In alto: la piattaforma capace di trasformare in energia elettrica il moto ondoso. In basso: illustrazione della turbina azionata dai moti di marea.
Elettricità dalla potenza dell'oceano: non è teoria né sperimentazione, ma quello che succede sulle coste irlandesi. (Riccardo Meggiato, 7 aprile 2008)
Se c'è una cosa che non manca in Irlanda sono le onde: così alte e potenti che una passeggiata sulla spiaggia è spesso un continuo fuggire dalla sponda per evitare di essere travolti. È una "forza della natura" che governo, università ed enti privati irlandesi hanno trovato il modo di sfruttare, imbrigliandola e trasformandola in energia. Wavebob e Ocean Energy, per esempio, hanno installato dei prototipi di centrali elettriche alimentate dal moto ondoso nella baia di Galway. Il governo prevede di ottenere entro il 2012 ben 75 MegaWatt di energia, che diventeranno 500 entro il 2020. Certo, le complicazioni sono sempre in agguato e, tra queste, l'imprevedibilità meteorologica e i costi degli impianti. Una soluzione più economica potrebbe però arrivare dallo sfruttamento delle maree, sistema al quale sta lavorando OpenHydro, che ha sviluppato una speciale turbina capace di convertire i moti del mare in energia utilizzabile. Pare, insomma, che l'Irlanda si prepari a diventare produttore di energia dando uno sbocco pratico alle migliori ricerche e sperimentazioni nel settore delle energie alternative.
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