Il caso Elisa Claps e' un caso di violazione di dignita' umana?
il Quotidiano Venerdì 12 Ottobre mailto:2007•potenza@luedi.it• l’appello della signora Filomena, Francesco ribadisce la sua estraneità al casoE Urciuoli scrive alla mamma di Elisa«Una cosa è lottare per la verità, altra è coinvolgere, senza ragione, me»
LE DUE amiche avrebbero dovuto dire alle rispettive famiglie una bugia.Elisa, era sua l'idea, doveva dire ai suoi g e n i t o r i che il 12 settembre del 1993 – il giorno della scomparsa - avrebbe pranzato a casa di E l i a n a . Eliana, invece, doveva dire ai suoi che avrebbe pranzato a casa di Elisa.La scomparsa di Elisa parte con una bugia. E’ la versione di Eliana. E forse non sapremo mai se è quella giusta.Elisa Claps viene vista per l'ultima volta mentre scende le scale della gradinatache porta in via Mazzini.Lì abita anche l'ex fidanzato di Eliana. Si chiama Francesco Urciuoli.
Allora era uno studente. Oggi ha un'edicola e non frequenta più quella ragazza con i capelli rossi di nome Eliana.Per la polizia giudiziaria Francesco Urciuoli era una «persona informata».Viene interrogato. E dice la sua. Qualcuno però sospetta che non abbia detto proprio tutto.
La mamma di Elisa lo invita a vuotare il sacco. E lui scrive unalettera. «Cara signora Filomena, io con la scomparsa di Elisa non c'entro nulla».Sono passati 14 anni. Misteri, personaggi sinistri e depistaggi hanno impegnatogli investigatori.L'unica certezza che ha la famiglia Claps è che a Salerno c'è un'indagine ancora aperta.
Al caso lavorano due magistrati della procura antimafia e un pool di poliziotti potentini. Forse c'è una pista, ma al momento è segreta. Segue il caso anche la redazione di "Chi l'ha visto?". Nelle ultime puntate un inviato ha citofonato a casa Urciuoli.
L'ha poi cercato all'edicola. L'ha descritto. L'ha rimesso in mezzo.Per questo Francesco Urciuoli ha deciso di rispondere.Per ribadire che con la scomparsa di Elisa non c'entra nulla. «Il solo fatto di doverglielo scrivere mi addolora profondamente».Ci ha pensato e ripensato Francesco Urciuoli. «Mi sforzo di capire il perché mi chiama in causa», scrive.Nella lettera traspare rabbia e turbamento.
La rabbia:«Fa il mio nome in pubblico, insinua gravissimi dubbi sulla mia buona fede. Si rivolge a me richiamandosi al fatto che sono oggi padre di una bambina.Certo, e allora? Pensa davvero che bisogna essere padri o madri per sentire il dovere della sincerità, per aiutare chi cerca la verità, per condividere il dolore grande che la famiglia Claps porta con sé. E pensa davvero che questo chiamarmi in causa pubblicamente non sia causa di sofferenza per me? Le sembra giusto?».Il testimone si difende«La mia totale estraneità agli eventi è un dato di fatto. La mia conoscenza delle persone coinvolte non era e non è in grado di apportare nessun significativo contributo alla comprensione di questi tragici eventi, meno che mai dei fatti accaduti il giorno della scomparsa di Elisa».
Il turbamento:Sono rimasto e lo sono ancora oggi profondamente turbato e addolorato da quegli avvenimenti e se avessi potuto dare un qualsiasi contributo concreto lo avrei fatto con determinazione e immediatezza. Pensavo che non ci fosse bisogno di dirlo o di scriverlo».Falsa testimonianza Chiedere alla mamma di Elisa di credere alle tante versioni che sono saltate fuori nei 14 anni è troppo. Come troppi sono gli indagati per falsa testimonianza.Tra questi c'è Danilo Restivo. E' stato l'ultimo a incontrare Elisa.Si è trovato al centro delle indagini perché non è riuscito a dimostrare i suoi spostamenti successivi all'incontro con la ragazza.Negli atti dell'inchiesta si legge: «Il lasso di tempo che rimane sguarnito diprova a causa delle sue false dichiarazioni corrisponde sinistramente a quelloin cui si sono perse le tracce di Elisa Claps». E per falsa testimonianza è finita nei guai anche la fidanzata di Francesco Urciuoli , Eliana De Cillis.Una relazione scomodaSpiega Urciuoli:«La mia relazione sentimentale con Eliana non giustifica un qualsiasi dubbio o sospetto.
Pensavo, dopo averlo dimostrato e detto in diverse occasioni a quanti sono preposti alla ricerca della verità, che questo fosse sufficiente anche per lei. Almeno per quanto mi riguarda».Coinvolto ingiustamente«Una cosa è lottare, chiedere che si faccia piena luce sulla scomparsa di Elisa, altro è Coinvolgere senza giusta ragione me. Non lo merito. Non è giusto farlo. Tralascioogni altra considerazione per rispetto al suo dolore.Ben conosce d'altronde cosa significa soffrire ingiustamente.
Affettuosamente, Francesco».
Fabio Amendolaraf.amendolara@luedi.it
2 commenti:
Come mai il sito Popolodellarete.it non è più raggiungibile? Tu sai qualcosa?
Credo sia semplicemente in manutenzione o comunque off-line ma non è sotto sequestro altrimenti vi sarebbe il logo della Polizia Postale con la solita scritta "sito posto sotto sequestro... ecc.."
Può anche darsi che i gestori abbiano deciso di chiudere il sito ma per ora le pagine esistono ancora perchè Google le vede (compaiono nelle ricerche, sono semplicemente off-line.
Non credere agli allarminsmi di certi trolls made in Chi l' ha Visto e d'intorni...
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