L' altro Ieri Franceschini dopo aver criticato il Premier ha chiesto agli italiani se avessero fatto educare i propri figli da Berlusconi.
Era un modo per dire agli italiani: sè ad un uomo così corrotto non affidereste i vostri figli, perchè dargli il Nostro Paese in mano a farsi rappresentare da lui in Europa?
I figli di Berlusconi hanno malinteso (forse) le parole del leader pro-tempore del PD ed hanno reagito male anzi malissimo.
Frenceschini si è scusato chiarendo la cosa ma quello che mi lascia allibito è che la reazione è arrivata da tutti e 5 i figli del Berlusca inclusi 3 di secondo letto avuti avuti dalla seconda moglie Veronica Lario.
Mi è scattata a seguente riflessione: ma si sono dimenticati di quanto avvenuto solo un paio di settimane fà? Dimenticano che le critiche della loro madre fù prorio l'amato padre a spostare i temi della campagna elettorale dai problemi italiani al gossip accusando la stampa di sinistra di aver fatt una montatura? Dimenticano anche che in quell' occasione il padre fece passare la madre per una povera deficiente cascata nel tranello della sinistra?
Dimenticano che no dei giornali più vicino a Silvio, ovvero Libero intitiolò "Veronica, Velina Ingrata" inusltando ulteriormente la loro madre spacciandola per una' arrivista che sposò Berlusca per interesse?
Dov' erano mentre PD ed opposizione esprimevano solidarietà alla loro madre Veroni Lario? Perchè lei non l' hanno difesa?
Comunque stiano le cose, non sono certo dei ragazzi modello e sono ingrati al PD e a tutta l' opposizione. Hanno di feso il Padre ma non la Madre: forse perchè il vero ricco economicamente e lui? Temono che gli tagli i viveri? Si vergognino e ci spieghino!
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venerdì 29 maggio 2009
Censura Internet, Democrazia in Pericolo!
C'era una volta una democrazia ed un informazione libera...
L'attacco finale alla democrazia è iniziato! Berlusconi e i suoi sferrano il colpo definitivo alla libertà della rete internet per metterla sotto controllo. Ieri nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC), è Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet". Il testo la prossima settimana approderà alla Camera. E nel testo approdato alla Camera l'articolo è diventato il nr. 60.
Anche se il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta" che non vuole scollarsi dal potere.
In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo.
Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all'estero.
Il Ministro dell'interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore.
La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con questa legge?
Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l'informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è ormai l'unica fonte informativa non censurata. Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube. Vi rendete conto?
Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che vede un'impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d'interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al"pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" il fenomeno che intorno ad internet stà facendo crescere un sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare. Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet?
Chi non può farlo pensa bene di censurarlo e di far diventare l'Italia come la Cina e la Birmania. Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog, e la rivista specializzata PuntoInformatico.
Fate girare questa notizia il più possibile.
E' ora di svegliare le coscienze addormentate degli italiani. E' in gioco davvero la democrazia.
martedì 19 maggio 2009
14 Marzo 2008 - 7 Giugno 2009 a un anno dalle Politiche c'è un Clima Nuovo, Ci sarà un terremoto elettorale?
Ho intitolato questo post con le date delle scorse elezioni politiche e le future imminenti europee per fare il punto sull' evoluzione dell' ultimo anno di politica in Italia.
Un anno fà sembrava che Berlusconi non avesse più ostacoli e potesse Governare incontrastato l' Italia mentre la sinistra pareva definitivamante perduta. Ad un anno di distanza sembra che non sia proprio così.
Nonostante nei sondaggi il PdL sembri saldamente primo, nelle strade dove si fanno i gazebo quelli dei beruscones e della Lega sono vuoti, a differenza di quelli della sinistra che hanno qualche avventore.
Ma non è l'unico cambiamento che si nota: la lotta all' immigrazione, sul quale la lega fondò il suo successo elettorale, sembra attirare più polemiche che voti.
