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sabato 24 luglio 2010

La Fiat scappa vigliaccamente in Serbia con i nostri soldi! Aveva ragione la CGIL.

Dopo aver ottenuto l' accordo di Pomigliano ed aver vinto il referendum con il 63% la Fiat aveva già tentato di disattendere gli accordi annunciando di voler produrre la Panda in Polonia ora ci riprova a Mirafiori annunciando di voler portare la nuova monovolume in Serbia.
L' arroganza di Marchionne quind' non ha limiti se consideriamo i licenziamenti ripicca (5) ai danni di sindacalisti Fiom in questi giorni.
Ovviamente città scontenta e politici che fanno finta di reagire almeno per quanto riguarda il Pd e chi stà alla sua destra (PdL, Lega, Udc, ecc.).
Anche il sondaggio di un giornale locale mostra l' irritazione generale perchè Fiat per andare all' estero mette gli Italiani in Cig e Mobilità pagata con le tasse di tutti: vergognoso! Io ho risposto NO alla prima domanda e SI alla seconda interpretandola come un dovere di assistenza verso gli altri e non soltanto come un furto ad opera della Fiat come pare abbiano fatto gli altri. Occorre una legge che vieti a chi delocalizza di licenziare o quento meno disincentivi fortemente questo atteggiamento a colpi di tasse!
E' ora che si intervenga drasticamente con provvedimenti ad hoc contro le imprese vigliacche che scappano all'estero come Fiat.
In questi anni hanno ottenuto molto di quanto chiedevano: riduzione delle tasse (che pesano meno di quanto si creda), si è sburacratizzato in parte la PA (ed anche questo incideva poco) e per quanto riguarda la giustizia altro punto sollevato dal Direttore de La Stampa nell' editoriale di ieri, non incide in alcun modo sulle imprese se non a loro favore nei contenziosi con i clienti più deboli.
Stiano più attenti e siano più duri i i sindacati, quanto accade inFiat conferma che la linea giusta era quella di non fidarsi come ha fatto la CGIL mentre gli altri confederati hanno firmato accordi senza mai chiedere ed ottenere nulla in cambio se non la sistematica inadempienza delle imprese contraenti.


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