Obama Presidente non fà piacere a Berlusconi

Barack Obama è il nuovo Presidente degli degli Stati Uniti d'America, il 44° presidente ma il primo nero a sedere alla Casa Bianca. Si avvera così dopo mezzo secolo il famoso sogno di Martin Luther King.

Il nero però non piace alla destra italiana che tifava McCaen, anche se una volta era il suo colore. Certo fan vedere che la cosa li tocca minimamente perchè dai sondaggi si scopre che il 74% degli elettori di centrodestra tifa Obama, ma la sua vittoria e la fine dell'era Bush a Berlusconi e Co. proprio non và giù.

Berlusconi ironizza razzisticamente su Obama "hanno un Presidente bello, alto e abbronzato" alludendo al colore della pelle. La stampa lo critica e lui dice che era una "carineria": molto carino ricordare ad un negro di essere tale! Strano senso del Bon Ton...

Gasparri fà peggio: "Con Obama Al Qaeda più contenta" ignorando che questi è stato minacciato come tutti gli altri americani e che il presidente Iraniano sostiene che Obama sia uguale a Bush!

Quel che c'è di buono in tutto questo e che ora per Berlusconi saranno tempi duri per i rapporti Italia-Usa, non a caso il neopresidente ha chiamato tutti i ledrs meno il nostro Presidente del Consiglio che invece ha dovuto fare l'opposto: chiamare invece di essere chiamato.

Ora gli Usa se ne andranno dall'Iraq e forse anche dall Afghanistan, ci saranno rapporti migliori con l'Europa con buona pace di certi fascistelli.

Molti vorrebbero un Obama in Italia, son sicuro che lo avremo quando non ci sarà più Belrusconi!

Personalmente sono molto felice che abbia vinto Obama, era la risposta giusta la momento giusto.

A far perdere McCaen sono state sopratutto due cose: essere Repubblicano e aver scelto la controfigura al femminile di Berlusconi, Sarah Pulin, come vice. Anche un certo protezionismo verso i ricchi corrotti piuttosto che verso i poveri come ha fatto invece Obama, ha dato il suo contributo.

Obama stupisce anche per aver vinto con un programma politico fortemente socialista, quasi alla Zapatero, alemeno in economia.