Sia l' UE che l' Onu attraverso l' Unhcr contestano duramente il Governo Italiano che risponde con arroganza attraverso il Ministero La Russa che poi è costretto dai colleghi ad un dietrofront.
Di certo il fatto che si mandi della povera gente in mano i libici ad essere pestati e minacciati di morte come mostrano i Tg l' Italia non fà bella figura e gli italiani non ricoscono nell' Operato del Governo.
Anche la questione sicurezza ed in particolare le ronde sono ormai un flop generatore di squadrismo e messe inpiedi per dare la possibilità ai Leghisti Bossi, Calderoli e Maroni di risolvere i loro problemi con la giustizia.
Infatti Maroni, Bossi e Calderoli sono ancora indagati dalla procura di Verona per fatti risalenti al 97 quando Maroni, oggi ministro dell’Interno, in quel periodo reclutava volontari per la guardia nazionale padana. E’ evidente che regolarizzare le ronde significa legalizzare la guardia nazionale padana e quindi anche cancellare con un colpo di spugna quell’inchiesta. Maroni ha imposto al Parlamento una sorta di Lodo Alfano per sé e per i vertici della Lega.
Ma c'è di più: per gli Italiani come mostrano certi sondaggi la priorità è la Crisi Economica. Tema negato dal centro-destra e abilmente cavalcato dal Centro-Sinistra.
Che gli italiani sentano la crisi è evidente: basta vedere le reazioni dei cassaintegrati Fiat di Pomigliano, Cassino, Melfi, ecc. sia alla trasmissione Annozero (dove Castelli gli ride impunemente in faccia..che si vergogni e si dimetta) che alla manifestazione di sabato scorso a Mirafiori.
L' aggressione al segretario di Fiom-Cgil, Rinaldini sono la dimostrazione lampante della rabbia insita negli Italiani delusi e lasciati soli dal Governo.
Non è però condivisibile sia l' atteggiamento di Epifani che se la prende con i Cobas che dei madia che li dannno come scontati autori del gesto: per quanto mi riguarda la CGIL è vista come nemico da parte di PdL, Lega, UdC, Confindustria e anche con gli altri confederati Cisl, Uil e Ugl i rapporti non sono buoni. Questi ultimi poi sarebbero poi sarebbero forse più odiati da Cobas che la Cgil.
Anche la manifestazione Torinese contro il G8 dell' Università dimostra che qualcosa è cambiato rispetto ad un anno fà. I giovani che votarono in massa a destra hanno cambiato idea e sono fortemente contrari alle politiche del Governo ed al capitalismo in generale.
Per questo ritengo ed auspico che alle prossime elezioni possa verificarsi un terremoto elettorale che risconvolgerà l'assetto politico del nostro paese.
Per lo stesso motivo non credo a questi sondaggi sulle intenzioni di voto, che sono in controtendendenza al comune sentire degli Italiani e che sarenno ampiamante smentiti.
Io credo che le sinstre passeranno il 4% che il PD arriverà al 30%, L' IdV sorpasserà la Lega che calera 2-3 punti e il PdL andrà ben al di sotto del 40%! Non mi stupirei se l' UdC andasse sotto il 4% anche se mi auguro di No.
sabato 9 maggio 2009
Gli Abruzzesi terremotati non vedranno casa per 23 anni come in Irpinia
Pubblico di seguito un post apparso su un forum che leggo di solito:
Testo:
Leggete queste due notizie
Sole24ore - 65alnord
e questa:
Uno Stato che da ai "ricco nord" il 65% dei finanziamenti pubblici, e che prevede di ricavare fondi per la ricostruzione del terremoto dai fondi dal Fas, il Fondo per le aree sottoutilizzate, destinato a ridurre il divario tra aree prospere e quelle disagiate....non è possibile tollerare che il salvataggio di alitalia sia fatta da tutti, sacrificando però la parte meridionale di airtech, che malpensa sia "problema nazionale", che la fiat (tanto ricca da comprare chrisler e opel) venga foraggiata dalle tasse di tutti ma possa azzerare le produzioni negli stabilimenti meridionali (ottimo articolo QUI ), mentre la "soluzione" della sceneggiata della munnezza sia stata fatta a totale carico delle tasche della campania (a cui, di questi tempi di crisi, è costato un aumento del 65% della TARSU -già ai valori massimi in italia!).è inaccettabile che le regole per i tagli alla scuola siano studiati per colpire direttamente il sud (articolo QUI e salvaguardare i posti al nord...diventa sempre più difficile restare calmi. le due sicilie erano stato ricco e prospero, 150 anni di dominazione l'hanno desertificato. difficile sopportare a lungo l'ignavia di giornalisti che per pararsi il culo non mettono queste notizie in rilievo.ma quando un cojote al potere parla di tassare i ricchi per aiutare il terremoto (notizia FALSA) tutti i media ne sanno dare rilievo.... che rabbia che sale!!!
