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domenica 25 ottobre 2009

Piero batte Silvio 3-0 in signorilità!


Come sapete 4 Carabinieri,forse su mandato di qualcuno più in alto, avrebbero tentato di ricattare il Presidente della regionale Lazio, Piero Marrazzo (PD) utilizzando un video che lo riprenderebbe mentre si trova in una casa di sua proprietà affittata ad un trasessuale che nel frattempo consuma droga.
Marrazzo smentisce il ricatto ma non l'incontro dicendo "è stata una debolezza del mio privato" e si autosospende (con qualche polemica bi-partizan ndr) dall' incarico.
In questo Marrazzo batte tre volte Silvio berlusconi: lo batte perchè il suo comportamento (frequentare trans) è coerente alla sua politica sulla prostituzione a differenza del Premier che a firmato la legge Carfagna che ha ottenuto nulla a parte qualche puttana in morta in qualche incidente d'auto.
LO batte una seconda volta perchè ammette sinceramente il fatto invece di negare fino all' ultimo come ha fatto il premier e lo batte una terza volta perchè si autosospende mentre Silvio è rimasto incollato alla sua poltrona di Palazzo Chigi!
A dare maggior pregio a questo punto stà il fatto che fra 5 mesi si vota per le regionali e tutto ciò avviene alla vigilia della Primarie PD in corso, dimostrano così trasparenza , lealtà e alcun timore del giudizio degli elettori a differenza del centrodestra dove temono il voto quando mancano ancora 3 anni e mazzo alla fine della legislatura! Perchè a voler essere chiaro le dimissioni di Silvio non significano elezioni anticipate a differenza di quelle ipotetiche di Marrazzo in quanto una regione in casi di questo tipo tornerebbe al voto dopo un anno di commissariamento come accaduto in Abruzzo dopo la caduta di del Turco e la sua giunta.
A questo aggiungiamo che di recente l' inchiesta di Bari si è sviluppato con l'arresto di Alessandro Mannarini, amico di tarantini, con l' accusa di aver distribuito stupefacenti nei festini del Premier a Villa Certosa e Palazzo Grazioli.
Ciò significa che se nel caso delle prostitute Berlusconi può non aver commesso reati, nel caso dello spaccio è quanto meno reo di favoreggiamento nonchè dell' ennesima incogruenza con la sua politica (decreto legge 49/2006 detto Fini-Giovanardi ndr) e con il Lodo Alfano bocciato naviga quindi in acque molto brutte.
Marrazzo invece uscirà da questa storia come una persona linda e semplice vittima, una vittima reale e non simulata come il premier con tutti i sui processi.
La partita della signorilità quindi potrebbe concludersi con un dilagante 5 o 6 a 0!
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Europee: Tar accoglie il ricorso di Diliberto e Vendola e la Sinistra ritorna a Strasburgo!


Il Tar del Lazio ha ammesso i ricorsi alla Corte Costituzionale di Sinistra e libertà (all’epoca Partito Socialista, Verdi e Sinistra democratica) e di Rifondazione comunista e Partito dei comunisti italiani contro l’assegnazione di un seggio a un europarlamentare della Lega Nord e di un altro dell’Italia dei Valori, a favore di Oliviero Diliberto e Nichi Vendola.

Il Tar ha inoltre ammesso il ricorso di Giuseppe Gargani del Popolo della libertà contro l’assegnazione di seggi sulla base della sottrazione degli stessi ad altre circoscrizioni per nominare un diverso parlamentare dello stesso partito proprio in quelle altre circoscrizioni.

“L’accoglimento – spiega all’Asca l’avvocato Felice Besostri, estensore del ricorso di Sinistra e libertaà e senatore della commissione Affari costituzionali nella XIII legislatura – comporta la perdita di un europarlamentare dell’Italia centrale per la Lega Nord e di un altro dell’Italia dei valori nella circoscrizione V Italia insulare”.

Ciò significa che, se anche la Corte costituzionale accoglierà i ricorsi, Diliberto sarà nominato europarlamentare per la circoscrizione III – Italia centrale e Vendola andrà a Strasburgo come rappresentante della circoscrizione V – Italia insulare.“Il Tar del Lazio – dice ancora Besostri – ha ritenuto di ammettere il ricorso sulla base di un’interpretazione dell’articolo 21 della legge 18/79, come modificata dalla legge 10/09”. La tesi dei ricorrenti si basa sull’assunto che, “malgrado la clausola di sbarramento, c’era nella legge un diritto di tribuna per cui i seggi da attribuire coi resti vanno anche alle liste che non hanno raggiunto il 4%, purché la loro cifra elettorale nazionale (i voti presi, ndr) sia superiore ai resti delle liste che avevano superato questa soglia”. E questo è proprio il caso di Sinistra e libertà e Rifondazione comunista che hanno più voti, in termini di resti, di Lega nord e Italia dei valori.

Se poi la Corte accogliesse pure il ricorso di Gargani – spiega infine l’ex senatore – che investe anche la clausola nel suo complesso, per cui è ammesso alla ripartizione chi ha superato lo sbarramento del 4%, il Pdl perderebbe tre seggi, il Partito democratico tre, la Lega nord due, l’Italia dei valori uno. Di contro, SL ne acquisterebbe due, Rc e Pdci due, Partito liberale due, Movimento per l’autonomia due.
Se tutto andasse liscio ai partiti di Sinistra arriverebbero ancora dei rimborsi elettorali che influenzerebbero i rapporti con il PD rendensi più indipendenti da esso!
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domenica 18 ottobre 2009

5 Dicembre 2009: NO Berlusconi Day: Manifestazione Nazionale (promossa da cittadini e non partiti) per chiedere le dimissioni di Berlusconi


5 dicembre 2009: Manifestazione Nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi
Tengo a sottolineare che l'iniziativa è partita dal basso, da un gruppo di cittadini promotori.

