La sentenza del Tar del Lazio che vieta la presenza degli insegnanti di religione agli scrutini finali è giusta e sacrosanta.
L' ora di religione è infatti facoltativa, non tutti la frequentano, quindi un insegnante di religione si ritroverebbe a giudicare e quindi a decidere la bocciatura o la promozione di studenti o alunni che non conosce assolutamente, inoltre gli studenti/alunni che frequentano l' ora di religione a parità di profitto nelle altre materie uscirebbero con voti più alti: ciò è particolarmente grave per gli esaminandi di 3a media e i maturandi alle superiori.
Come dicono molti politici il problema è a monte e non è la sentenza, ma come al solito hanno atteso che fosse la solita sentenza del Tar o della Cassazione e sollevare il problema.
Non è come dicono i cattolici una discriminazione verso gli insegnanti di religione ma farli presidiare uno scrutinio sarebbe una discriminazione fra studenti laici e cattolici e quindi incostituzionale.
La soluzione potrebbe essere una presenza senza diritto di voto e senza peso della propria materia sul voto finale.
Un altra soluzione potrebbe essere la trasformazione della materia in studio delle religioni, dell' ateismo e del satanismo: un sorta di fondamanto antropologico sulla nascita e vite delle varie religioni: in questo caso ptrebbe anche diventare obbligatoria con le conseguenze del caso.
Ora la Gelmini essendo nipote di Don Gelmini farà ricorso al Consiglio di Stato per tener buoni i cattolici, in particolare quelli che l' hanno raccomandata a Silvio come Ministro e la ridicola motivazione sarà che la sentenza violerebbe il Concordato con la Chiesa: falso non si parla dell' ora di religione in questi termini nel concordato ma solo del diritto all' insegnamento e non di scrutinio. Ci ricordi poi che il Concordato viola la Costituzione...ad ogni modo la Gelmini ha scritto la sua sconfitta al ricorso!
L' ora di religione è infatti facoltativa, non tutti la frequentano, quindi un insegnante di religione si ritroverebbe a giudicare e quindi a decidere la bocciatura o la promozione di studenti o alunni che non conosce assolutamente, inoltre gli studenti/alunni che frequentano l' ora di religione a parità di profitto nelle altre materie uscirebbero con voti più alti: ciò è particolarmente grave per gli esaminandi di 3a media e i maturandi alle superiori.
Come dicono molti politici il problema è a monte e non è la sentenza, ma come al solito hanno atteso che fosse la solita sentenza del Tar o della Cassazione e sollevare il problema.
Non è come dicono i cattolici una discriminazione verso gli insegnanti di religione ma farli presidiare uno scrutinio sarebbe una discriminazione fra studenti laici e cattolici e quindi incostituzionale.
La soluzione potrebbe essere una presenza senza diritto di voto e senza peso della propria materia sul voto finale.
Un altra soluzione potrebbe essere la trasformazione della materia in studio delle religioni, dell' ateismo e del satanismo: un sorta di fondamanto antropologico sulla nascita e vite delle varie religioni: in questo caso ptrebbe anche diventare obbligatoria con le conseguenze del caso.
Ora la Gelmini essendo nipote di Don Gelmini farà ricorso al Consiglio di Stato per tener buoni i cattolici, in particolare quelli che l' hanno raccomandata a Silvio come Ministro e la ridicola motivazione sarà che la sentenza violerebbe il Concordato con la Chiesa: falso non si parla dell' ora di religione in questi termini nel concordato ma solo del diritto all' insegnamento e non di scrutinio. Ci ricordi poi che il Concordato viola la Costituzione...ad ogni modo la Gelmini ha scritto la sua sconfitta al ricorso!
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