E' ormai evidente che questo governo faccia solo porcate e consuma quotidianamente una sporca guerra cntro i poveri a tutela dei ricchi, cntro il sud a favore del leghista e razzista ricco nord.
E' altrettanto ovvio che con questa porcata, visto che le imprese non lavorano gratis, gli Abruzzesi terremotati non vedranno casa fino al 2031, cioè pewr 23 anni come accaduto in Irpinia.
Il Governo quindi ci ha preso in giro tutti facendoci credere che i teremotati saranno a posto a settembre ma non p vero, è una scusa, uno sciacallaggio elettorale, tanto dopo il voto i media Berlusconizzati ci faranno dimenticare il terremoto e ci illuderanno come per la spazzatira a Napoli.
Testo:
Leggete queste due notizie
Sole24ore - 65alnord
e questa:
Uno Stato che da ai "ricco nord" il 65% dei finanziamenti pubblici, e che prevede di ricavare fondi per la ricostruzione del terremoto dai fondi dal Fas, il Fondo per le aree sottoutilizzate, destinato a ridurre il divario tra aree prospere e quelle disagiate....non è possibile tollerare che il salvataggio di alitalia sia fatta da tutti, sacrificando però la parte meridionale di airtech, che malpensa sia "problema nazionale", che la fiat (tanto ricca da comprare chrisler e opel) venga foraggiata dalle tasse di tutti ma possa azzerare le produzioni negli stabilimenti meridionali (ottimo articolo QUI ), mentre la "soluzione" della sceneggiata della munnezza sia stata fatta a totale carico delle tasche della campania (a cui, di questi tempi di crisi, è costato un aumento del 65% della TARSU -già ai valori massimi in italia!).è inaccettabile che le regole per i tagli alla scuola siano studiati per colpire direttamente il sud (articolo QUI e salvaguardare i posti al nord...diventa sempre più difficile restare calmi. le due sicilie erano stato ricco e prospero, 150 anni di dominazione l'hanno desertificato. difficile sopportare a lungo l'ignavia di giornalisti che per pararsi il culo non mettono queste notizie in rilievo.ma quando un cojote al potere parla di tassare i ricchi per aiutare il terremoto (notizia FALSA) tutti i media ne sanno dare rilievo.... che rabbia che sale!!!
E' ormai evidente che questo governo faccia solo porcate e consuma quotidianamente una sporca guerra cntro i poveri a tutela dei ricchi, cntro il sud a favore del leghista e razzista ricco nord.
E' altrettanto ovvio che con questa porcata, visto che le imprese non lavorano gratis, gli Abruzzesi terremotati non vedranno casa fino al 2031, cioè pewr 23 anni come accaduto in Irpinia.
Il Governo quindi ci ha preso in giro tutti facendoci credere che i teremotati saranno a posto a settembre ma non p vero, è una scusa, uno sciacallaggio elettorale, tanto dopo il voto i media Berlusconizzati ci faranno dimenticare il terremoto e ci illuderanno come per la spazzatira a Napoli.
giovedì 7 maggio 2009
Ora basta con la Lega: siamo all' Aparthaid! La Lega a Milano propone posti riservati agli extracomunitari sui mezzi pubblici!
