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lunedì 12 dicembre 2016
Crisi di Governo: l’ ultraschifo del centrodestra poltronista!
Gli irresponsabili poltronisti del centrodestra
Con il risultato del Referendum che vede uscire vittorioso il No e perdente il suicida Renzi, quest’ ultimo si è dimesso assumendosi la responsabilità di tale sconfitta. Certo è colpa sua perché disse che si sarebbe dimesso in caso di vittoria del NO ed è stato di parola. Molti hanno votato NO per avere le sue dimissioni e non certo per la riforma costituzionale che molti non conoscevano. Io ho votato NO ma contro la riforma e l’ineleggibilità del Senato. Chi invece non si assume le sue responsabilità è quella parte del centrodestra che ha sostenuto il NO ovvero Fratelli d’ Italia, Lega Nord e Forza Italia. Berlusconi una settimana prima del referendum aveva pure detto che il 5 dicembre ci avrebbe fatto sapere se lasciava o meno la politica invece al 12 non ne sappiamo ancora nulla. Il problema ora è che si dovrebbe andare al voto in tempi brevi per il bene del paese ma abbiamo per effetto del risultato referendario due leggi elettorali: il Porcellum per il Senato e l’ Italicum per
Mi piace l’ idea dei Pentastellati e ne ho diffusa una simile sui social nelle pagine dei vari leader politici (eccetto Salvini che mi
ha bloccato in quanto comunista). Il centrodestra si prepara a osteggiare il
Governo e mi chiedo se parteciperà alla formazione di una nuova legge
elettorale. Sparano a zero sulla croce rossa. Berlusconi ballerino è passato
dal proporre un governo di scopo (in attesa che Strasburgo possa accogliere il
suo ricorso e ridargli l’ eleggibilità) a non si sa cosa fra elezioni
anticipate e uno strano governo. Salvini e Meloni intanto continuano a non
scaricarlo benché vada in direzione diversa dalla loro. Posso solo apprezzare
in parte la proposta di Pisapia di riunire le sinistre fuori dal Pd (con
Tsipras alle Europee andò bene) ma a differenza dell’ ex. Sindaco di Milano
senza alleanza con il PD a meno che non scarichi Alfano e company e torni a una
politica stile vecchi PdS.
https://docs.google.com/presentation/d/1TCl1T3fHXUfeCWZRaVO4iSWnvmm7R497b0oDn6tOdDs/edit?usp=sharing
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domenica 19 giugno 2016
Exit Poll Amministrative 2016 Grandi Città: vincono Raggi a Roma e De Magistris a Napoli. Testa a testa a Milano
Primi exit poll di questi ballottaggi per i sindaci delle grandi città: plebiscito di De Magistris (civiche + sinistra radicale) a Napoli, la Raggi ( 5 Stelle) stravince a Roma. Al PD vanno Bologna e Torino (dove la pentastella Appendino recupera su Fassino) , testa a Milano con Sala (PD) in testa e mentre Dipiazza (cdx) vince a Trieste.
Ecco le grafiche: ckicca sulle immagini per ingrandire!
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martedì 7 giugno 2016
Elezioni amministrative, tutti perdenti tranne De Magistris e Snistra
Tutti perdenti eccetto De Magistris e Sinistra ovvero i
partiti a Sinistra del Pd. Risultati contrastanti fra le varie città che non
possono indurre nessuno dei partiti storici a dirsi vincitore e tutti a
riflettere. Affluenza in lieve calo dal 67 al 62% ma sarebbe andato peggio se
non fosse stato per le numerose liste civiche che hanno catalizzato un terzo
dei voti. Sfiducia nei partiti ma voglia di partecipare. Le uniche vere
affermazioni sono di De Magistris (civiche+IdV e Sinistra) primo a Napoli e le
sinistre: Airaudo a Torino, Fassina a Roma e Rizzo a Milano sul 4% senza
visibilità e voce mediatica. Anche se questi risultati sono insoddisfacenti si
raggiunge l’ obbietti di dimostrare a Renzi che senza sinistra non si vince.
Infatti i candidati Pd vanno bene solo a Cagliari dove Zedda vince al primo
turno. Il PD non evita il ballottaggio a
Torino e Bologna, Giachetti a Roma batte la Meloni di un soffio e Valente cede il passo a
Lettieri. Se il Pd piange a destra non
si ride. Benchè Parisi vada bene a Milano e si parta in testa a Trieste, si
crolla a Roma dove la Meloni
doppia Marchini ma non batte Giachetti e a Torino dove Napoli e Morano fanno il
4% a testa. I 5 stelle pur ottenendo ottimi risultati con Raggi a Roma e
Appendino a Torino, deludono fortemente a Napoli e Milano dove pagano lo scotto
del caso Bedori. A livello liste floppano i primi quattro partiti Pd,Lega,
Forza Italia e 5 Stelle che messi insieme non vanno oltre il 60% contro l’ 83% di Europee e il 78% delle
Politiche. Drammatico il deludente 13% della Lega Milano (erano al 40%) e il 4%
di Fi a Torino e Roma. Ai ballottaggi non si dovrebbero avere apparentamenti e
prevedo una vittoria plebiscitaria di De Magistris a Napoli, una netta della
Raggi a Roma, vittoria Pd anche a Bologna, incerte Torino (dove gli indecisi
del primo turno potrebbero appoggiare la pentastellata Appendino) Milano (dove
gli elettori pentastellati potrebbero favorire Parisi) ma con buone chanche per
Fassino e Sala. Dato non trascurabile gli elettori dei 5 Stelle tendono più a
destra ricambiati da Lega e Fratelli d’ Italia che pendo per i 5 stelle nei
ballottaggi contro il PD.
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