Per favore sarebbe meglio venire senza bandiere di partito.
A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto “Fair Play” di alcuni settori dell’opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera ce definisce la nostra “una dittatura”- e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell’ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento.
Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi.
Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri.
Per aderire alla manifestazione, comunicare o proporre iniziative locali e nazionali di sostegno o contattare il comitato potete scrivere all’indirizzo e-mail: noberlusconiday@hotmail.it
Mancano ancora 10000 iscritti su Fecebbok per superare i sostenitori di Berlsuconi: siamo a quota 156000 iscritti!
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giovedì 8 ottobre 2009

Dal Lodo Alfano allo Scudo Fiscale ecco il doppio-pesismo ricattatorio su Napolitano da parte di PDL,PD,Lega, MPA e UdC


Tutto comincia tre giorni dopo l'approvazione del famigerato scudo fiscale che premia i disonesti, riclatori ed evasori a scapito degli onesti. L' opposizione parlamentare si oppone è vota contro ma le essenze (probabilmente volute di UdC e PD pesano è lasciano passare la legge che poteva invece essere bocciata grazie alle assenze del centro-destra e sarebbe stata una vera stangata per il Governo, invece l' hanno presa gli italiani onesti.
Di Pietro e l' IdV l' unico gruppo parlamentare che opposizione reale critica il Presidente Napolitano che citando l' articolo 74 della Costituzione dice che come farà in seguito firmerà la legge perchè tanto le Camere la rivoterebbero con lo stesso testo che sarebbe poi obbligato a firmare.
Dunque il Presidente della Repubblica con queste parole una velata denuncia di essere sotto ricatto da parte del Parlamento che non cede più alla sua moral suasion.
Tutti fanno quadrato attorno al Presidente attaccando Di Pietro e l' Idv che avrebbe esagerato con i toni.
Arriva poi la sentenza sul Lodo Mondadori che obbliga Berlusconi e Fininvest a risarcire € 750 milioni a De Benedetti e la cosa polemica su Napolitano si spegne all' istante.
Si intravvede subito però un' opposizione che inciucia con la maggioranza: mentre infatti i media berlusconizzati si affrettano a far credere che De Benedetti non sarebbe stato danneggiato dalla Corruzione messa in atto da Previti sui giudici che decisero sul Lodo, in quanto Berlusconisarebbe poi stato Obbligato e cedere il Gruppo La Repubblica (una parte della Mondadori) allo stesso De Benedetti, l' opposizione emette di stigmatizzare che De benedetti ha comunque pagato per avere La Repubblica che doveva essere ed ha perso pure i guadagni che gli avrebbe portato l' altro pezzo di Mondadori rimasto in mano a Berlusconi. Di fronte a ciò € 750 milioni di risarcimento mi sembrano pure non sufficienti.
Ma tutto ciò è solo il preludio a quanto accaduto ieri: la Cosulta boccia il Lodo Alfano (decisione sacrosanta) e il Premier fuori di testa: attacca la Corte Costituzionale definendola di Sinistra e asserisce che 11 giudici* su 15 siano di sinistra e non pago di ciò se la prende con il Presidente della Repubblica Napolitano: lo accusa di essere di Sinistra e di averlo preso in giro perchè non avrebbe fatto le necessarie pressioni sui giudici della Consulta vicini alla sinistra.
Avete capito bene il Premier cioè la seconda carica dello Stato attacca il Presidente della Repubblica (prima carica) reo secondo lui di non aver ricattato un' altra importante istituzione ovvero la Corte Costituzionale! Siamo al limite: neache Mussolini si sarebbe spinto a tanto!
In tutto questo ovviamente PdL e Lega che fino a 48 ore difendevano Napolitano apprezzandolo come un buon presidente ora difendono Berlusconi! Ma, cosa più allucinante, è vedere PD e UdC non fare nulla per difenderlo a differenza di 48 ore quando erano stati piuttosto acidi con Di Pietro e compagni. Non solo ma a differenza dell' ex PM sono gli unici a non chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio.
Non voi ma a me viene voglia di emigrare all'estero, la Democrazia in Italia mi pare un utopia e non posso far altro che appellarmi a voi elettori: il 22-23 marzo 2010 alle Regionali fate finta che i simboli dei partiti oggi presenti in Parlamento con l' eccezione dell' IdV non siano presenti sulla scheda elettorale, dimenticatevi dell' esistenza di PdL, Lega Nord, Pd, UdC e Mpa: che schifo!
Infine mi permetto di far notare che la sentenza del Lodo Alfano ci evidenzia un grosso problema: tutte le leggi firmate da Napolitano ma additate da Di Pietro come non costituzionali erano in effetti da non firmare! Ne prenda atto il Presidente e si ribelli al Ricatto!
* La votazione è finita 9 voti contro il Lodo e 6 a favore il che se Berlusconi avesse ragione dovrebbe renderlo felice visto che ciò vorrebbe dire che 2 giudici di sinistra avrebbero abdicato!
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