Si aprì la solita sceneggiata all'italiana con polemiche e ostentazioni della Shoa e relativi sensi di colpa di un paese che fù fascista e quindi persecuteore degli ebrei.
Il caro Fini, neo presidente della camare si indignò talmente tanto per la manifestazione pro- palestina e le bandiere Usa e Istraliane bruciate che definì l'episodio più grave dell'omicidio di Verona e gli passò inosservata l'aggressione al vigile urbano torinese reo di aver scritto una multa di 36 euro per divieto di sosta ad un ragazzo.
Ma c'è una novità: oggi c'è qualcuno in più a sostenere l' idea della snistra "due popoli , due paesi": è la comunità ebraica italiana che sostiene il contrario di quanto voluto dal governo Israelita: si chiede il ritotrno ai confini del 1967 liberando Gaze e gli altri cosidetti territori occupati.
Allora, consideratò che in Italia anche gli ebrei votano, perchè il Governo si ostina a genuflettersi a Istrale coprendo il nonstro paese di sionismo sprositato?
Evidentemente si vuole riallaciare un rapport con gli Usa che per intressi puramente petrol-economici sostiene Israele nella speranza di poter fare una guerra a Siria ed Iran!
Si ricordino però i nostri governati due cose:
- Ciò che dice l'articolo 11 della nostra Costituzione ovvero "L'Italia ripudia la guerra....
- Il prossimo presidente Usa sarà un democratico ( Barak Obama o Hilary Clinton) e quindi l'etteggiamnto usa cambierà.
O qualcuno a destra pensa di ricambaire Bush facendo campagna letorale per i repubblicani?
Una cosa è certa: l'Italia dovrebbe smeterla di seguire gli Usa sulla politica estera e pensare con a sua testa ma soprattutto dovrebbe imperare a rapportarsi con Istrale senza tener conto di ciò che fù la Shoah. Ricordarla si ma sfruttarla politicamente no.
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