoci dentro.
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