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venerdì 8 giugno 2012

Salviamo e Rilanciamo le ferrovie Piemontesi




A seguito della decisone della Regione Piemonte di chiudere 12 linee ferroviarie regionali o inviato all' assessore ai trasporti una lettera-petizione con dei suggerimenti per rilanciare il trasporto ferroviario in Piemonte. Aderite numerosi anche da altre regioni. Ecco il testo.

All' attenzione
dell' Assessore ai Trasporti Reg. Piemonte
Barbara Bonino
 Gentilissima assessore,
                                           mi permetto di scriverle perchè recentemente ho letto articoli di stampa in base al quale si percepisce uno sfascio totale delle ferrovie piemontesi dovuta all' ostinazione della sua giunta di volere a tutti i costi Trenitalia come vettore e a non avere altri interessi oltre l' inutile Tav. Inutile perchè tutti gli studi economici indicano un costo eccessivo ed abbondantemente superiore ai ricavi quindi un opera con un elevato rischio di margine negativo o in ogni caso con pedaggi esosi e non competitivi. Si consideri inoltre che la maggior parte del corrdoio 5 non sarà AV ma solo AC come il caso delle tratta ungherese, di quella croata e come deciso recentemente dal governo portoghese la Lisbona-Madrid. Perchè noi dovremmo essere gli unici o quasi a fare una tratta ad Alta Velocità.
Sarebbe più utile a mio avviso rilanciare un vecchio progetto degli anni '90 alternativo alla Tav che prevedeva alcune rettifiche alla linea storica con velocità di percorrenza elevata a 220Km/h quindi adatta agli attuali ETR600/463 Frecciargento.  
In ogni caso a prescindere dal progetto messo in cantiere non un Tir verrebbe smosso se contemporaneamente si raddoppia il tunnel autostradale del Frejus e non si attuano politiche atte contingentare il traffico su ferro invece che su gomma come accaduto nella vicina Svizzere dalla avremmo solo da imparare.
Ma come dicevo le ferrovie piemontesi non sono solo tav: ho appreso che avete bloccato i fondi per il raddoppio della Torino-Pinerolo, un atto disdicevole e che mi auguro venga ripensato. Oggi più che mai e volendo essere in linea con la UE occorre sostenere il progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano di Torino ed accellerarlo per uscire dalla crisi. Molti studi economici indicano un buon trasporto pubblico come fattore principare della crescita del Pil.
Infine il colpo di grazia lo avete dato con la delibera che sancisce la chiusura di ben 12 linee ferroviare locali. Trovo che sia un atto vergognoso. Bisognerebbe fare come in altre regioni è creare una impresa che gestisse queste linee in concessione. Potrebbe essere ad esempio la GTT o una nuova impresa con a capo la GTT.
Suggerisco eliminare ovunque la concorrenza su gomma, estendendo quindi a tutte le linee l' esperimento della Vercelli-Casale e della Varallo Sesia-Novara. Per non danneggiare i vettori su gomma questi potrebbero entrare nella nuova società che opererebbe su ferro al posto di Trenitalia.
I treni di queste linee andrebbero gestiti con orari cadenzati in coincidenza con i treni della Torino-Milano, Novara-Domodossola, Torino-Genova, Torino-Savona, Torino-Piacenza e Genova-Milano.
Ci vorrebbero infine una serie di accorgimenti come prolungare fino a Torino Stura i treni della Asti-Chivasso, a Cavallermaggiore quelli della Alessandria-Castagnole e a Carmagnola quelli della Asti-Alba facedo un tutt' uno con la Bra-Carmagnola.
Si potrebbero deviare sulla Savigliano-Saluzzo-Cuneo (magari elettrificandola) i regionali Torino-Cuneo estendendoli a Limone Piemonte. Per non scoprire Fossano i regionali Cuneo-Fossano vv, verrebbero estesi a Savigliano. Sempre su Savigliano andrebbero estesi i treni della Ceva-Ormea con fermate in tutte le stazioni alleggerendo i regionali veloci Torino-Savona. Si potrebbe altresì inserire il tutto in anello di collegamento con la Liguria del tipo Torino-Savigliano-Saluzzo-Cuneo-Ventimiglia-Savona-Fossano-Torino. I treni della Cuneo-Mondovì potrebbero essere estesi a Savona con fermate in tutte le stazioni.
I treni della Alessandria-Ovada potrebbero essere estesi verso Genova Borzoli-Voltri. Sarebbe utile sia ai pendolari che ai turisti balneari. La Novi-Tortona andrebbe gestita come Arquata S.- Voghera
 (linea lenta) consentendo agli abitanti del tratto Arquata-Tortona di raggiungere Torino, Milano, Genova e Piacenza con un solo cambio anzichè due. La linea Casale- Vercelli la accorperei in una Asti-Casale-Mortara e la Asti-Mortara la sostituirei con una relazione Casale-Mortara-Pavia.
La Varallo Sesia-Novara la estenderei almeno a Rho Fiera o Milano Certosa o in alternativa e in accordo con la Lombardia la farei diventare estensione della linea S Novara-Milano. Infine la Santhià-Arona la gestirei in estensione a Torino migliorando il collegamento del capoluogo con Domodossola e Svizzera non obbligando più i torinesi ad allungare fino a Novara o Milano. 
Tutto ciò appare costoso ma in realtà sarebbe tutto coperto dal taglio delle linee su gomma nelle tratte interessate (estensioni incluse) e altri fondi arriverebbero dalla revisione del progetto Tav e dal non raddoppio del Frejus.
Certo di aver fatto cosa gradita la ringrazio per l' attenzione e porgo i miei più Cordiali Saluti.


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