Lunedì scorso è arrivata la tanto annunciata quanto attesa controproposta degli studenti sulla riforma Universitaria. Una Proposta articolata su 4 punti, gli stessi della Gelmini, per risponderla tout-court punto per punto.
Vediamole entrambe nel dettaglio, in rosso la Gelmini in blu gli studenti.
DOCENTI NON BARONI
Più trasparenza: le commissioni che valutano gli aspiranti prof saranno composte da 4 docenti esterni e da un prof nominato dalla facoltà
Meno potere: abolire le due fasce di docenza (ordinari ed associati), unificandole per combattere lo strapotere dei Baroni nei concorsi
DIRITTO ALLO STUDIO
Incremento di 135 milioni, 65 milioni entro 2009 per le case dello studente (1700 nuovi posti). I tagli all' Università sono di 700 milioni entro 201o
Più fondi alle borse di studio, salario minimo agli studenti impegnati in stage. Gratis cinema, mense musei e trasporti.
RICERCATORI
Trasparenza: le commissioni saranno composte da un ordinario della facoltà e da due ordinari esterni. Assunzioni: il 60% fra i ricercatori.
Abolire tutti i livelli di contratti atipici ed individuazione di un solo tipo di rapporto di collaborazione. Salario minimo 1300 euro per ricercatori e dottorandi.
OFFERTA FORMATIVA
Laurea triennale sì ma razionalizzazione e riduzione degli insegnamenti. Più soldi alle Università migliori. No al numero chiuso.
Abolizione del "sistema 3+2" del sistema dei crediti formativi. Abolizione del numero chiuso e della frequenza obbligatoria.
Fonte: Metrò ( quotidiano gratuito di Torino e provincia) di Lunedì 24 novebre 2008 - Versione cartacea.
Sul primo punto direi che vanno bene entrambe le proposte, proporrei di attuarle ambedue poiché sono compatibili, ma il vero botto contro contro il baronato secondo me sarebbe l' elezione dei rettori da parte di docenti e studenti e l' approvazione a maggioranza assoluta di questi ultimi sulle assunzioni fatte dal rettorato.
Sul secondo punto meglio gli studenti ma a patto che si indichi da dove arrivano i soldi. Fossi nella Gelmini alzerei il tetto delle assunzioni fra ricercatori dal 60% almeno all' 80%.
Per i ricercatori una sommatoria delle due proposte sarebbe l'ideale.
Anche sull 'ultimo punto (a parte il 3+2 che non conosco e non giudico) molto meglio gli studenti anche se la frequenza obbligatoria più che abolirla la ridurrei all'obbligo di frequentare almeno il 50% delle lezioni fatto slavo casi di malattia lunga e gravi problemi familiari da certificare.
Applicare la proposta della Gelmini danneggerebbe chi ha la sfortuna di studuare in Una università non buona, inoltre quì manca trasparenza: dovo sono i ciriteri per definire una buona università?
Chiudo il post facendo notare che oggi a "L' Arena di Domenica In" condotto da Massimo Giletti si parlato proprio dei Baroni nelle Università. Giletti ha criticato alcuni studenti assenti io fossi in lui avrei da ridire sulla assenza della Gelmini e di Tremonti o meglio sul loro mancato invito. Per il resto non mi è piaciuto questa serie di attacchi gratuiti, propagandistici e strumentali (parzialmente consentiti dal conduttore) agli studenti, da parte di certi personaggi nototriamante vicini al centro-destra ed a questo Governo. Gli studenti sono le vittime del sistema non i carnefici. Ricordiamocelo sempre!
Quello a cui ho assistito è stato un vile tentativo di spaccare il fronte studentesco e di metterli gli uni contro gli altri facendo lo sporco gioco del Governo. Una Vergogna! Solo in Italia si poteva arrivare a calpestare il futuro delle giovani generazioni per fare gli interesi di pochi fortunati già iper-privilegiati.