L'Ultima settimana politica è stata caratterizzata dall'implosione del centro-destra: gli alleati di berluscono ed in particolare Casini e Fini si sono stufati della staticità di Forza Italia nel non voler fare il partito unico di cdx quale risposta la PD e sono stanchi della solita propaganda politica anti-Prodi e della conseguente mancanza di contenuti nella politica della CdL.
IL centrodestra sente l'urgenza di una svolta in quanto si rende conto che il vantaggio elettorale che gli viene riconosciutonei sondaggi è frutto di un astensionismo dell'elettorato del centro-sinistra pittosrto che da un guadagno di consensi nel cdx. Inoltre tale vantaggio come dice Fini "è frutto più di demerito altrui che merito nostro" ne consegue che a campagna elettorale aperta tutto potrebbe crollare come un castello di carte, e troppe incognite gravano sull'esito del voto a partire dalla legge eletorale che verrà usata.
Berlusconiquindi risponde alle critiche con altre critiche scaricando la colpa sugli alleati per quanto non fatto nella scorsa legislatura e fondando il PPL (Partito del Popolo delle Libertà) arrivando ad accettare le primarie che tanto temeva (mettendo quindi in gioco la propria leadership) e sciogliendo FI che di fatto così cambia nome.
Il problema è che tuto ciò èptrebbe essere una finzione e che alla fine il nuovo leader del PPL-CdL sia Michela Vittoria Brambilla fondatrice dei Circoli delle Libertà e Presdente dei Giovani di Confindustria nonchè membro di FI.
Una leadership già decisa a tavolino, con Berlusconi sostituita da una cleberrima prestanome di lusso, e una messa in scena solo per attrarre consenso e dare visibilità a questo peseudo-cambiamanto.
Attenzione quindi a non cascare in un qualcosa che spacciato per svolta epocale in realtà è la continuazione di una forma di progandismo populista volta ad accopura poltrone per perseguire i fini personali di una Elite immarcente che non esita a prostituirsi al popolo, fingendo di cuparsi dei suoi problemi, per poi tradirlo e fare tutt'altro.
Insomma si rischia di assistere all'invereconda realizazione del famoso detto "tutto deve cambiare perchè tutto possa restare uguale ad ora".
Tuttavia nonostante quest'allarme che vi lancio non smettero di confidare sull'egoismo di Berlusconi che vedendo il PD intento a correre da solo potrebbe farsi prendere dalla smania ormai nota di liberarsi degli alleati e fare altrettanto.
Sono infatti, ancora rindondanti nelle nosrtre menti alcune sue celeberrme starnazioni della scorsa legislatura del tipo :"se avessi il 40% dei consnensi e governassi solo con il mio partito farei molto di più"....
Asta la vista quindi e cauto ottimismo.
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