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martedì 13 gennaio 2009

Ormai è guerra Imprenditori-Proletari : i ricchi calpestano il diritto alla vita dei poveri.


Un paio di giorni sono capitato sul sito de l'Italia de Valori è o letto un post interessante dal titolo "Precari in Svendita" in cui Di Pietro illustrava le solite pecche del Governo sulla crisi e come si potrebbe fare veramente un piano anticrisi.
Un articolo ampiamente condivisibile e del quale ho apprezzato anche la foto (la stessa che pubblico io) poiché illustra uno striscione che un ottimo slogan che sintetizza perfettamente l'idea di diritto alla vita. Lo slogan è: "Ho diritto al lavoro perché ho diritto alla vita!"
Quello che mi ha mandato in bestia è l'intervento nei commenti di un imbecille che ha sparato degli insulti allucinanti sui precari (in particolare a quelli laureati) bollandoli sostanzialmente come fannulloni e facendo delle proposte vergognose come il voucher per assumere badanti (lo considero un vero e proprio inno al lavoro nero) e sostenendo che essi sono precari perché non si accontenterebbero di ciò che trovano come lavoro.
Mi sono imbestialito ed ho risposto a tono commentando a mia volta i suoi commenti all' articolo di Di Pietro.
Non sono ammissibili simili proposte indecenti in un paese dove il 15.4% delle famiglie e povero e il 5.4% non ha nemmeno i soldi per il cibo, dove nell' ultimo anno secondo la CGIA (confartigianato) i precari sono aumentati del 26% e dove sempre nel 2008 secondo il Ministro del Lavoro Sacconi la Cig è esplosa a un +110% con quella ordinaria al +525% con un calo di 223 milioni di ore lavorate ( -24% rispetto al 2007).
Sempre secondo la Cgia 1 lavoratore su 2 non è coperto da ammortizzatori sociali poichè a tempo determinato e quindi 7 milioni di italiani con le relative famiglie sono a rischi disoccupazione e reddito 0! Una vergogna!
E' ora di Reagire ,Reagire, Reagire! Se necessario anche con la forza.
Il lavoro è diritto al futuro cioè alla vita!
Ovviamente non sono stato l'unico a reagire così male, visitando oggi la pagina dei commenti ho notato che questo tizio è stato preso di mira un da tutti, e verbalmente massacrato al punto che i moderatori sono dovuti intervenire.
E stupefacente poi la sfacciataggine con cui gli imprenditori attaccano i lavoratori dipendenti accusandoli di essere l'origine di tutti i mali delle imprese, quando i fatti recenti ci consegnano la disfatta totale del liberismo (statalizzazione banche, aiuti di stato alle imprese, abolizione in tutta Europa di leggi simili alla Biagi e introduzione della settimana corta) e vittoria del socialcomunismo.
La settimana corta introdotta in Germania e presente anche nei piani di sacconi sono la rivisitazione di quelle famose "35 ore" osteggiatissime quando negli anni '90 la proponeva la Sinistra. Ora invece l'attua proprio quella destra che la rifiutava: la Mekel e Berlusconi.
Ho racchiuso post, commenti incriminati e le mie reazioni in un documento che potete tranquillamente scaricare. Riportarli nel mio articolo sarebbe stato troppo laborioso e avrebbe reso il post troppo lungo.

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