Non bastavano presidi spia, medici spia, ronde e legge anti-kebabbabari e porcate varie, ora la Lega esagere e guardate cosa propone:
Post tratto dal blog di Paolo Ferrero:
MESSAGGIO LEGA MILANO RAZZISTA E BECERA. BERLUSCONI DICA QUALCOSA OPPURE E’ CORRESPONSABILE.
By -->7 maggio 2009
By -->7 maggio 2009
La proposta della Lega di riservare i posti sulla metropolitana di Milano ai soli milanesi e di riservare vagoni “solo per extracomunitari” è una proposta squallidamente razzista, becera e incivile che si commenta da sola. Nel passato, c’è una sola pietra di paragone: quanto i nazisti facevano con gli ebrei.Sappiamo bene che si tratta di una proposta inapplicabile ma la politica è fatta anche di messaggi: Berlusconi o rompe per sempre con chi ha e propaganda questo impianto fascista e razzista oppure è inutile che poi vada a festeggiare il 25 aprile perché vuol dire solo che di quei messaggi è pienamente corresponsabile.
Temi: blog, comunicati stampa
Temi: blog, comunicati stampa
E questo è il mio commento!
Tutto questo mi porta alla mente una certa America degli anni ‘50 quando esistevano posti solo per neri negli autobus e quando una vecchietta ribellandosi diede inizio al mito di Martin Luther King!
Spero ne venga furi uno anche in Italia che si ribelli a tutto questo ciarpame politico!
Sono schifato, per quanto mi riguarda la Lega come partito andrebbe messo fuori legge, non se ne può più di queste porcate!
Continua la guerra contro la censura del Web, D'alia esce dalla porta ma rientra dalla finestra.
Giampiero d'Alia insieme a Gabriella Carlucci è un attentatore della libertà di informazione
Internet non sarà imbavagliata, almeno non per ora, il tristemente famoso emendamento che introduceva l' articolo 60 al DDL 2180 proposto dall' On. Giampiero D' Alia è stato abrogato durante l'ultima riunione plenaria delle Commissioni Parlamentari Giustizia e Affari Costituzionali.
La proposta del senatore prevedeva l'oscuramento, ordinato dal Ministero dell'Interno, dei siti in cui si commette il reato di apologia o si istiga a delinquere, senza necessità d'intervento da parte dell'autorità giudiziaria.
Con la scusa di "ripulire la rete, e in particolare il social network Facebook, dagli emuli di Riina ... e di tutti gli altri cattivi esempi cui finora s'è dato irresponsabilmente spazio" si sarebbero aperte le porte alla censura.
Invece, grazie in particolare al lavoro del già noto Roberto Cassinelli - insieme alla collega Barbara Mannucci - questo pericolo è stato per ora scongiurato.
Cassinelli e Mannucci hanno presentato tre emendamenti per eliminare l'articolo 60: "quello che vi ho proposto qui sul blog, un altro quasi identico che però presentava alcune differenze dal punto di vista giuridico, e una terza versione - che è poi quella che le Commissioni hanno approvato - formata da 11 caratteri: Sopprimerlo", come scrive Cassinelli stesso sul proprio blog.
Contestualmente a questa "vittoria" nasce l'Intergruppo Parlamentare 2.0, formato da esponenti di ogni schieramento, che ha già aperto un proprio blog e si pone come scopo la promozione del "confronto tra politica, imprese e cittadini sul Web 2.0 ed i suoi strumenti, al fine di sfruttarne al meglio le opportunità per l'intero sistema Italia".
Per quanto riguarda il ddl 2180 la parola ora passa al Senato, al quale il testo ritornerà: "c'è da augurarsi" - dice ancora Cassinelli - "che a nessuno venga l'idea di introdurre nuovamente norme incostituzionali ed illiberali".
Attenzione quindi a non abbassare la guardia poichè la tentazione di oscurare internet da parte delle politica, è fortissima! Conoscendo poi il centrodestra sappiamo che stato più volte capace con colpi di mano, di reintrodurre ciò che era stato precedente mente bocciato.
