Leggetevi quest'articolo su Lamberto Dini:
Dini: "Governo non ha più numeri"
"Al Senato non c'è maggioranza"
"Il governo Prodi in Senato non ha più i numeri per governare ed è anche assurdo che il premier pensi che soltanto lui possa svolgere quel ruolo". A sparare a zero contro l'esecutivo è Lamberto Dini. "Nei prossimi giorni, nelle prossime settimane indicheremo noi quale sono le misure di cui il Paese ha bisogno per riprendere il suo cammino e superare il declino", ha aggiunto Dini.
"Si tratta soltanto di annunci. Mi pare che siano mosse disperate; il governo oggi raccoglie soltanto il 25% dei consensi nel paese. Ha perso la metà dei consensi che aveva al momento della sua instaurazione. Sono mosse disperate. Il ministro dell'economia non ha dato il suo consenso su misure di questo genere. Ci dica dove va a prendere i soldi''.
Così il senatore Lamberto Dini ha commentato le indiscrezioni sulle iniziative che il governo potrebbe prendere sul fisco e l'economia per rilanciare la coalizione. ''Mi pare che l'intenzione sia di dare con una mano e di riprendere con un'altra. La Finanziaria non è nelle condizioni da sopportare sgravi fiscali per miliardi e miliardi di euro''.
Alla domanda se condivida la risposta di Prodi contro la spallata di Berlusconi, che secondo il premier metterebbe il paese in uno stato dannoso di inquietudine, il leader dei Liberaldemocratici ha risposto: ''Questa sembra essere la dichiarazione di una persona che pensa che solo lui possa guidare il paese e quindi è una pretesa che mi pare assurda. L'opposizione fa il suo lavoro e il governo faccia il proprio. Il proprio è per ora soltanto perdita di consensi''.
Il ventilato ingresso di nuovi senatori dell'Unione a Palazzo Madama potrebbe essere in grado di cambiare i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione? ''Al Senato - ha detto l'ex premier - i numeri non ci sono quindi la coalizione non ha una maggioranza. E' oggi minoranza''. Secondo Dini l'ipotesi di nuovi ingressi di senatori dell'Unione è qualcosa di incerto che va poi verificato. Per il resto, ribadisce: ''Il governo non ha i numeri in Senato per governare: è questo che oggi noi diciamo. Poi vedremo. Nei prossimi giorni, nelle prossime settimane indicheremo noi quali pensiamo essere le misure di cui il paese ha bisogno per riprendere il suo cammino e superare il declino. Non è con la redistribuzione che si supera il declino, ma rilanciando l'economia''.
Mi sebra chiaro che Dini si stia candidando a diventare Premier e che i suoi attacchi siano mirati a far cadere il governo a prescindere dai suoi veri pensieri su prodi.
Perchè ciò avvenga è altrattanto chiaro che qualcuno, anzi più di qualcuno nella ex CdL gli abbia dato il consenso a diventare il Premier di un eventuale "Governo di decantazione" successivo all'eventuale caduta di Prodi.
Scorrendo l'articolo si notano infatti elle assurdità non rispondenti al vero,come la mancanza di fondi per ridurre le tasse ai poveri e tralasciare le aziende.
E' ovvio che solo cn la "redistribuzione si può dare una risposta ai problemi del paese e che quindi Dini facendo gli interessi di certi privati, persegue gli interessi delle Lobby!
Persino Mastella lo ha criticato (sebbene ache quest'ultimo abbia gravi responsabilità nella crisi di questo esecutivo) e richiamo a rivedere la sua posizione.
Se Dini pensa davvero ciò che dice,allora ci faccia conoscere anche le sue ricette e vediamo cosa sa fare: per candidarsi a palazo Chigi servono proposte di Governo: se lo ricordasse!
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