La risposta del Senato in attesa delle votazione sul DDL non si è fatta attendere è per l' appunto il Senato, durante il voto al pacchetto sicurezza, ha approvato un indecente emendamento proposta sempre dal famigerato sciacallo Senatore Udc, Gianpiero D’Alia, che sferra un rozzo e violento attacco alla libertà di espressione e di opinione su internet. Il rischio è un’inaccettabile censura del web.
L’emendamento, che obbliga i provider ad oscurare i siti per reati di opinione, su richiesta del ministero degli Interni, anche senza attendere l’esito dell’eventuale processo, è una mostruosità anticostituzionale che la dice lunga sul concetto di democrazia che alberga in questo governo. A tutela della libertà di espressione, invito, perciò, il popolo del web a inviare e-mail di protesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, affinché si eviti di iscrivere l’Italia nel club dei Paesi a democrazia sempre più limitata considerata la bocciatura arrivata alla nostra stampa berluisconizzata, arrivata nei giorni scorsi.
Internet non sarà imbavagliata, almeno non per ora, il tristemente famoso emendamento che introduceva l' articolo 60 al DDL 2180 proposto dall' On. Giampiero D' Alia è stato abrogato durante l'ultima riunione plenaria delle Commissioni Parlamentari Giustizia e Affari Costituzionali.
La proposta del senatore prevedeva l'oscuramento, ordinato dal Ministero dell'Interno, dei siti in cui si commette il reato di apologia o si istiga a delinquere, senza necessità d'intervento da parte dell'autorità giudiziaria.
Con la scusa di "ripulire la rete, e in particolare il social network Facebook, dagli emuli di Riina ... e di tutti gli altri cattivi esempi cui finora s'è dato irresponsabilmente spazio" si sarebbero aperte le porte alla censura.
Invece, grazie in particolare al lavoro del già noto Roberto Cassinelli - insieme alla collega Barbara Mannucci - questo pericolo è stato per ora scongiurato.
Cassinelli e Mannucci hanno presentato tre emendamenti per eliminare l'articolo 60: "quello che vi ho proposto qui sul blog, un altro quasi identico che però presentava alcune differenze dal punto di vista giuridico, e una terza versione - che è poi quella che le Commissioni hanno approvato - formata da 11 caratteri: Sopprimerlo", come scrive Cassinelli stesso sul proprio blog.
Contestualmente a questa "vittoria" nasce l'Intergruppo Parlamentare 2.0, formato da esponenti di ogni schieramento, che ha già aperto un proprio blog e si pone come scopo la promozione del "confronto tra politica, imprese e cittadini sul Web 2.0 ed i suoi strumenti, al fine di sfruttarne al meglio le opportunità per l'intero sistema Italia".
Per quanto riguarda il ddl 2180 la parola ora passa al Senato, al quale il testo ritornerà: "c'è da augurarsi" - dice ancora Cassinelli - "che a nessuno venga l'idea di introdurre nuovamente norme incostituzionali ed illiberali".
Attenzione quindi a non abbassare la guardia poichè la tentazione di oscurare internet da parte delle politica, è fortissima! Conoscendo poi il centrodestra sappiamo che stato più volte capace con colpi di mano, di reintrodurre ciò che era stato precedente mente bocciato.
La risposta del Senato in attesa delle votazione sul DDL non si è fatta attendere è per l' appunto il Senato, durante il voto al pacchetto sicurezza, ha approvato un indecente emendamento proposta sempre dal famigerato sciacallo Senatore Udc, Gianpiero D’Alia, che sferra un rozzo e violento attacco alla libertà di espressione e di opinione su internet. Il rischio è un’inaccettabile censura del web.
L’emendamento, che obbliga i provider ad oscurare i siti per reati di opinione, su richiesta del ministero degli Interni, anche senza attendere l’esito dell’eventuale processo, è una mostruosità anticostituzionale che la dice lunga sul concetto di democrazia che alberga in questo governo. A tutela della libertà di espressione, invito, perciò, il popolo del web a inviare e-mail di protesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, affinché si eviti di iscrivere l’Italia nel club dei Paesi a democrazia sempre più limitata considerata la bocciatura arrivata alla nostra stampa berluisconizzata, arrivata nei giorni scorsi.
Mi auguro vivamente che qualche hacker attacchi il blog della Carlucci e i siti di PD, PdL e Lega.
martedì 5 maggio 2009
Si può fare una nuova legge elettorale dopo il referendum!
Sono in corso grandi manovre sul referendum e sulla legge elettorale dopo la fissazione della data la 21 giugno 2009 e dopo i Sì di PD e PDL.
Parte la Lega con in testa Calderoli che propone una nuova legge da farsi dopo il referendum, d'accordo l' opposizione con IdV che aveva fatto sapere che avrebbe cambiato in un No il suo Sì se non si fosse cambiata la legge dopo il voto.
Il PDL dice facendo credere erroneamente a tutti che la vittoria del Si al Referendum congelerebbe le legge elettorale. Nulla di più sbagliato!
Con la nuova legge che uscirebbe dal Referendum sarebbero solo eliminate le coalizioni e diverrebbero improponibili anche in caso di ritorno al maggioritario ma si possono ancora fare le seguenti modifiche:
1. Possibile passaggio al maggioritario con candidati appoggiati da singoli partiti anziché coalizioni
2. Introduzione di eventuali vere primarie
3. Ripristino del voto di preferenza
4. Abolizione della soglia di sbarramento (non avrebbe più senso)
5. Modifica del metodo di attribuzione dei seggi in Senato
Guardando al punto 5 si intuisce subito una cosa: se vincesse il Sì la maggioranza certa ad un solo partito la si avrebbe solo alla Camera mentre occorrerebbe fare delle coalizioni post-voto in Senato: impensabile quindi non cambiare la legge e farebbe bene l' opposizione a presentare questi punti come proposta.
Nemmeno ora si ha una maggioranza certa in Senato: è solo una coincidenza dovuta al grande distacco di voti fra Berlusconi e Veltroni alle scorse elezioni ma se nel 2013 o prima chi dovesse vincere lo farebbe con pochi voti di vantaggio come nel 2006 non si avrebbe governabilità.
In ultimo si registra una certa preoccupazione nel PdL per certe tensioni con la lega che potrebbero sfociare in crisi dopo il referendum in cui la vittoria del Sì appare ormai scontata.
A proposito di crisi l' opposizione potrebbe mettere in crisi il Governo facendo una nuova legge elettorale dopo il referendum con la Lega e contro il PdL! Un voto bipartizan che spaccherebbe in 2 la maggioranza.
Sbaglia, secondo me, la Lega a preoccuparsi per una vittoria del Sì: non è detto che sia lei a perdere in uno scontro con Berlusconi dopo un' eventuale rottura con lui.
A proposito di crisi l' opposizione potrebbe mettere in crisi il Governo facendo una nuova legge elettorale dopo il referendum con la Lega e contro il PdL! Un voto bipartizan che spaccherebbe in 2 la maggioranza.
Sbaglia, secondo me, la Lega a preoccuparsi per una vittoria del Sì: non è detto che sia lei a perdere in uno scontro con Berlusconi dopo un' eventuale rottura con lui.
A proposito di crisi l' opposizione potrebbe mettere in crisi il Governo facendo una nuova legge elettorale dopo il referendum con la Lega e contro il PdL! Un voto bipartizan che spaccherebbe in due la maggioranza.
Sbaglia, secondo me, la Lega a preoccuparsi per una vittoria del Sì: non è detto che sia lei a perdere in uno scontro con Berlusconi dopo un' eventuale rottura con lui.
lunedì 4 maggio 2009
Appello-Petizione per un reddito minimo garantito. Firma quì
APPELLO Per un reddito garantito in Europa
Premesso che:
la crisi economica internazionale si va approfondendo e mina sempre più le condizioni di lavoro e di reddito dei cittadini in tutti gli Stati: ogni tentativo di stimare le conseguenze della crisi viene rivisto continuamente al ribasso e la disoccupazione nel vecchio continente potrebbe raggiungere una media del 10%, con milioni di nuovi soggetti espulsi dal processo produttivo;
fulcro delle protezioni welfaristiche – come dimostrano le impostazioni degli Stati del Nord Europa e secondo quanto indicato in molti documenti dell’Unione Europea - si rivela, ora come non mai, la tutela del reddito inteso come garanzia di una vita dignitosa;
la costruzione di una piena e compiuta cittadinanza sociale europea passa necessariamente per la garanzia effettiva del “diritto ad esistere” in favore di tutti i componenti di una medesima comunità;
la crisi economica internazionale si va approfondendo e mina sempre più le condizioni di lavoro e di reddito dei cittadini in tutti gli Stati: ogni tentativo di stimare le conseguenze della crisi viene rivisto continuamente al ribasso e la disoccupazione nel vecchio continente potrebbe raggiungere una media del 10%, con milioni di nuovi soggetti espulsi dal processo produttivo;
fulcro delle protezioni welfaristiche – come dimostrano le impostazioni degli Stati del Nord Europa e secondo quanto indicato in molti documenti dell’Unione Europea - si rivela, ora come non mai, la tutela del reddito inteso come garanzia di una vita dignitosa;
la costruzione di una piena e compiuta cittadinanza sociale europea passa necessariamente per la garanzia effettiva del “diritto ad esistere” in favore di tutti i componenti di una medesima comunità;
E oggi in gioco la tenuta del modello sociale europeo e per difenderne la ratio e l'ispirazione, e consentirgli un ulteriore avanzamento, è necessaria una precisa assunzione di responsabilità da parte di tutti gli organi dell'Unione Europea;
A partire dalla crisi, ed oltre la crisi, è più che mai necessario dare un segno concreto di coesione e solidarietà paneuropea fornendo risorse sufficienti, di cui solo l’Unione nel suo complesso può disporre, per sostenere un reddito garantito per i cittadini residenti, esigibile nei confronti di tutti i paesi aderenti, come indicato dal Parlamento Europeo nella Risoluzione dell’Ottobre del 2008;
Facciamo appello ai candidati e alle candidate delle elezioni europee 2009
ed a coloro che saranno eletti al Parlamento europeo - affinché si impegnino a promuovere un reddito garantito per i cittadini residenti nel continente europeo e ad attivarsi perché, in particolare, l’Italia si avvicini agli Stati europei che si sono dotati di misure di sostegno del reddito per tutti i cittadini non in possesso di risorse adeguate a condurre una vita dignitosa. Chiediamo dunque una pubblica presa di posizione in merito a questo impegno da parte dei candidati alle elezioni europee 2009, ed una maggiore interlocuzione con la società civile, scientifica ed accademica per giungere, già a partire dal 2010, anno di lotta alla povertà in Europa, ad istituire una misura universale di reddito garantito europeo.
Facciamo appello ai candidati e alle candidate delle elezioni europee 2009
ed a coloro che saranno eletti al Parlamento europeo - affinché si impegnino a promuovere un reddito garantito per i cittadini residenti nel continente europeo e ad attivarsi perché, in particolare, l’Italia si avvicini agli Stati europei che si sono dotati di misure di sostegno del reddito per tutti i cittadini non in possesso di risorse adeguate a condurre una vita dignitosa. Chiediamo dunque una pubblica presa di posizione in merito a questo impegno da parte dei candidati alle elezioni europee 2009, ed una maggiore interlocuzione con la società civile, scientifica ed accademica per giungere, già a partire dal 2010, anno di lotta alla povertà in Europa, ad istituire una misura universale di reddito garantito europeo.
Primi firmatari:
Bin - Italia
Progetto Diritti
Associazione Antigone
Cilap – Eapn – Sezione italiana
Associazione Nazionale Giuristi Democratici
Unione degli Universitari Napoli
Associazione BioS – Milano
Associazione Lunaria
Magistratura Democratica
Sbilanciamoci
Carta
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